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MICHEL ALTIERI

a cura di Augusta Neumann
 
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Il ritratto di un Gemelli – Sagittario che ha bisogno di comunicare con l’universo

Nato il 16 giugno 1978 ore 19.30 a Bari

“….Com’è tragico”, mormorò Dorian Gray, gli occhi fissi sul suo ritratto,
“…io diventerò vecchio, brutto, ripugnante. E questa immagine resterà sempre giovane.
Giovane quale io sono in questa giornata di giugno. Ah, se si potesse realizzare il contrario!”
Il musical “Il ritratto di Dorian Gray” di Tato Russo da Oscar Wilde verrà ripreso in autunno, per il quarto anno, a grande richiesta. E’ veramente un bellissimo spettacolo che vi consigliamo di andare a vedere. E la fiaba tragica di questo ragazzo bellissimo che rimane sempre giovane e fa invecchiare il ritratto al posto suo, ha molte attinenze col mondo di oggi: ogni personaggio alla ribalta che dimostra 30 anni di meno (e più va avanti negli anni e meno rughe gli appaiono in volto, fateci caso) conserva dentro di sé il proprio ritratto che invecchia: la realtà.

Michel, a differenza di molti altri- solo-belli, è un professionista serio e preparato, è attore di teatro completo, ha una splendida voce, e si sa che proprio il teatro è il banco di prova della bravura di un attore. Ha ricevuto molti premi e ottime critiche anche all’estero, non è un finto modesto, è consapevole del proprio valore. “Ho scelto la strada più difficile” dice. Ma in questo mondo dello spettacolo dove ormai tutto è improvvisazione e superficialità, e dove la volgarità regna indisturbata, noi, amanti di questo mestiere, non finiremo mai di ringraziarlo per questa scelta. E anche per l’eleganza. Non crediate sia semplice indossare un mantello come Dorian Gray!

Tu hai l’Asse Gemelli-Sagittario. Qui c’ è sicuramente un bisogno di comunicare enorme.

“E’ vero, è sempre stato così”

Due nature diverse: il Gemelli capta i segnali dell’immediato, il Sagittario deve conquistare quello che ancora non conosce. Per fare questo occorre pazienza, il Gemello non ce l’ha.

“Confermo nella maniera più assoluta.”

L’Ombra di questo segno è il Gemello emotivo che di
solito perde in partenza nei confronti del Gemello razionale e viene messo da parte. A una certa età, questo povero Gemello emotivo potrebbe vendicarsi….

“Caino e Abele! Certo perché il Gemello tende a uccidere l’altro… Mamma mia, è un conflitto continuo, pero’ con questi miei due Gemelli ci ho preso un po’ di dimestichezza, faccio di tutto per tenermeli buoni entrambi, nel limite del possibile.”

Ecco che i Gemelli, se non riconoscono questo conflitto interno, incontreranno il nemico al di fuori, e il primo può essere proprio un fratello.

“Ne ho passate tante però credo di avere in dotazione una grande forza vitale. Magari uno mi vede così e dice: ma tu nella vita non hai mai sofferto perché sei troppo allegro. Non è vero! E’ che ho sofferto tanto però sempre trovo la forza nel continuare, nonostante tutto. A quest’ ora avrei già potuto mollare tutto, e non solo, io ho vinto anche la depressione quando avevo 18 anni e sono contento. Alla fine ho ascoltato veramente me stesso, la mia coscienza, la mia pancia, e mi ha detto dove dovevo andare.

Il Gemello che stava soffrendo…

“Esatto. Ho ascoltato lui.”

Tu hai il Sole opposto a Nettuno: perché questo padre è scomparso nella nebbia?

Michel sbianca in volto.
“Mamma mia che cosa hai detto!!! Non mi sento di parlarne ma è scioccante davvero. E’ successo veramente….”

Chi ha Sole-Nettuno non vede il padre, è costretto a idealizzarlo, e quindi poi idealizza anche sé stesso. Fare l’attore è un modo molto nettuniano di avere mille facce con le quali cercare questa identificazione con qualcuno.

“Mio padre l’ho scoperto tardi.”

Un altro lato che hai visto nel padre è questa congiunzione Sole-Mercurio: un lato adolescenziale.

Michel ride di cuore.
“Verissimo, non vuole invecchiare.”

E ce l’hai anche tu.

“Assolutamente. Anzi, sono più piccolo adesso di prima.”

Con Nettuno in I° Casa è come se tu dicessi : io non ho avuto una faccia , uno specchio, ecco che interpreto tanti personaggi, mille specchi diversi, per vedere riflesso l’unico volto che sto cercando: il mio.

“Sì, potrebbe essere una verità questa.”

Il Nettuniano cerca comunque una Redenzione da qualche parte e nel tuo tema, sull’Asse I° / VII° Gemelli-Sagittario, passa attraversa la capacità di comunicare e di capire. Chi sono io? Chi è l’altro?

“E’ verissimo. Il problema è che ogni personaggio ha qualcosa di te.”

Il Sole in VII° Casa dice che il tuo progetto di vita è l’unione ma con Nettuno opposto può esserci il pericolo di perdersi, e c’è anche questa idea del sacrificio, dato o richiesto…

“Si’, c’è stato un periodo in cui questo l’ho pensato fermamente ma adesso non più. Prima, per seguire la carriera, pensavo che l’amore fosse un deterrente. Per quanto riguarda il sacrificio è verissimo, ma vai a spiegarlo alla mia fidanzata! Credo con tutto me stesso nella coppia, è la forza, un uomo da solo è niente, è finito, morto. Io credo di avere molto da dare, ho troppo per me e devo dividerlo e prendermi cura di una persona, più di me stesso. Per non parlare dei figli! E’ una missione di vita, prescindendo dal mestiere, dalle ambizioni di attore, di artista. Sogno una famiglia tutta di artisti. I miei figli lo saranno sicuramente.”

Li hai già condannati…

“Li ho già messi…alla mercè di Dio.”

E quando prevedi tutto questo?

“Mah., entro i 35 anni sicuro. Poi bisogna vedere se anche lei è d’accordo.”

Tu hai comunque bisogno di mantenere una certa libertà.

“Si’, però mi sacrifico e la forza che mi dà l’amore è più importante della libertà che mi mancherebbe.”

Dicono che l’innamoramento duri al massimo due anni e mezzo.

“C’è un’eternità d’innamoramento! Io la mia fidanzata la amo, la amo, la odio anche ma la amo infinitamente, non la tradirei mai. Io non ho capito più niente quando l’ho incontrata.”

La Luna in Bilancia rappresenta un’immagine materna che è un ideale molto elevato, quasi di perfezione armonica.

“Verissimo. E’ un archetipo molto alto, me ne rendo conto.”

Venere in Leone rappresenta il piacere di essere amati, ammirati, adulati…

“Sì, ma non ho la presunzione di piacere a tutti. Però è sempre un riconoscimento notevole essere amati dalla gente. Ti alza di tono.”

E’ comunque un modo di amare prestigioso, non ci si accontenta delle cose banali. Ottima per stare su un palcoscenico e incoronarsi Re.

“Guarda, io volevo proprio nascere del Leone!”

Un problema è però dato dalla quadratura Luna-Venere, e Venere è in VIII°, forse non sei stato amato nel modo giusto da piccolo e tua madre l’hai percepita un po’ frustrata nei suoi sentimenti e nel ruolo che doveva sostenere.

“Verissimo. Ha vissuto dei grandi tormenti. Io ho una grande stima di lei anche se il suo amore per noi figli non è stato sempre perfetto. Ah, sua santità la mamma!”

Venere lesa dà un’incapacità a riconoscere quello che ci piace veramente.

“Io penso di saperlo, di averlo capito. Ho una sensazione molto nitida delle mie vite passate, ho dentro di me due universi dei quali sono consapevole, uno maschile e uno femminile. E sono veramente curioso riguardo la mia prossima vita. Chissà chi mi capiterà… Ho fatto un sogno pazzesco: dovevo lasciare il corpo, dovevo morire, ma non riuscivo a lasciarlo e dicevo: chissà dove vado a finire adesso, in quale posto mi caccerò. L’individuo ha una sensibilità che non ha valenza sessuale, ha il suo corpo da seguire con rispetto e intelligenza, ma deve capire il prossimo, la lingua dell’altro prima di pretendere di essere capito. Altrimenti che vivi a fare.”

Capire a che livello ?

“Il più alto possibile.”

Col Nodo Nord in 9° Casa è sicuramente all’estero che devi puntare. Infatti hai una mamma straniera, viene da lontano.

“No, non mi dire così, io sto puntando tutta la mia vita qui!”

Malissimo perché la freccia del Sagittario punta alto, direzione: universo.

“Questo credimi è un discorso che ho aperto molto tempo fa. Sto cercando il senso e da quando ho incontrato la mia fidanzata, sono cambiato profondamente.”

Ogni incontro importante ci aiuta a mettere insieme pezzi di noi.

“ Proprio così e poi ci si ritrova sempre sul campo da gioco….”

E che mi dici del tuo rapporto col potere? Chi ha Plutone in X° Casa ha bisogno di vedere riconosciuto un certo potere personale.

“Con questo mi alzo e me ne vado! E’ verissimo, è una cosa naturale per me, io il potere lo so gestire, sono capace di prendermi responsabilità impressionanti, lo ammetto. A 20 anni avevo un gruppo di performers creato, gestito, stipendiato interamente da me. Erano tutti più grandi di me ma il potere, già allora, lo gestivo senza problemi, come se lo avessi sempre avuto, senza pretenderlo. Una cosa naturale.”

E’ una cosa che arriva dalla figura materna.

“Mia madre aveva dei metodi un po’ coercitivi ma la devo ringraziare anche per le mazzate, in fondo sono sempre stato un ribelle. Mio fratello diceva: mamma, posso uscire? Io dicevo: mamma, io esco. Per quanto riguarda i miei difetti, io non riesco a rassegnarmi a conviverci, no, io mi arrabbio, devo correggermi, almeno ci provo, ci metto razionalità.

Sforzo?

“No, se diventa sforzo lascio stare. E guarda che io mi sto mettendo a nudo, non voglio inibire il mio lato del cuore….”

Michel abbassa incredibilmente la voce, si fa fatica a sentirlo.
“ …ma l’ amore che dovevo avere dalla mia famiglia, io l’ho avuto.”

Il mio consiglio è di farti una tua compagnia, non essere solo un attore che esegue.

“Con questo mi hai dato la botta finale . Ci penso tutti i giorni a questo. Non è presunzione, è svolgere il tuo ruolo con competenza.”

Un ultimo aspetto da considerare è questo bellissimo Urano in XI° Casa: tu hai bisogno di amicizie dove esprimere la tua diversità, la tua originalità, il tuo essere trasgressivo. Ti scatena anche la creatività.

“Verissimo, verissimo, sono così affascinato dalla diversità della gente, dagli aspetti più strampalati delle persone, è così che io mi nutro .”

Puoi rompere uno schema, nelle amicizie.

“Io l’ho sempre detto! Mi dicono: ma tu non c’entri niente con quelli. Cosa? Proprio per questo io c’entro! Lo ripeto: mi nutro di diversità.”

Il tuo tema natale, Michel, presenta una caratteristica: tutti i pianeti sono al di sopra dell’orizzonte.
Un’esistenza improntata verso l’estroversione, con un grande bisogno di riconoscimento dall’esterno proprio perché mancano le radici, il senso di appartenenza.
Questo non ti è stato regalato e dovrai costruirtelo da solo.
Quello che noi ti auguriamo, gentile Michel, non è di restare per sempre giovane come Dorian Gray, ma che lungo il percorso tu possa finalmente riconoscerti in un ritratto che ti appartenga veramente. In fondo l’Universo può stare, a volte, sul palmo di una mano.



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