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FREDDIE MERCURY

a cura di Lidia Fassio
 
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Freddie Mercury (Faroohk Bulgara) leader indiscusso dei QUEEN era nato a Zanzibar il 5 settembre del 1946 alle 13,32; persiano di origine trasferito ancora bambino con la famiglia prima in India e poi in Inghilterra. Fin da piccolo ha mostrato la sua inclinazione per la musica e fu quindi avviato allo studio del pianoforte. La famiglia però volle che lui avesse anche un’istruzione "classica" e quindi fu iscritto alla scuola d’arte al corso di "Grafica e Design". La sua Venere in Bilancia congiunta a Giove e trigono a Urano indica proprio questa predisposizione per la grafica e l’arte in genere; Freddie era un vero e proprio esteta che, nel contempo, era anche attratto dalle nuove forme d’arte che stavano entrando prepotentemente in quell’epoca in tutta la società inglese; era un uomo che fiutava lo spirito dei tempi, una specie di avanguardia, capace però di trasformare le sue passioni e i suoi desideri in una vera e propria professione.

Il suo Sole in Vergine si trova in casa nona e questo rafforza il bisogno di ricercare e di percorrere territori nuovi abbinandolo però alle sue innate capacità tecniche, pratiche e, soprattutto, ad un senso critico e ad una meticolosità fuori dal comune.

Da ragazzo aveva una vera e propria venerazione per Jimi Hendrix. A scuola conobbe Tim Stappel che, in quegli anni, aveva formato un gruppo insieme a Brian May e Roger Taylor e conobbe anche Chris Smith con il quale cominciò a scrivere canzoni, alcune delle quali divenute poi memorabili.

Terminati gli studi negli anni 70 entrò a far parte degli "Smile" come cantante, proprio al posto di Tim Stappel; le sue capacità e il suo carisma lo trasformarono immediatamente nel loro leader; fu lui a cambiare il nome del gruppo in "THE QUEEN".

Il gruppo cominciò una vera e propria ascesa fino ad arrivare alle vette di tutte le classifiche mondiali e al top dei gruppi rock; le loro canzoni restavano per mesi prime in classifica. Lui era un vero mattatore; un animale da palcoscenico con il gusto del travestimento e della teatralità: le ragazze lo osannavano ovunque come "sex symbol".

Così, Freddie diventò una rockstar estrosa, esibizionista e trasgressiva in pubblico, mentre, in privato, fu sempre visto come un personaggio molto riservato e timido.

Questo grande contrasto è molto visibile nel suo tema in cui campeggia una decima casa piena e trionfale, a cui si accompagna un timido e riservato Sole in Vergine ed una Luna molto introspettiva in Capricorno e in casa dodicesima.

Il suo ascendente Capricorno lo fa sembrare forte, maschio e sicuro di sé; in realtà c’è un lato di lui molto fragile che tocca la sua parte affettiva ed emotiva: la sua Venere è congiunta a Giove e quadrata a Saturno e la sua Luna è quadrata a Nettuno e trigono a Mercurio.

Sicuramente lui ha vissuto un grande contrasto interno tra una grande sensibilità, un bisogno di affetto che poteva quasi sembrare una bramosia ed una difficoltà a sentirsi veramente gratificato ed amato, quasi una paura del rifiuto e, tutto questo, al di là di ciò che viveva sul piano "pubblico".

Amava il suo lavoro che faceva con scrupolo ed amava moltissimo la gente. Fu molto chiacchierato per la sua bisessualità e per il rapporto difficile che ebbe con David Bowie e, successivamente, con Rudolf Nurejev. Questa storia, molto intensa e passionale lo porterà a condividere con lui anche la malattia (entrambi colpiti da AIDS), moriranno a poca distanza l’uno dall’altro.

Si è sempre dichiarato "uomo di fede"; apparteneva alla religione Zoroastra. Gli ultimi anni della sua vita visse a Montreaux, città molto amata da Freddie.

Freddie era un grande amante dei gatti: al suo gatto preferito dedicò persino una canzone "Delilah".

Lavorò pressoché fino alla fine; alcune incisioni sono proprio degli ultimi periodi della sua vita.

I suoi pezzi più famosi sono "we are the champions", "we’ll rock you". Il suo ultimo album pubblicato l’anno successivo alla sua morte si intitola "Made in Heaven". Ha amato tantissimo la danza e la lirica… celebre il suo disco con Montserrat Caballè.

Morì il 24 novembre 1991 alle 19 a Londra.

Il suo nome resta tra i grandi miti della musica rock. I Queen hanno faticato a trovare un successore degno di lui: poco dopo la sua morte sono stati chiamati a sostituirlo anche cantanti molto validi quali George Michael e Robbie William che, manco a dirlo, non hanno accettato l’offerta. Il confronto con un mito è sempre difficile in quanto i fans tendono a considerare irrispettoso chiunque osi mettersi nei panni di un leader molto amato.

Da tre anni è stato istituito il FREDDIE MERCURY MEMORIAL DAY che si svolge ogni anno a Montreax il 3 di settembre e che richiama moltissimi fan della grande rockstar.




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