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MIO FIGLIO È MANCINO

a cura di Lidia Fassio
 

Molti di noi ricordano ancora l’ansia e la sofferenza che provavano i mancini quando, a scuola e a casa, venivano obbligati ad usare la mano destra che, ovviamente, non era quella “più naturale” per loro, per non essere tacciati di “diversità”.

 

Spesso erano delle  vere tragedie che portavano questi bambini a sentirsi  non accettati per la loro modalità di scrivere, che ovviamente, risultava più lenta rispetto a quella degli altri bimbi, poiché essi dovevano essere rieducati per cui si trovavano a vivere uno stato di handicap vero e proprio che finiva per renderli insicuri e impacciati, con l’autostima ridotta ai minimi termini fin dalla più tenera età.


Da un punto di vista medico si continua a cercare la causa che genera il mancinismo: si pensa infatti ad una serie di concause che vanno dal parto stressante, a traumi emotivi, all’ereditarietà.. teorie che non sono affatto certe;  .. infatti non è assolutamente detto che due genitori mancini generino un figlio mancino..

Psicologicamente parlando, forse sarebbe più intelligente pensare che possa trattarsi molto più semplicemente di una questione di possibilità e di scelta  nell’infinita variabilità di potenzialità che la razza umana ha a sua  disposizione:  essere mancini è esattamente una predisposizione  simile a chi nasce con la predisposizione per la musica o per la danza; perché dover sempre pensare che debba esserci qualcosa di patologico dietro ad una “particolarità” di qualche tipo? Inoltre, perché pensare che utilizzare la mano sinistra sia una particolarità e non pensare che diventa tale perché la maggioranza delle persone utilizza la destra?

 

Un celebre genetista inglese, il dr. Manus, sostiene che è un particolare “gene” a causare un iper sviluppo dell’emisfero destro che è quello associativo simbolico e creativo, deputato a rispondere del lato sinistro del nostro corpo.

Così si spiegherebbe anche perché i mancini hanno sensibilità, ricettività e fantasia più accentuate che non nei destrorsi; l’Astrologia, dal canto suo ci dice  che l’emisfero destro è governato dai pianeti dell’area femminile ovvero Luna – Giove e Nettuno che,  guarda caso, sono i pianeti dominanti nei mancini e che hanno proprio le potenzialità di cui sopra.

 

Sarebbe però più corretto dire che quasi tutti i bambini alla nascita hanno la capacità di utilizzare entrambe le mani indistintamente: poi, nel tempo,   grazie all’educazione ambientale si specializzano e cominciano ad usare una mano preferenzialmente.

 

Oggi nessuno si sognerebbe di “correggere” un mancino e quindi, è superato il grave pregiudizio che per tanto tempo ha favorito la credenza che il mancino fosse guidato dal Diavolo che lo seduceva invitandolo ad utilizzare la sua mano; la sinistra è la mano della Luna che simboleggia la parte emotiva, ricettiva, fantastica, creativa e femminile, mentre quella destra è la parte del Sole, Padre che indica il mondo della ragione, della causalità e del maschile. Ovviamente nella nostra società tutto ciò che è femminile viene visto come “particolare” e spesso caricato di proiezioni negative.

 

Certo ancora si sentono forti gli echi delle profonde vessazioni che hanno colpito i mancini, rei di essere lontani da Dio e quindi, torturati per essere  riportati dentro alla grazia divina. Un tempo i mancini venivano obbligati a usare la destra poiché il braccio sinistro gli veniva legato dietro la schiena e,  tutto questo, in nome di una superstizione che infliggeva traumi sconcertanti.

 

Finalmente oggi i mancini hanno diritto ad una vita normale prova ne è che, oltre al fatto di poter usare la mano che preferiscono, in commercio ci sono oggetti costruiti appositamente per loro tipo i righelli con la misurazione da destra verso sinistra e particolari penne a sfera munite di inchiostro indelebile resistente al passaggio della loro mano sul foglio appena scritto. Tutto ciò per favorire la loro “diversità” senza essere penalizzati sul piano pratico.

 

Ciò nonostante, in alcuni casi, i mancini si trovano ancora esposti a particolari aspettative questa volta non della società ma dei genitori che, seppure accettano bene questa straordinarietà, si aspettano però dai figli cose incredibili sul piano della creatività.

Sappiamo che i mancini sono creature segnate dalla Luna e da Nettuno, nonché dal segno del Cancro e dei Pesci nonché dalle due case corrispondenti (la IVa e la XIIa) e quindi possiamo essere certi della loro sensibilità, introversione, ispirazione e fantasia che sono le possibilità derivanti dalla maggior utilizzazione del lobo destro che sostiene anche l’intuizione e la creatività; tuttavia, non per questo ci si deve attendere che questi bambini  siano anche necessariamente “geniali”.

 

Ancora una volta i bambini dovrebbero essere lasciati liberi di esprimere come meglio desiderano le loro potenzialità e i genitori dovrebbero mettere loro a disposizione gli strumenti adatti a far crescere le loro attitudini naturali: allora, e solo allora, potranno essere veramente “dotati” … come dice Alice Miller.




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