Questo articolo riassume e al tempo stesso completa il quarto webinar sulle lunazioni, sempre dedicato alle eclissi, dello scorso 18 luglio, anche sulla base dei feedback ricevuti dal vivo e online.
Uno degli scopi dichiarati dei webinar è quello di permettervi di approfondire e personalizzare le indicazioni, necessariamente generali, pubblicate sul sito ogni mese in occasione del Novilunio e del Plenilunio.
Per questo vi invito ad utilizzare il software disponibile su Astrologia in linea per creare sia la vostra carta che quella della lunazione (i dati necessari sono sempre inseriti nei post) e osservarle con attenzione. I più esperti potrebbero creare anche una sinastria tra le due carte. Anche se ormai ci siamo lasciati alle spalle la stagione estiva delle eclissi (e non le ritroveremo che nel prossimo inverno con un’eclissi solare proprio sotto l’albero di Natale), sappiamo che continueranno ad essere attive e attivate dai prossimi transiti.
Se provate a scorrere all’indietro un calendario delle eclissi degli ultimi anni e a confrontarlo con il vostro tema natale, vi renderete conto che siamo ancora sotto l’influsso di una o più eclissi passate mentre si susseguono quelle nuove. Ovviamente non tutte incidono con la stessa profondità nella nostra vita, ma, come le semplici Luna Nuova e Luna Piena mensili, ci ricordano il ciclo costante di rinnovamento che accompagna la nostra esistenza, fatto di fini e inizi, grandi e piccoli.
Vale anche per un’eclissi lunare quello che si dice della Luna Piena, che porta a compimento ciò che è stato iniziato dalla Luna Nuova, quindi dall’eclissi solare corrispondente. Ma certo con più intensità che nelle normali lunazioni, sentiamo di essere in uno spazio liminale, un tempo sospeso dove ciò che è stato e ciò che sarà sono per poco ancora uniti in attesa di un passaggio di consegne. Adeguandoci alle definizioni e giocando un po’ con le parole potremmo dire che l’eclissi solare è un inizio–fine, un inizio che non sarebbe stato possibile senza una fine, mentre l’eclissi lunare è una fine-inizio, un culmine da cui si intravede già un nuovo orizzonte e un’altra meta.
Ma non si può stabilire sulla base di uno schema a priori dove cada ogni volta l’enfasi, se sulla sensazione di chiusura o su quella di apertura, e quali emozioni l’accompagnino. Il richiamo simbolico immediato qui è all’arcano dei Tarocchi della Ruota della Fortuna: solo dalla sua posizione nella stesa possiamo dire a che punto del giro ci troviamo. Spesso, anche nelle circostanze più fortunate, nel momento in cui si intraprendono nuovi progetti si sente la nostalgia, il rimpianto di quello che ci si è lasciati alle spalle per far spazio al futuro. Oppure, quando raggiungiamo un traguardo, un obiettivo a lungo inseguito sentiamo che questa vetta è inevitabilmente anche l’inizio di una discesa che ci porterà ad un nuovo punto di partenza.
Per non parlare di quando la conclusione che porta, o meglio costringe ad un nuovo inizio, è traumatica, una perdita, un distacco violento o quando il culmine è una rivelazione che rimette in discussione una scelta professionale, una relazione, una vita. Altre volte invece, quello che si percepisce è il rilascio improvviso di energia che ciò che viene a sorpresa alla luce porta con sé insieme al senso di sollievo, di liberazione e allo slancio, all’entusiasmo che lo accompagnano.
Strettamente connessi a questi stati d’animo sono altri due elementi fondamentali delle eclissi che finora abbiamo lasciato sullo sfondo: i Nodi Lunari. I Nodi Lunari dal punto di vista astronomico sono i nodi orbitali della Luna, cioè i punti in cui attraversa l’eclittica: il nodo ascendente o Nodo Nord è il punto in cui la Luna l’attraversa dirigendosi verso nord, viceversa il nodo discendente o Nodo Sud è il punto in cui l’incrocia dirigendosi verso sud.
Le eclissi possono avvenire solo in prossimità dei Nodi Lunari: la solare quando il passaggio della Luna attraverso un nodo coincide con la Luna Nuova, la lunare quando il passaggio coincide con la Luna Piena. L’orbita di tolleranza dal nodo per un’eclissi lunare è di 11°38’, per una solare di 17°25’. I nodi lunari compiono una precessione attorno all’eclittica, completando una rivoluzione in 18, 5996 anni (da notare che si tratta di un periodo di durata maggiore di un Saros, il ciclo di base delle eclissi).
Sono conosciuti nella tradizione astrologica occidentale anche come Caput Draconis (Testa del drago) o Anabibazon, il Nodo Nord, e Cauda Draconis (Coda del drago) o Catabibazon, il Nodo Sud. Nella tradizione hindu invece il nodo ascendente è chiamato Rahu, il nodo discendente Ketu (in quella tibetana Kalagni). Pur conosciuti e ritenuti sempre più importanti, i Nodi presentano qualche difficoltà dal punto di vista interpretativo perché la letteratura occidentale sull’argomento, su cui ci concentreremo in questa occasione (l’interpretazione vedica o meglio yotish ha una prospettiva di fondo molto diversa), non è molto vasta e le opinioni sono spesso contrastanti.
Il Nodo Nord viene di solito considerato il polo della nostra evoluzione spirituale, mentre quello Sud la nostra linea di minore resistenza: ciò che ci è famigliare, perché naturalmente connaturato al nostro essere quindi, opposto a ciò che ci attira e ci dovrebbe guidare nel cammino della vita, ma è ancora sconosciuto, tutto da esplorare.
A seconda delle prospettive c’è chi enfatizza la positività del Nodo Nord, dimenticando gli sforzi, la fatica, spesso la frustrazione, necessari per arrivare all’evoluzione, al tesoro che promette; chi quella del Nodo Sud dove ci muoviamo con inconsapevole naturalezza, con facilità, ottenendo risultati quasi scontati, sottovalutando il rischio di rimanere attaccati per sempre a schemi ripetitivi, prigionieri di una comoda inerzia.
In realtà la polarità tra i due nodi sull’asse si ripete al loro interno. Ciascuno ha due volti: insieme offre una possibilità di realizzazione, seppure con modalità ed esiti diversi, e rappresenta un pericolo o per lo meno una difficoltà. C’è chi sostiene che la via sia quella di esprimere le qualità rappresentate dal Nodo Nord attraverso le modalità del Nodo Sud. Un enigma in ogni caso non facilmente risolvibile, se non in teoria, certo nella pratica.
Prendiamo per esempio la polarità tra un Nodo Nord in Scorpione e un Nodo Sud in Toro per cui è facile ciò che è concreto, legato al mondo materiale, bello, confortevole, comodo, più complicato riuscire ad andare in profondità, oltre la superficie delle cose, confrontarsi con l’ombra, con il lato oscuro della vita, più semplice accumulare che lasciar andare volontariamente. Il paradosso (e la soluzione) in questo caso sta nello scoprire di poter imparare molto più dalle perdite che dai guadagni.
Del resto anche sul che cosa rappresenti le qualità dei Nodi le opinioni divergono: alcuni nell’interpretazione danno la priorità ai segni, altri, considerando i Nodi un fattore generazionale, alle case in cui si trovano, a loro volta interpretate come assi di segni (Nodi in IV/X ad esempio come dicotomia Cancro/Capricorno); altri ancora tengono conto allo stesso modo di entrambi i fattori: dei segni come inclinazioni, modalità di comportamento, delle case come settori della vita dove li si sperimenta.
Secondo la tradizione i Nodi, che transitano in moto retrogrado, sarebbero veramente attivi solo quando la Luna fa loro aspetto, mentre fino a non molto tempo fa non godevano di grande considerazione nell’interpretazione del tema natale al di fuori dell’astrologia karmica, evolutiva e vedica. Ma già solo il numero di aspetti mensili che la Luna fa ai Nodi radix e a quelli di transito basterebbe a renderli degni di considerazione per il ritmo di fondo che imprimono al quadro generale dei transiti. Provate ad osservare questi aspetti e in particolare le lunazioni in rapporto ai Nodi e potrete vedere più chiaramente che cosa accade nell’arco di 2-4 settimane.
A fare la differenza però, segnalando le svolte e i cambiamenti a lungo termine, è il loro rapporto con le eclissi: un’eclissi solare o lunare può essere collegata al Nodo Nord o al Nodo Sud, dando così origine a quattro possibili combinazioni e a nuove sfumature di significato. Se le eclissi simbolicamente parlano di inizio e fine con una diversa enfasi sull’uno o sull’altra a seconda che si tratti di un’eclissi solare o lunare e non sempre con confini definiti, il movimento dei Nodi richiama il ritmo della respirazione (il Pranayama): con il Nodo Nord inspiriamo e con il Nodo Sud espiriamo.
Con l’uno incameriamo nuova energia espandendoci, con l’altro rilasciamo quella vecchia ritornando all’essenziale. Non è un caso che il Nodo Nord sia tradizionalmente associato a Giove e il Nodo Sud a Saturno. Celeste Teal nel suo libro “Eclipses – Predicting World Events and Personal Transformation”fornisce uno schema interpretativo con alcune parole chiave che potrebbero essere la vostra prima guida di riferimento nell’interpretazione delle eclissi.
Eclissi solare Nodo Nord – inizi, coraggio nel permettere alla nuova energia di entrare; [riguarda] spirito ed ego.
Eclissi solare Nodo Sud – inizi che dipendono dalla capacità di lasciar andare; [riguarda] spirito ed ego; filtrare/distillare/purificare
Eclissi lunare Nodo Nord – un culmine che crea un’apertura; [riguarda] anima ed emozioni; gioia
Eclissi lunare Nodo Sud – un culmine che implica il lasciar andare; [riguarda] anima ed emozioni; filtrare/distillare/purificare
Oltre a questa distinzione fondamentale, quali altri fattori occorre considerare per cominciare ad interpretarle e a verificare i loro effetti in prima persona? Il primo elemento a cui dovete prestare attenzione è il signore delle eclissi, cioè il pianeta che governa il segno in cui cade l’eclissi. Valutate sia la sua posizione nel vostro tema natale (casa e segno in cui si trova, case e pianeti che governa), sia i suoi transiti del momento. Sarà lui a dettare il clima di fondo e l’atteggiamento nei confronti dei cambiamenti che vi aspettano. Solo nel caso un altro pianeta si trovi congiunto al grado dell’eclissi è quest’ultimo a prenderne il posto alle stesse condizioni e con gli stessi effetti.
Come secondo passo verificate in quale casa cade l’eclissi e quali aspetti fa nel vostro tema natale. La tradizione considerava solo gli aspetti di congiunzione o al massimo di opposizione con orbite molto strette (+/-3°). Nella prassi anche chi è partito da queste posizioni ora ritiene significativi gli altri aspetti. Con un’importante distinzione: i quadrati e gli aspetti dinamici in genere tendono a far accadere gli eventi, mentre quelli fluidi, trigoni e sestili, semplicemente a facilitare l’evoluzione in corso. Per quanto riguarda le tolleranze, Susan Miller, un’altra astrologa di fama che dedica particolare attenzione all’argomento nelle sue previsioni, in alcuni casi arriva a considerare tolleranze molto ampie fino a 10° (personalmente non vado oltre i 5°), ma resta sempre valido il criterio che più l’aspetto è preciso più è efficace e potente.
Anche in questo caso considerate il pianeta o i pianeti collegati, il segno in cui si trovano e quali case e pianeti governano nel natale, in quali transiti sono coinvolti al momento sia come parte attiva che come riceventi (ad esempio nel caso di Saturno considerate sia Saturno natale che Saturno di transito). Da non dimenticare anche gli eventuali aspetti ai pianeti progressi e a scopo più specificamente previsionale quelli ai pianeti della Rivoluzione Solare dell’anno o della Rivoluzione Lunare del mese.
Per quanto riguarda la durata dell’influenza delle eclissi, di nuovo la tradizione la collega direttamente a quella dell’eclissi distinguendo però tra solare, per cui le ore equivalgono ad anni, e lunare per cui l’equivalenza è con i mesi. Oggi però questa distinzione va sfumando e si tende a considerare in generale un arco massimo di tre anni. Per quanto riguarda gli effetti (e gli eventi) immediati il lasso di tempo è di un mese prima o dopo la data esatta dell’eclissi (+/- 5gg. di tolleranza); per quelli futuri i detonatori sono i transiti dei pianeti sul grado dell’eclissi, in primis Marte e Saturno, con un occhio di riguardo per il signore dell’eclissi. Ancor di più se questi transiti sono parte di un ciclo di retrogradazione con attivazioni ripetute (l’ultima eclissi ad esempio è governata da Saturno retrogrado che tornerà su quei gradi in moto diretto in autunno). La loro intensità dipenderà in primis direttamente dalla magnitudo dell’eclissi e poi dagli eventi astrologici concomitanti.
Come avrete dedotto non sempre le eclissi hanno conseguenze evidenti o per lo meno immediatamente visibili - la famosa regola dei tre riscontri con tecniche diverse (transiti, progressioni, rivoluzioni) e dell’importanza dei pianeti coinvolti vale anche in questo caso - ma dettano comunque il ritmo profondo dei nostri cambiamenti a livello emotivo. Se qualcosa di importante dovesse accadere datevi in ogni caso il tempo di lasciar decantare ciò che è capitato.
Ricordate che se un ‘eclissi solare porta nuovi inizi, è comunque ancora un tempo di semina al buio, mentre l’eclissi lunare che porta una rivelazione, un culmine, un traguardo e contemporaneamente una fine, può far intravedere il futuro, ma come sempre è meglio non fidarsi mai completamente delle prime impressioni. Lo stesso vale per le reazioni emotive: un’eclissi congiunta al Nodo Nord con il suo improvviso afflusso di energia può rendere euforici e una congiunta al Nodo Sud con i suoi temi di distacco dal passato deprimerci. Non prendete decisioni affrettate sulla base di ciò che è appena avvenuto e di cui non riuscite ancora ad immaginare e valutare con chiarezza le conseguenze.
Un buon metodo per identificare i temi di un’eclissi è quello di cercare riscontri con il passato recente e remoto. L’eclissi lunare che abbiamo appena vissuto è direttamente collegata alla solare sempre in Capricorno dello scorso gennaio. Una serie di eclissi avviene sugli stessi gradi ogni 19 anni e ogni 9 anni la stessa famiglia si ripresenta a Nodi invertiti. Nel 2010 il Nodo Nord era in Capricorno e quello Sud in Cancro. Ripensate quindi con le vostre carte a portata di mano a che cosa di significativo è accaduto in quei periodi.
Per aiutarvi nella personalizzazione dell’interpretazione agli esempi tratti dalla cronaca, approfonditi durante il webinar, verrà dedicato un articolo specifico: parleremo di Megan Markle, Donald Trump, Bradley Cooper, Irina Shayk, delle calciatrici americane vincitrici della Coppa del Mondo, di Federer e Jokovic e molti altri.
nota: durante i webinar mi sono state chieste più volte indicazioni su testi per approfondire l’argomento, oltre a quanto già pubblicato in forma di articolo o webinar da Astrologia in linea sempre disponibile online. Comincio dai materiali disponibili gratuitamente, purtroppo solo in inglese: il prontuario sulle eclissi di Susan Miller su Astrology Zone, il sito di Robert Wilkinson, Aquarius Papers, quello di Bernadette Brady e Khaldea, dedicato a Dane Rudhyar. Sempre di Dane Rudhyar è reperibile in italiano il testo fondamentale “Il ciclo di lunazione”, pubblicato da Astrolabio. Ci sono poi i testi di Celeste Teal: “Eclipses” e “Lunar Nodes” e quello di Bernadette Brady “The Eagle and the Lark”, dedicato in genere alle tecniche previsionali ma con ampi capitoli che trattano esclusivamente delle eclissi.