ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Astri e Gossip

L’ADDIO A CROCODILE MAN

a cura di Helena Voss
 
Clicca sull'immagine

Stephen Robert Irwin, 44 anni, è stato ucciso lunedì per un arresto cardiaco causato dalla puntura di una razza tropicale, mentre girava riprese subacquee nella Grande barriera corallina per una serie televisiva insieme alla figlioletta Bindi, 8 anni, che avrebbe dovuto debuttare negli Usa il prossimo anno.
L'aculeo velenoso li ha trafitto il cuore e oggi, è stato presentato un filmato nel quale si vede il naturalista togliersi il pungiglione prima di perdere conoscenza.

Una morte che assomiglia ad un beffa per un uomo che aveva deciso di vivere accanto agli animali più pericolosi del pianeta e che in questi anni aveva suscitato sempre sorpresa e, anche indignazione, a noi esseri normali che i coccodrilli preferiamo vederli in tv piuttosto che farli giocare con i nostri figli!

Famoso come studioso, Stephen Irwin grazie ai suoi documentari, la serie Tv "Crocodile Hunter", iniziata nel 1992 che conta quasi 50 documentari, era fra gli australiani più conosciuti all'estero.

Quest’eterna voglia di sfidare la vita, di avvicinarsi sempre di più al pericolo non solo, lo aveva reso simpatico al grande pubblico, ma li aveva procurato non pochi problemi a causa dell’opinione collettiva a volte scandalizzata dai suoi gesti.

Da bambino crebbe in compagnia di serpenti e coccodrilli, perché i genitori gestivano il piccolo Queensland Reptile and Fauna Park, e si specializzò nel catturare gratis i coccodrilli dalle zone abitate a patto di adottare i coccodrilli nel suo parco.

Nel 1991 prese la guida del parco, denominandolo Australia Zoo e l’anno successivo sposò sua moglie Terri.
La prima puntata della serie The Crocodile Hunter fu girata durante la loro luna di miele trascorsa a catturare coccodrilli!

Nel 2004 la prima polemica: si fece riprendere mentre con una mano dava da mangiare a un coccodrillo e con l'altra teneva in braccio il figlioletto Bob, che aveva un mese.
Scoppiarono le proteste da parte degli animalisti e delle associazioni per la tutela dei minori, ma i due genitori si difesero assicurando che quel gesto non era assolutamente pericoloso, quindi, i toni si placarono e le contestazioni non divennero inchieste ufficiali.

Sempre nel 2004 a giugno ci furono delle obiezioni e delle accuse per molestie agli animali a causa d’atteggiamenti poco opportuni verso gli animali in un suo viaggio in Antartide, ma anche qui, dopo un documentario sugli animali del luogo, ovvero balene, pinguini, foche, dove mostrava come non ci fosse stato alcun atteggiamento sbagliato né alcun pericolo, le accuse caddero.

Stephen Robert Irwin

Era nato in Australia il 22 febbraio 1962 (l’ora non è conosciuta). Era un Pesci con un Sole congiunto a Venere, opposto a Urano e Plutone e, forse, era attanagliato dal bisogno di stupire ed anche quello di mostrare il suo coraggio e, in un certo senso, la sua temerarietà. Aveva ben quattro pianeti in Acquario che sicuramente lo rendevano eclettico e un po’ strano e diverso; tra questi spicca un Marte congiunto a Giove e Mercurio  che però è quadrato a Nettuno; questa configurazione è sicuramente la responsabile di queste spinte un po’ adolescenziali che lo portavano a ricercare a tutti i costi una popolarità attraverso la visibilità.

Indubbio che Stephen fosse uno strano personaggio; ci aveva abituati a questi gesti estremi che, all’esterno potevano anche sembrare incoscienti oltre che stravaganti; tuttavia lui era preparato e, a detta dei suoi collaboratori, sapeva il fatto suo e valutava attentamente il pericolo. Era un grande conoscitore di animali e, a riprova di questo, a segnare la sua vita non è stato un coccodrillo, un serpente velenoso o uno dei tanti scorpioni che maneggiava regolarmente come cuccioli innocui, bensì da una semplice razza, un pesce generalmente  innocuo e che solo in casi rarissimi utilizza il suo pungiglione velenoso.

Nel caso specifico, forse spaventata dal grande movimento delle telecamere che stavano filmando un documentario marino, lo ha piantato proprio nel cuore di Irwin che pur non riuscendo a salvarsi la vita, è comunque riuscito a toglierselo.

Decisamente una fine tragica per un uomo avventuroso che tanto aveva fatto per mostrarci la natura di certi animali; era conosciuto in tutto il mondo per i suoi documentari e per i suoi studi etologici.

Inutile dire che il Sole opposto a Plutone può sempre riservare sacche potenziali di autodistruzione che possono venire esorcizzate attraverso una vita eccessivamente carica di rischio in cui poterci mettere tanta adrenalina e, poter ingaggiare all’esterno la guerra che si apre con sé stessi e le proprie sicurezze. 

Il transito più importante alla morte di Irwin è quello di Giove che, dallo Scorpione quadrava proprio il Marte natale (congiunto a Giove); sicuramente questo particolare può aver amplificato gli effetti della puntura ed anche del potente veleno; Urano era congiunto a Venere e opposto a Plutone e forse, questo transito, unitamente agli effetti di fiduciosità di Giove  potrebbe far pensare a qualcosa di improvviso e di imprevedibile che può averlo ingannato facendogli sottovalutare il pericolo che si aggirava attorno a lui.

Vi erano anche i transiti di Nettuno e di Saturno che toccavano entrambi il Marte impedendogli forse di avere la solita reattività e scatto.

Saturno era esattamente congiunto al Nodo Nord e questo fa pensare ad un qualcosa di importante che poteva anche andare a conclusione.

Oggi Il suo parco, Australia Zoo, attrazione per i turisti, è meta di centinaia di persone venute a deporre un fiore o un messaggio di condoglianze e i quotidiani australiani salutano il re del pericolo con la frase: “Pensavamo fosse Superman..ci sbagliavamo.”




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati