E' interessante ricordare il titolo dell’autobiografia che Isabelle scrisse nel 2008 per sensibilizzare l’opinione pubblica e le ragazze nei confronti dell’anoressia: “La bambina che non voleva crescere”. Lì racconta di un’infanzia assurda, con una madre depressa che la teneva segregata in casa, impedendole di uscire, di relazionarsi con i coetanei. La madre, a quanto riporta Isabelle nel suo libro, voleva che lei restasse “la sua bambina"
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