Le cronache ricorderanno sicuramente l’estate 2016 come una delle più sanguinose ed inquietanti del dopo guerra. Dai multipli omicidi collettivi che si sono perpetrati a ripetizione negli Stati Uniti per motivi razziali, a quelli realizzati in altre parti del mondo contro europei ed americani. Senza contare poi tutte le ignobili violenze che si sono commesse sulla popolazione civile nelle regioni già martoriate dalla guerra dalla Siria all’Iraq, dall’Afghanistan alla Libia, dallo Yemenal Pakistan e non ultima la Turchia
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