Capocannoniere agli Europei Under 21 dell’86 e nella Coppa Italia ’88 - ’89, più volte candidato al pallone d’oro (7° nel 1988 e nel 1991), uno dei pochissimi calciatori italiani ad aver vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per club e l’unico che le ha vinte con tre squadre differenti: lui è Gianluca Vialli, insignito di recente del prestigioso premio internazionale della Gazzetta dello Sport il Bello del Calcio, in ricordo di Giacinto Facchetti - calciatore e dirigente sportivo scomparso nel 2006.
Tira i suoi primi calci nell’oratorio di Cristo Re, al villaggio Po di Cremona, ed esordisce nel ruolo di attaccante a partire dal 1980 nella sezione primavera della Cremonese. Passa poi alla Sampdoria – quando nella stagione ’90 - ’91 in coppia con il suo “gemello del gol” Roberto Mancini vince il suo primo scudetto - approda poi ai fasti della Juventus ed assume, infine, il doppio ruolo di giocatore-allenatore nel Chelsea nel 1998. Controverso il rapporto con il C.T. Arrigo Sacchi, che non lo convocò per il Mondiale USA ’94, ma ebbe però l’onore di sventolare la bandiera italiana durante la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006.
Di partite Vialli ne ha vinte parecchie, ma la più importante è stata senza dubbio quella contro il male che l’ha colpito di recente: un cancro al pancreas - uno dei più letali - raccontato attraverso le pagine di Goals, libro che racchiude 98 storie di sportivi a cui si aggiunge la sua sfida personale, quella più difficile da vincere.
Nasce a Cremona il 9 luglio 1964 alle 21:30, da una famiglia borghese ed influente - Mercurio maestro della casa quarta/famiglia in Leone/prestigio - e “da quinto di cinque fratelli ho imparato presto a stare al mio posto”, interrompe gli studi per inseguire il suo sogno, ma nel 1993 consegue da privatista il diploma di geometra - Mercurio/studi isolato in sesto campo.
Sole e Luna congiunti in Cancro in sesta casa, entrambi totalmente beneficati dal sestile con Giove e dal trigono di Nettuno, ci parlano dell’importanza delle sue origini nella sua carriera: “I Vialli non sono milionari! Siamo borghesi, ecco cosa siamo! Gianluca ha quelle movenze e atteggiamenti perché è elegante, non ricco…” - citazione che la madre del calciatore utilizzò più volte per rispondere alle incalzanti provocazioni di coloro che vedevano in Gianluca un agevolato, proprio per il suo nobile lignaggio. Non si può però dire che Vialli non si sia impegnato a fondo per ottenere i suoi trofei e risultati, anzi.
Al calcio, infatti, deve davvero tutto: dalla prima macchina, alla verginità persa, all’inserimento nella Hall Of Fame del calcio italiano, fino al ruolo di opinionista e commentatore televisivo prima per Settimana Goal di Italia 1, poi per Sky Sport, rivestendo il ruolo di consulente redazionale e di presentatore del docu-reality Squadre da incubo - Giove/parola in Toro/vista in casa terza/giornalismo in aspetto armonico ai luminari.
Felicemente sposato dal 2003 con Cathryn White Cooper – sudafricana arredatrice d’interni - vive a Londra con lei e le due figlie, Olivia e Sofia. La moglie è sempre stata al suo fianco, nelle gioie e nei dolori della sua esistenza, spesso accudendolo nelle fasi più delicate della malattia come una vera e propria madre - Venere in quarta casa. Per gestire il rapporto con la donna, Gianluca ha sempre dovuto trovare una difficile mediazione tra la sua carriera – che ha ritmi e regole ben precise e ferree quali allenamenti intensivi e programmati, senza contare le lunghe trasferte – e la vita di coppia, difficile e impegnativo compromesso ravvisabile nell’opposizione tra Saturno e Urano sull’asse prima/settima casa, ovvero l’Io e gli Altri/il partner.
“Quando le cose vanno male, o perdiamo, mi chiudo in me stesso e divento difficile”: la vibrante sensibilità cancerina si esprime non solo in questa emblematica frase, ma anche nella volontà di mantenere nel tempo i ricordi del passato – “ogni volta che una frase mi colpisce, la scrivo e l’attacco in giro per il mio ufficio: vedo i foglietti, li leggo, ci rifletto su…”. Gianni Agnelli fece un curioso paragone tra Baggio e Vialli: “se il primo era Raffaello, il secondo era il Michelangelo della Cappella Sistina”, per sottolineare la completezza dell’atleta non solo da punto di vista sportivo, ma anche umano.
Sensibilità e attenzione ai più deboli trovano realizzazione infatti nell’attività filantropica che l’ha visto fondatore, insieme a Massimo Mauro e Cristina Grande Stevens, della Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport, Onlus che ha per scopo la lotta alla Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia che ha colpito tanti calciatori, ultimo tra tutti Stefano Borgonovo - Sole in Cancro in casa sesta/salute in trigono a Nettuno/malattia in nona casa/elevazione morale.
“Non voglio morire prima dei miei genitori e prima di aver portato le mie figlie all’altare, ma non ho ancora la certezza di come finirà la partita”: ospitato di recente da Fazio a Che tempo che fa, Gianluca ha parlato della sua malattia e di come si sia insidiata nella sua vita, di come abbia avuto in un primo momento una grande paura e di come poi abbia deciso di prendere di petto il male e farsi coraggio, per superare il delicato momento e per continuare a vivere.
I transiti dei pianeti lenti scandiscono determinate tappe della nostra vita, sia quando entrano nelle nostre case radicali sia quando formano aspetti importanti con i nostri pianeti personali: nel caso di Gianluca sono stati piuttosto difficili e, nella pluralità dei significati che ogni transito ha portato con sé, anche purtroppo molto eloquenti.
Plutone dal Capricorno è entrato nella sua dodicesima casa – settore complesso, notoriamente legato alle cosiddette “prove della vita”, situato alla fine di un ciclo che apre nuove prospettive di evoluzione spirituali e umane - opponendosi al suo Sole piazzato proprio sulla cuspide della casa sesta, quella in analogia alla salute e alla cura del corpo fisico. Il dio degli inferi, se lo si considera – tra le sue varie simbologie - da un punto di vista strettamente astrologico-medico, è legato anche al processo di distruzione e autodistruzione (come appunto il tumore), oltre che alle terapie radianti e nucleari per sconfiggerlo. Il pianeta ha infierito anche sulla sua Luna in Cancro – astro che per di più è governatore proprio della casa sesta/salute - acuendo lo stato di angoscia e agitazione, depressione e smarrimento. Come se non bastasse sta per perfezionarsi l’opposizione di Saturno ai luminari, transito che terminerà solo nei primi mesi del 2020. Il benefico trigono di Nettuno dai Pesci al suo Sole cancerino ha già iniziato un sottile processo di recupero e guarigione fisica e probabilmente spirituale: il dio dei mari, infatti, potrà convogliare attenzione del calciatore verso il lato meno materiale della vita, stimolandolo ad abbracciare una fede religiosa o ad intraprendere un percorso di crescita interiore – magari come fece Roberto Baggio votandosi al buddismo?
“Non è stato facile, ma questo periodo mi ha insegnato molto. Mi sto preparando anche meglio di quando giocavo a calcio, quindi credo che dovrete sopportarmi ancora a lungo!” e noi non possiamo che augurargli ogni bene.