ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Il Fatto

INGRID BETANCOURT

a cura di Francesco Astore
 
Clicca sull'immagine

“Quando sei incatenata a un albero per il collo e ti manca tutto … Mi ci sono voluti anni a capirlo, ma hai ancora la libertà più importante: quella di decidere che tipo di persona vuoi essere”.

Così scrive l’infaticabile Ingrid Betancourt nel suo ultimo libro, pubblicato nel 2010 “Non c’è silenzio che non abbia fine. I miei sei anni di prigionia nella giungla colombiana”.
Sì, perché saranno sei i lunghissimi anni (dal 2002 al 2008) in cui Ingrid patirà una dura reclusione dalla sua vita precedente, dal mondo, dalla famiglia e dagli affetti, gli anni del sacrificio supremo per una causa ideale, l’emancipazione e la libertà del suo popolo: la Colombia.

La Betancourt è una scrittrice e combattiva donna politica nata in Colombia ma cresciuta a Parigi, deciderà poi di trasferirsi nella patria che l’ha vista nascere per dedicarsi interamente alla causa di questa terra madre.

“Ho studiato in Francia, dove ho conosciuto il significato di democrazia e libertà, ma il mio Paese è la Colombia”.

È a Parigi infatti che si laurea in Scienze Politiche, ma ben presto, guidata da una inesauribile passione per la liberazione del suo popolo dalla violenza e dall’oppressione, si installerà nella martoriata terra colombiana. Questa scelta le costerà la separazione dal marito, il diplomatico francese Fabrice Delloye, sposato appunto, mentre era a Parigi e da cui aveva avuto due figli.

Controcorrente su tutti i fronti, in occasione della sua campagna elettorale del 1994, Ingrid osa distribuire preservativi per strada e agli stop dei semafori, scopre la piaga del traffico d’armi nel suo Paese, si scontra con l’atroce realtà del narcotraffico, espone la catastrofe dello sfruttamento ambientale da parte delle multinazionali, quindi fonda addirittura un partito (Oxigeno Verde) con il quale arriva a raccogliere un numero di voti di preferenza superiore ad ogni altro candidato.
Eletta al Senato nel 1998, trova sulla sua strada soggetti politici deviati, la corruzione imperante, il traffico di cocaina (tristemente e, universalmente direi, collegata alla Colombia).
Ingrid smaschera politicamente la mancata riforma agraria che costringe i contadini ad aderire alla sciagurata compagnia dei guerriglieri per guadagnarsi da vivere.
Ed è a partire da questo momento che inizia a ricevere minacce di morte, per questo sarà costretta a separarsi dai suoi due amatissimi figli, Mélanie e Lorenzo, facendoli espatriare all’altro capo del mondo, nella lontanissima Nuova Zelanda dove si trova il padre.

Ma lo slancio in avanti di Ingrid non si arresta, anzi è stimolato dalle grandi prove. 

Nel 2002, con l’obiettivo di dare al suo Paese una ventata di pulizia, di legalità, di renderlo civile, si propone di diventarne il Presidente candidandosi alle elezioni. Si reca quindi senza scorta a San Vincente (a 600 km a sud di Bogotà) allo scopo di trattare con il famigerato gruppo dei guerriglieri delle Farc. Ingrid pecca qui di eccessiva fiducia e di buona volontà.

Ma chi sono le Farc?

È il nome dato a un’organizzazione che riesce a unire i giovanissimi (dato agghiacciante!) colombiani, è tra le più antiche organizzazioni ribelli del mondo, fondata tra il 1964 e il 1966, come braccio armato del Partito Comunista Colombiano e si proclama “un’organizzazione politico- militare marxista- leninista mirata alla tutela socio- economica dei contadini” (con un potenziale di membri tra i 2000 e i 3000 uomini). Si considera portatrice di interessi dei poveri contro le classi ricche e l’ingerenza degli Stati Uniti negli affari colombiani .

Niente è più falso.

Le Farc iniziano invece una vera e propria operazione violenta sequestrando centinaia di persone tra cui molti politici negli Anni Settanta, si appropriano delle terre dei contadini e stringono alleanze con il narcotraffico. Nonostante le intenzioni, dichiaratamente a favore delle classi rurali contro le classi ricche, le Farc si rivelano un’organizzazione terroristica a tutti gli effetti, pericolosamente collusa con il business della cocaina (fonte di lauti introiti) e della malvivenza internazionale.

Ingrid con questa famigerata associazione crederà, per il bene comune del Paese, di poter avviare trattative per riformulare la convivenza civile e politica nella sua Colombia. Ma le Farc la rapiscono insieme a Clara Rojas (la coordinatrice della sua campagna presidenziale).

Passano sei lunghissimi anni e Ingrid sarà tenuta prigioniera, anni di privazioni in cui dovrà affrontare la solitudine di una reclusione crudele, lontana dalla sua dimora, al di fuori dagli affetti.

La si crederà ormai morta, quando il 2 luglio del 2002 si avrà la notizia, sorprendente, della sua liberazione.

Oggi Ingrid è rinata e scrive libri sulla sua terribile esperienza.
 
Come si legge il romanzo di questa vita nel Tema Natale della Betancourt?

Nata a Bogotà il 25 dicembre 1961 alle ore 14,15, Ingrid è una Capricorno con ascendente in Toro.

Il suo è un Cielo che rassoda l’importanza dell’elemento Terra: Sole, Marte, Mercurio, Saturno sono ospitati nel decisionista Capricorno, Urano e Plutone sono congiunti nella laboriosa Vergine, infine l’ascendente è nel pacioso Toro.
La concretezza, la pazienza e la costanza, unite alla calda volitività, sono ribadite dalla prevalenza di questo elemento zodiacale nel Tema Natale.

Visivamente, è interessante guardare la dislocazione verso destra nell’oroscopo di nascita della maggior parte delle forze celesti.
Questo singolare tipo di configurazione negli emisferi denota uno spostamento del soggetto verso il campo riguardante “gli Altri” (il cui punto di massima espressione è rappresentato dalla linea del Discendente, qui nello Scorpione) una sfera di interazione, a volte di influenza. Nella Betancourt, si tratta di un’interazione altruistica, di amore per il prossimo, nel 7^ settore, infatti, troviamo il pianeta dell’idealismo: Nettuno (ospitato nello Scorpione che è, per cosignificanza con la Casa 8^, anche il segno della politica).

Colpisce in questo Tema Natale il doppio quadrato a T di Nettuno Scorpione e 7^ Casa, che colpisce la Luna in Leone Casa 4^ e Giove in Aquario e Casa 10^, fondamentale per comprendere la componente idealistica al limite (a volte) del fanatico di Ingrid. Nettuno, Luna e Giove sono in cattiva angolazione reciproca, rispondono (come pianeti governatori) del segno dei Pesci qui in Casa 11^ (l’equilibrio). La predisposizione a non mediare, a non avere mezze misure quando si mettono in gioco gli ideali, a rischiare tutto, è una conseguenza di questa Casa 11^ così incisiva e molto lesa. Il dono di sé come sacrificio supremo, lo slancio compassionevole per il suo popolo (Luna in Casa 4^) si rintracciano nei Pesci così stimolati, anche negativamente come in questo Tema Natale. 
Ovvio che la Betancourt mostri una naturale sfida al rischio e alla morte come conseguenza di un atteggiamento mentale simile! Ce ne danno ampia conferma Venere, Marte e Sole ospitati nella dimora della sfida al rischio, della vita in condizioni precarie, della morte: la Casa 8^!
Soprattutto Marte, pianeta che indica incidenti violenti, trovandosi nel segno della sua esaltazione (il Capricorno, dunque potenziato al massimo) e poi nella Casa 8^, prometta una vita di attacchi e aggressioni di cui è stata vittima. Non dimentichiamo uno dei valori più affascinanti però della Casa 8^, quello della “resurrezione”, Ingrid, più volte dichiarata scomparsa o morta, è resuscitata letteralmente dalle proprie ceneri. Come un’araba fenice.

Ma Ingrid è soprattutto intensamente una saturnina- capricornica.

Saturno è Capricorno (in posizione di domicilio primario), Marte è anche nel segno (e si trova nella sua esaltazione), formando un portentoso trigono con Urano, altro pianeta capricornico ma in un congeniale segno di Terra (come se non bastasse!) come la Vergine.

La grande forza d’animo, la serietà, la capacità di sopravvivere in condizioni assai difficili, spietate (come è capitato effettivamente alla Betancourt) sono tutte qualità da ascrivere alla natura del segno solare, il Capricorno, segno solare che ospita, eccezionalmente, due sue pianeti signori.
Non dimentichiamo infatti che la simbologia stagionale del Capricorno è quella di cupo inverno, di resistenza della vita vegetale e animale alla crudezza dei rigori invernali.
Chi se non la Betancourt, nei lunghi anni di prigionia ha dimostrato di riuscire a cavarsela di fronte alle avversità come nessuno avrebbe saputo e potuto fare?
E grazie a una combinazione efficacissima di resistenza psicofisica, di organizzazione mentale, di logica cristallina che si applica alla valutazione del reale?
Tutte qualità saturnine ma anche espressione di quel potente Marte esaltato che aiuta a tener duro nel momento in cui la lotta diventa all’ultimo sangue.
A proposito di Marte, lo troviamo in questo Tema completamente positivo in congiunzione al Sole, entrambi in Capricorno (e a Venere a fine Sagittario che ne smussa le asperità, rendendo miti le sfuriate personali).

Tutti e tre i corpi celesti (Venere, Marte e Sole) sono nella Casa della politica: la 8^, spettacolare conferma della passione politica che si accende da quando Ingrid è ragazzina e studia Scienze Politiche a Parigi.

Emblematico, a questo proposito, il suo libro del 2008: Lettera a mia madre e ai miei figli, all’indomani dalla sua liberazione, dove racconta, estraendo da una  recensione del testo: “di un viaggio ai confini della civiltà, in cui una piccola radio, un cucchiaio di zucchero, una scimmietta da addomesticare possano riuscire a salvare dalla follia; ma dove le persone non sono mai quelle che sembrano, le compagne di prigionia, i soldati, gli amici, gli aguzzini, nascondono ciascuno segreti e traumi”.

La fortuna di scrittrice (il primo libro significativo è del 2002 dal titolo desolato e ironico: Forse mi uccideranno domani) la esibisce trionfalmente un bel Giove in Casa 10^ (settore della pubblicazione e dell’editoria) che, se pur leso, recupera molto bene grazie a un semisestile con Mercurio (scrittura). 
Saturno è ospitato in Casa 9^, il luogo del lontano geografico e mentale, la predisposizione ad ampliare conoscenze ed orizzonti ma anche le personali vedute mentali. E insieme a questo pianeta, principio dell’intelligenza logica, troviamo in questa Casa anche l’altro fondamentale pianeta dell’intelligenza, questa volta della percezione e assimilazione dei dati raccolti, ovvero l’agilissimo Mercurio.
Saturno e Mercurio in Casa 9^ donano a Ingrid la capacità di spaziare, di osare, di andare oltre, confortata dalle facoltà mentali fuori dal comune. Un pensiero particolarmente innovatore e demistificatore (natura realistica del Capricorno) è senz’altro alla base di tutto il percorso umano dell’eroica Betancourt.
La metà femminile del Cielo di Ingrid si guarda attraverso la Luna in Leone, una Luna maestosa, piena di speranza, Venere in Sagittario ricolma di ottimismo e un pizzico di fortuna, infine l’ascendente in Toro che infonde perseveranza e desiderio di umanissima accoglienza.
La Luna è in Casa 4^ (settore della casa di abitazione, della famiglia, della patria) afflitta senza alcun recupero (riceve un’opposizione da Giove e una quadratura da Nettuno): testimonia del rapporto sofferto con la patria, la famiglia, la dimora stabile, per così tanto tempo preclusa e negata. Ma sintetizza (ancora il Luminare femminile così leso in Casa 4^) la fedeltà alle radici, lo stimolazione (dolorosa) a dare un senso di appartenenza civile e legale alla propria patria mettendo a repentaglio la stessa vita.
La generosità così materna e incondizionata di Ingrid è tutta contenuta nel Toro ascendente, segno dove ha il suo più potente domicilio, il pianeta transplutoniano X (la Madre Terra, o Proserpina, o Demetra, o Tyche, il pianeta identificato nel maggio di quest’anno, grande quattro volte Giove e che dovrebbe essere definitivamente visto nel prossimo 2011 dalla sonda Wise).
 X il “grande utero della natura vivente”.
È un vero peccato non riuscire a vedere, per il momento, dove nel Cielo di Ingrid questo pianeta splenda!
Ma il nome dato al suo partito, Oxigeno Verde, ci fa pensare quanto debba essere predominante questo pianeta, simboleggiante l’amore per la natura, le piante, l’ecologia nella trama planetaria della indomita Ingrid.
La volontà di curare, nutrire, portare dentro di sé, accudire, è invece da leggersi in Venere nel Sagittario, segno dell’inizio della gravidanza (in cui X ha la sua simbolica esaltazione).
Infine, nella Luna in Leone (segno della “esaltazione in trasparenza” di X) troviamo il coraggioso donarsi alla sua Terra, tutelandola da ogni sfruttamento illegale, incivile, malvagio (vedi lotta al narcotraffico).
Il Tema Natale della Betancourt, con la sua energia, la sua potenza volitiva, preannuncia che sentiremo parlare ancora molto di lei in futuro. Anche se magari non sarà un futuro così vicino. Forse, nei prossimi anni, il sogno di diventare la guida del suo martoriato Paese si avvererà.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati