Ormai, da anziano insegnante “Baby Boomer”, ho visto passare una dietro l’altra tre generazioni di allievi: la “Generazione X” (1965-1980), la “Generazione Y” (i cosiddetti Millennial nati dal 1981 al 1994) e la più giovane “Generazione Z”, che rappresenta, anche nel nome provvisorio, la fine della serie del secolo scorso.
Ho sempre riconosciuto ai ragazzi Millennial in generale una certa capacità di comprendere la natura dei tempi che stavano vivendo e le grandi trasformazioni sociali in atto. Li ho trovati sovente molto determinati, pratici e selettivi, pieni di volontà per realizzarsi nel mondo, resistenti e resilienti, ma anche parzialmente flessibili, in ogni caso adatti a tempi non facili. Per molti aspetti sono conservatori, testardi, ligi al dovere, curiosi e intraprendenti come i loro bisnonni nati agli inizi del secolo scorso, ma forse sono più aperti al cambiamento, ambiziosi, competitivi e desiderosi di emergere individualmente. Si calcola che nel mondo siano molto più di due miliardi, circa 11 milioni solo in Italia. Li vedremo alla prova fra poco, quando saranno in prima linea nel gestire i grandi cambiamenti epocali e globali in atto.
Nati talvolta con il significativo stellium in Capricorno, dove si incontrarono Saturno, Urano e Nettuno, mentre Plutone transitava in Scorpione, sono detti anche “Net Generation” essendo cresciuti durante la rivoluzione digitale dell’avvento dei personal computer e di Internet e avendo imparato a vivere in iperconnessione pressoché continua, condividendo idee e tendenze su grande scala. Hanno saputo ben integrarsi nell’era digitale della comunicazione globale istantanea, ma si sono affacciati al mondo del lavoro proprio nei momenti difficili della crisi finanziaria ed economica del 2008, scontando in prima linea tutti gli effetti sfavorevoli della congiuntura. La recessione e la disoccupazione giovanile li hanno colpiti duramente. Sono certamente una generazione che deve fare i conti con precarietà, redditi bassi e prospettive economiche incerte, molto più dei loro predecessori. E ciò spiega in gran parte la loro tendenza a vivere a lungo con i genitori e la loro scarsissima prolificità.
Giovani competenti in Astrologia
Una recente analisi statistica su The Guardian ha evidenziato come i giovani abbiano un diverso atteggiamento nei confronti dell’Astrologia. Non si contentano dell’oroscopo superficiale e generico del segno zodiacale solare del quotidiano, che le generazioni precedenti leggevano e leggono con distrazione e spirito talvolta salottiero, con la scarsa convinzione che si dedica a ciò che non si comprende fino in fondo, ma si usa come intrattenimento leggero. E nemmeno si fermano alla conoscenza del proprio Ascendente. Anzi, molti Millennial sono molto attenti alle varie posizioni dei pianeti nel loro tema natale, agli aspetti e ai transiti, sono informati e documentati, approfondiscono le loro conoscenze on line, consultano siti specializzati e talvolta agiscono cercando i momenti astrologici più favorevoli.
Questa tendenza comincia ad avere conseguenze rilevanti anche nella società, nel mondo del costume e della moda, condizionando anche le scelte economiche di altre generazioni, se è vero che le pagine di approfondimento astrologico di alcuni siti hanno registrato di recente incrementi delle visite di più del doppio in un solo anno. Per non parlare del successo crescente delle app astrologiche con le quali si valuta la compatibilità fra le persone tramite gli aspetti planetari e la comparazione dei loro temi natali. Così il mercato astrologico in rete muove milioni e milioni di dollari.
Come sempre accade, si arriva anche a curiosi eccessi di questa attenzione all’Astrologia. Così è capitato che un ragazzo con Sole in Capricorno che aveva chiesto di condividere un alloggio si è visto rifiutato dai compagni di stanza a causa del suo segno zodiacale. E in America, in tempi in cui il politicamente corretto ipocritamente impera e dilaga, gli esperti di diritto arrivano a chiedersi se questa debba essere considerata una “discriminazione illegale” e se i nativi di un certo segno possano rientrare nelle “categorie protette”. Al ragazzo è stato risposto che un appartamento caratterizzato dai segni mobili Vergine e Gemelli si sarebbe male adattato alla presenza di un coinquilino del segno cardinale del Capricorno.
Crisi e incertezze
Ma cosa rende questi giovani così ricettivi verso questa disciplina? Certamente non solo il fatto di essere cresciuti con la saga di Harry Potter.
È noto come in periodi di crisi aumentino le incertezze, e, parallelamente alle disillusioni, il desiderio di cambiare i paradigmi dominanti della società, che sono reputati fallimentari.
Su queste pagine ho già scritto di questi fenomeni sociali legati alla globalizzazione e della diffusa inquietudine che tutti viviamo nella ormai iniziata fine di quest’epoca, in attesa che la prossima si palesi chiaramente e metta fine alle incertezze. L’attuale crisi dei sistemi complessi è percepita da tutti a tutti i livelli, e tutti in vari modi, più o meno consapevoli, sono alla ricerca di alternative e di soluzioni.
Quando i sistemi sociali sembrano non essere più funzionali e i valori di riferimento sembrano non essere più tali, molte persone mettono tutto in discussione e tendono a cercare risposte altrove. Se hanno delle credenze predefinite, le cambiano con altre. Se si sentono traditi o disillusi da un sistema organico, desiderano sovvertirne l’ordine: anche questo è un modo uraniano di reazione delle masse.
L’ordine astrologico
L’Astrologia è l’arte uraniana per eccellenza, per secoli ha mantenuto il suo appeal e il fascino di quel che ai più è sempre apparso come il suo mistero. Fa riferimento a valori e simboli antichi e tradizionali, eppure paradossalmente può rappresentare un modo alternativo e nuovo di interpretare la realtà, magari cercando di capire il senso di ciò che accade e di ciò che accadrà. La stessa cosa si può dire della Tarologia Umanistica. La struttura complessa e coerente di queste discipline può dare forse una forma di sicurezza ai molti esseri umani disorientati da un mondo che si trasforma molto velocemente sotto i loro occhi. In tempi di crisi, quando né gli exit poll né le previsioni atmosferiche sembrano più in grado di risolvere dubbi e incertezze, quando le religioni tradizionali, la scienza, i gruppi politici e i simboli stessi di riferimento non appaiono più affidabili o credibili, perché non cercare risposte in qualche altro sistema?
Non si tratta dunque di una moda, ma del sintomo di un effettivo cambiamento che i giovani Millennial, ormai adulti e formati, incarnano e indirizzano verso l’intero cosmo, del quale sempre più sentono di fare parte, ora che le distanze tendono ad annullarsi nel Villaggio Globale.
Ecco perché sta crescendo enormemente il numero di chi si rivolge ai siti e ai portali astrologici o tarologici, ed ecco perché non si tratta più della passiva e superficiale lettura del trafiletto dell’oroscopo generalizzato e incolore sul giornale.
Per gli stessi motivi sono sempre di più coloro che si rivolgono alle medicine alternative, alle comunità New Age, ai gruppi mistici e spirituali, spesso di tradizione o di ispirazione pagana, talvolta all’occultismo: si calcola che i culti Wicca raccolgano più di un milione di seguaci, solo nel mondo anglosassone.
Il ritorno agli antichi valori spirituali che hanno guidato l’umanità per millenni per molti sembra essere la soluzione alle incertezze del mondo attuale: un modo per sentirsi più sicuri, specialmente per i Millennial, che la crisi vorrebbe condannati a un’esistenza fatta di precarietà. Da qui la crescita fiorente delle comunità astrologiche: l’Astrologia offre un’occasione a tutti di comprensione, una via personale di crescita, una bussola nell’oceano burrascoso della navigazione on line, una mappa cosmica del Villaggio Globale. Generalmente l’Astrologia è inclusiva, laica, versatile e universale; non è gerarchica e non alimenta gruppi di potere; si è perfettamente adattata alle sensibilità e alle esigenze dell’uomo di oggi, alla psicologia moderna e persino alle conoscenze scientifiche più all’avanguardia.
La follia degli eccessi
In ogni rivoluzione, è sempre accaduto, c’è chi esagera nel mettere tutto in discussione e nello scardinare l’ordine esistente e le norme sociali, e chi alimenta intenzionalmente la confusione per interesse, e ciò avviene in tutte le generazioni, purtroppo.
Così oggi c’è chi, sentendosi profondamente tradito dalla scienza e dalle conoscenze convenzionali, le mette in discussione tout court e le rifiuta con fenomeni di controcultura, e con effetti che per me è difficile catalogare come umoristici o tremendamente tragici: “Gli astronauti sono veramente atterrati sulla Luna?” “La Terra è piatta?” “L’Australia esiste veramente o è una delle tante falsità funzionali ai gruppi di potere?”. Molti si chiudono in un cupo e inattivo pessimismo. Altri si affidano ciecamente a chiunque prometta miracolose quanto improbabili soluzioni ai problemi umani di sempre. Anche grazie ai social media monta la protesta verso un sistema socioeconomico che arricchisce i pochi già ricchi, mentre incrementa la povertà del gran numero dei poveri. Alcuni alimentano e sfruttano questa protesta per far finta di cambiare tutto senza in realtà cambiare niente. La ragione latita, mentre la disumanità sembra crescere. I simboli sono confusi con i segni privi di senso e di significato. Il senso della storia e i valori umani si perdono nelle nebbie dell’ignoranza e delle reazioni (solo) emotive di folle urlanti mai dialoganti.
In questi contesti di scomposta ribellione della Generazione Y contro il sistema, risulta forse più facile inquadrare la loro attenzione crescente verso l’Astrologia come un sintomo della sana tendenza umana verso una società globale più equa, ordinata e, se possibile, comprensibile.
I millenial vogliono capire
Ogni essere umanodi tutte le generazioni desidera capire meglio chi è e chi sono le persone con cui entra in contatto, per arrivare infine a comprendere la natura di tutta la comunità globale e dell’intero cosmo.
I Millennial vogliono capire per essere, non essere per capire.
I Millennial stanno vivendo forse la crisi sociale del mondo occidentale più rilevante degli ultimi secoli e cercano uranianamente delle soluzioni individuali e globali alla precarietà e all’incertezza che hanno permeato la loro crescita e la loro formazione. Agli inizi della nuova era acquariana ancora informe, ben venga l’Astrologia, specialmente se è intesa come disciplina colta e approfondita. Ben venga, se può aiutarli e aiutare tutti noi a trovare la strada verso una più profonda comprensione della nostra autentica essenza di essere umani e verso la società del Terzo Millennio.