La caratteristica di questo cielo
estivo è senz’altro il Triangolo tra i pianeti lenti. Dopo Plutone in Acquario, Nettuno e Saturno in Ariete, anche Urano
entra infatti in Gemelli il 7 luglio e tutti saranno dunque posizionati
all’inizio dei rispettivi nuovi segni.
Nel corso della stagione Urano arriverà circa a 2° ma sarà sempre in
trigono a Plutone (che ha superato i 3° ma è già retrogrado) nonché in sestile
con Nettuno e Saturno (entrambi intorno ai 2° prima di iniziare la
retrogradazione, rispettivamente il 4 e il 13 luglio). Un analogo sestile
legherà naturalmente anche la coppia Nettuno-Saturno con Plutone.
È una configurazione potente, rara,
tecnicamente armonica, che unisce l’Elemento Aria con il Fuoco e ha anzi il
punto focale in Ariete. È vero che soltanto Plutone è in posizione stabile,
mentre Saturno, Nettuno e Urano torneranno alla fine dei segni precedenti nel
corso dell’autunno, spostando gli ingressi definitivi ai primi mesi del 2026;
ma intanto questa sinergia così intensa,
con orbite d’aspetto così precise, può suggerire indizi sulle direzioni degli
eventi in prospettiva. D’altra parte, con i pianeti lenti il futuro è un
concetto dilatato in tempi abbastanza lunghi (dal passo zodiacale di due anni e
mezzo per Saturno ai vent’anni di Plutone!). Eppure, già nel presente possono
offrire stimoli, mostrare segnali, proporsi come svolte, appunto, tra passato e
futuro.
Insomma cosa dobbiamo aspettarci? Non è
facile formulare ipotesi, vista la complessità della situazione e le tante
variabili. Considerando Urano (rinnovamento) nel segno mercuriale dei Gemelli,
in trigono a Plutone (potere) nel futuristico Acquario, governato proprio da
Urano, è verosimile che arrivino ulteriori
sviluppi nei mezzi di comunicazione e di informazione, in particolare nel
settore in espansione dell’intelligenza artificiale. Il che non è in sé
negativo, ma resta un’incognita tutta da valutare nei relativi utilizzi,
persino un po’ inquietante per gli esiti manipolatori già evidenti, laddove
privi di controllo normativo e limiti operativi.
Urano in Gemelli potrebbe inoltre segnalare
svolte interessanti nelle interazioni
diplomatiche, nel dialogo internazionale, forse anche grazie
all’identificazione di nuovi canali di scambio o nuovi personaggi coinvolti;
peccato che la retrogradazione di Mercurio, dal 18 luglio all’11 agosto, sembri
accennare a rallentamenti o ripensamenti.
Non escludo ricerche o scoperte
tecnologiche legate ad ambiti diversi: dalla nuova corsa allo spazio (non solo
pubblica e ufficiale ma anche privata, indipendente) alle moderne forme di
scambio finanziario virtuale, dall’ingegneria genetica alle fonti di energia
alternativa. Tutti argomenti già
protagonisti del panorama scientifico ma che potrebbero ricevere ulteriori
spinte, nuove motivazioni politiche, finanziamenti mirati ad assicurarsene la
supremazia. Non dimentichiamo che, nonostante i tanti e fin troppo tragici
conflitti in corso, le guerre del futuro si combatteranno anche sui fronti
economici, commerciali, e pure con strumenti di persuasione sociale; senza
contare che, a proposito di conflitti, lo spauracchio delle armi nucleari
potrebbe non essere soltanto un bluff strategico del momento.
Per quanto riguarda la congiunzione tra
Saturno e Nettuno in Ariete, è da un lato incoraggiante e d’altro lato
contraddittoria, imprevedibile. Saturno infatti potrebbe irrigidire le
posizioni, portando una chiusura in senso difensivo, culturalmente (o
militarmente) preventiva. Penso per esempio a un inasprimento delle politiche di accoglienza migratoria, già in atto non
solo negli Stati Uniti. D’altra parte certi limiti di concretezza,
obiettività e razionalità sono utili per arginare le derive ideologiche di
Nettuno, che nel segno di Marte tenderà a fornire motivazioni culturali,
razziali, religiose, per guerre diverse ma non meno assurde e drammatiche.
Insomma, Saturno potrebbe rappresentare una maggiore responsabilità anche nelle
espressioni di Urano e Plutone, mentre Nettuno potrebbe alleggerire il carico
di competizione… nonostante Giove in
quadratura all’inizio della stagione sembri frenare gli entusiasmi su rapide
soluzioni di integrazione e unificazione. Ma questo dipende dalle persone,
più che dai pianeti.
Tra l’altro, poiché parliamo di
passaggi in Ariete, è importante valutare le posizioni di Marte, governatore
del segno, che spesso agisce come una sorta di interruttore energetico,
attivatore di eventi. In Vergine sino al 7 agosto, è indubbiamente più misurato rispetto ad altre sue
espressioni di impulsività, bendisposto all’azione costruttiva e magari al
controllo critico di eventuali decisioni. Non brilla in coraggio, e
probabilmente favorirà il mantenimento della stabilità più che cambiamenti
importanti, il che dovrebbe valere in parte anche per la sua successiva
posizione in Bilancia. Se non fosse che, appunto dalla Bilancia, formerà
un’opposizione con gli stessi pianeti in Ariete, intorno al 10 agosto, e a
inizio settembre sarà in quadratura con Giove in Cancro. In entrambi i casi, il bisogno di appartenenza e il relativo
istinto protettivo, conservativo, verrà amplificato con esiti però confusi;
e magari il risultato, più che una vera ricerca di nuovi equilibri, sarà un
equilibrismo instabile… tra il desiderio di giustizia e la convinzione, da ogni
parte, di essere nel giusto.
In settembre si formeranno poi due
eclissi. Una totale di Luna, visibile anche in Italia il giorno 7, ovviamente
con la Luna Piena in Pesci. L’opposizione dei Luminari, sull’asse nodale tra
Vergine e Pesci, sembra mettere a confronto le differenze tipiche di questi
segni, in una polarità di non facile gestione, tra concretezza razionale e
spinta idealistica; potrebbe segnalare anche un calo di popolarità di alcuni personaggi o, più in generale, un calo
di fiducia nei confronti delle autorità o delle figure istituzionali. Dopo
un paio di settimane, il 21, si formerà il Novilunio di fine stagione, con
un’eclisse parziale di Sole non visibile da noi. Nel frattempo (già il primo
settembre) Saturno sarà rientrato in Pesci, sugli ultimi gradi, e quindi si
opporrà direttamente alla coppia dei Luminari sugli ultimi gradi Vergine,
frenando i sogni e ostacolando i bisogni. D’altronde la sfida continuerà a
concentrarsi sul campo della realtà obiettiva, nella responsabile consapevolezza
che ridimensionare il troppo (troppe speranze, troppe utopie, troppe pretese)
non significa accontentarsi del poco, cioè di labili persuasioni di stabilità.
Non
è più il momento di temere il cambiamento, di aspettarsi soluzioni o rassicurazioni dall’esterno,
dall’alto, da chi ha in mano il destino collettivo. Il potere individuale – nei
comportamenti quotidiani, nei contributi sociali, nelle scelte di consumo – è
altrettanto efficace e, sul lungo termine, persino di più.