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20 LUGLIO 1969

a cura di Orlando Miglionico
 
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Il 20 luglio 1969 è, senza retorica, una data speciale per l'umanità. In quel giorno si realizzò quello che fino allora era stata una fantasia celebrata anche dalla letteratura.
Si "conquistò" la Luna, si mise piede umano sul suolo lunare: il modulo "Eagle" della navicella spaziale Apollo atterrò sulla superficie della Luna chiamata "Mare della tranquillità".

Fu lo sbalorditivo risultato prodotto dalla rivalità geopolitica, tecnologica e militare tra gli Stati Uniti e l'allora Unione Sovietica, nella cornice della "guerra fredda". Gli Stati Uniti dovevano dare una tangibile dimostrazione di forza e supremazia, in questo caso con la tecnologia.

E' stata una dura prova anche per l'essere umano, in quanto non era affatto scontato l'esito positivo dell'impresa, soprattutto non era scontato il ritorno sani e salvi sulla Terra dei tre astronauti.
Era stato già scritto un discorso in caso di esito tragico, cioè il rimanere intrappolati sulla Luna senza poter far ritorno.

Bisogna quindi constatare che la forte sottolineatura di Nettuno in Scorpione proprio quel 20 luglio di cinquant'anni fa, riveste un significato tutto speciale: è la sfida al rischio, simbologia tipicamente scorpionica ad essere sollecitata: proiettarsi nello spazio oscuro, viaggiare oltre l'orbita terrestre per atterrare su un altro corpo celeste, e poi da lì tornare indietro - l'impresa delle imprese, si può immaginare qualcosa di più rischioso? E tale simbologia si unisce con quelle nettuniane che rappresentano il gusto dell'avventura, l'ignoto, lo sconosciuto, l'universo. 
Questo Nettuno così fortemente stimolato è pure congiunto a Marte ad inizio Sagittario: regolare posizione, per così dire, per un'impresa che ha che fare con il lontano.

Marte certamente sottolinea di nuovo il coraggio e la sfida al rischio. Ecco spiegato perché, per il primo allunaggio della storia, Nettuno è ancora in Scorpione, alla fine dell'ottavo segno, proprio nei gradi del domicilio marziano, e non già in Sagittario, come all'inizio sorpresi si potrebbe pensare. La congiunzione tra Marte e Nettuno rimanda anche a un particolare mescolamento tra desiderio di primeggiare - anche militarmente (Marte) e lo spirito d'avventura nettuniano: unione eterogenea di significati che porta molto lontano dagli ambiti e dalle simbologie di Marte: una volta lì, ha più senso pensare alle rivalità e ai conflitti tra i popoli laggiù sulla Terra? E' Nettuno che segna una sorta di passaggio, di dislivello: un superamento di nuove colonne d'Ercole, fisiche da una parte, spirituali e legate alla conoscenza dall'altra.

Questo Nettuno in Scorpione è in trigono molto stretto alla congiunzione Sole-Mercurio in Cancro, segno del domicilio della Luna stessa. Sole e Mercurio congiunti vivacizzano il quarto segno, ne risvegliano il lato nascostamente maschile: dietro alla Luna e Venere, in Cancro hanno infatti una loro altra posizione di forza in trasparenza proprio il Sole e Mercurio. Questa congiunzione potrebbe benissimo rappresentare  i tre  astronauti, tutti e tre nati nel 1930.
E la Luna stessa si trovava, nel momento in cui Neil Armstrong toccò il suo suolo, nel segno della Bilancia.
Così come in Bilancia vi era proprio all'inizio del segno la congiunzione tra Giove e Urano.

Che c'entra il segno della Bilancia con la conquista della Luna? Soprattutto perché la Luna stessa si trova proprio nel settimo segno?

La Bilancia è il segno che rappresenta il rapporto con l'Altro-da-sé. La Luna in quel frangente è soprattutto un territorio "altro" e "alieno" in senso letterale, visto che nel momento del primo passo era pure in ottava casa.
In secondo luogo la Bilancia, bisogna ricordare, ospita l'esaltazione di Saturno, il pianeta della ricerca scientifica per eccellenza. Perché è stata anche un'importante missione di carattere scientifico: furono prelevati 6 kg di sabbia lunare e furono scoperti tre nuovi minerali.
Non a caso, secondo una mia personale rilevazione, la presenza, tra gli scienziati e ricercatori della stessa Luna in Bilancia è molto alta (tre a caso: Tesla, Bohr e Turing).

Lo 'spirito' del settimo segno, così marcato quel giorno, lo si può benissimo ravvisare anche nella placca lasciata sulla superficie lunare con la scritta: "Qui uomini del pianeta Terra fecero il primo passo sulla Luna. Luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace per tutta l'umanità"

Giove congiunto a Urano espande, trionfalmente, e anche con fortuna, la tecnologia uraniana. Urano, fra l'altro, è ancora congiunto a Plutone in Vergine, posto al 23° del sesto segno. E' quindi ancora collegato alla congiunzione iper-tecnologica tra Urano e Plutone in Vergine degli anni sessanta, che è anche "responsabile" della corsa allo spazio e quindi dell'allunaggio.

Giove però è anche denaro: la sua strettissima congiunzione ad Urano indica anche l'enormità del costo della missione. Fu speso, a partire dalla metà degli anni '60, il 4,5% del PIL.

In qualche modo lo Zodiaco sembrerebbe indicare che per certe svolte fondamentali della civiltà nel suo insieme il settimo segno potrebbe giocare un ruolo non indifferente.

Fu un evento mediatico eccezionale per i tempi, dato che circa 600 milioni di persone videro in diretta l'evento: ancora Giove come vista, immagine e mass media e Urano-tecnologia.

Saturno come scienza e conoscenza, si diceva. In quel giorno era totalmente isolato: privo di aspetti.
Forse ad indicare proprio l'eccezionalità dell'evento? Saturno in Toro: posizione che fa avvertire, per contrasto, in modo molto forte la simbologia taurina di “madre Terra”.
Saturno: conosciamo il suo ruolo privativo: in quel giorno, simbolicamente, abbiamo un poco rotto il cordone ombelicale che ci rendeva fino a quel momento attaccati al nostro pianeta e alla sua orbita? "Possiamo anche staccarci da madre Terra per andare in altri mondi." questo pare dire, con un po' di malinconia, il Saturno isolato in Toro, quel 20 luglio 1969.
E alla luce di ciò, guarda caso, a quali segni solari appartengono i tre protagonisti di questa straordinaria impresa? Leone, Aquario e Scorpione. E' proprio il Toro, il segno assente tra i quattro segni fissi.

Tutti e tre gli astronauti nascono con aspetti e posizioni simili. Hanno Saturno in Capricorno, Urano in Ariete, Nettuno in Vergine e Plutone in Cancro.

Saturno in Capricorno e Nettuno in Vergine sono in trigono tra di loro. Aspetto che unisce la freddezza e fermezza di Saturno in Capricorno con l'abilità tecnica e l'attenzione della Vergine. Trigono che dà come minimo un grande autocontrollo, caratteristica decisamente indispensabile per i primi  astronauti che realizzarono questa impresa.

Naturalmente il comandante e colui che mise per primo il piede sul suolo lunare è il Leone Armstrong. Buzz Aldrin scese dal modulo lunare 19 minuti dopo.
Armstrong ha il Sole in Leone al trigono di Urano in Ariete, a loro volta in sestile a Marte in Gemelli in prima casa: si può chiedere di meglio per un comandante di una missione spaziale? Il segno del Leone già in generale rappresenta il volo. Urano in Ariete unisce la  perizia tecnica e i riflessi mentali uraniani con il coraggio arietino. Ma nel suo tema è anche il fatto di essere stato il "primo uomo a mettere piede sulla Luna" che emerge con forza: il Sole in Leone è al trigono dell'Ariete: il trigono, sotto l’egida del Sole, della conquista del primato per eccellenza. 

Buzz Aldrin è invece Aquario ascendente Gemelli, mentre Michael Collins, l'unico a non mettere piede sulla Luna e a rimanere in orbita nel modulo di comando della navicella per ricongiungersi ai due compagni per il ritorno, ha il Sole in Scorpione.

La NASA ha programmato per il 2024, con una missione chiamata "Artemis", Plutone entrante in Aquario, il ritorno di un equipaggio umano sulla Luna. E probabilmente sarà la prima volta per un'astronauta donna. Nel frattempo, anche l'ESA, l'agenzia spaziale europea, si sta interessando per un ritorno sulla Luna. Nel 2015, secondo quanto viene riportato da "Scientific American" in un'intervista al direttore generale dell'Esa, Jan Wörner, è stato presentato un progetto per un "villaggio lunare", dove attività commerciali e scientifiche si uniscano in uno spirito di cooperazione. "La Luna è il posto perfetto per una collaborazione globale" afferma Wörner.

Chissà che, in questa idea di "villaggio lunare", non ci sia già il riflesso premonitorio del futuro trigono tra Urano in Gemelli e Plutone in Aquario, o 'solo' l'ultima eco della tecnologica e idealista congiunzione tra Giove e Urano in Bilancia di quel Luglio di cinquant'anni fa...




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