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EQUINOZIO DI PRIMAVERA. LA RINASCITA DELLA LUCE

a cura di Sandra Zagatti
 

Il Coronavirus  ha cominciato a diffondersi a fine 2019, ma il relativo allarme si è esteso all’inizio del 2020, cioè in concomitanza con la quadratura di Marte in Sagittario con Nettuno in Pesci. Una dissonanza che ben descrive l’evento: Nettuno infatti ha molto a che fare con le mutazioni virali, Marte con le difese immunitarie e anche con gli attacchi allo stesso sistema, senza contare che dal Sagittario, segno del lontano, ha esteso le sue espressioni oltre i confini di origine del focolaio. Una cosa però va detta: tra quadrature e opposizioni, Marte entra in orbita dissonante a Nettuno (come a qualsiasi altro pianeta) mediamente ogni sei mesi, mentre ha formato quella medesima dissonanza circa ogni due anni, da quando Nettuno è entrato in Pesci… e ovviamente non si sono sempre verificati eventi di tale portata! Ciò che ha fatto e fa la differenza, in questo periodo, è l’insieme di transiti complessi e importanti. Tra questi c’è ad esempio la congiunzione tra Giove, appunto governatore del Sagittario, e Plutone: un aspetto decisamente più raro (l’ultima volta accadde a fine 2007) e quindi più incisivo, anche se di non semplice traduzione. È vero che Plutone simboleggia ogni sorta di proliferazione (anche infettiva), ma soprattutto governa tutto ciò che è nascosto, che opera nell’ombra e che per questo diventa un nemico subdolo, insidioso, difficilmente affrontabile.

Giove e Plutone sono in Capricorno, segno che può essere associato alle istituzioni di potere. Non a caso, la sola compresenza nel segno (la congiunzione precisa avverrà tra fine marzo e inizio aprile) ha riattivato l’approccio un po’ complottista delle persone: quell’atteggiamento diffuso per cui si tende a diffidare delle informazioni ufficiali, dando per scontato che siano forme di manipolazione, strategie per mantenere il controllo o aumentare il profitto. E almeno in parte può pure essere; ma la certezza aprioristica che sia così sempre e comunque ha una deriva altrettanto pericolosa nel fanatismo, cioè l’ombra dell’idealismo costruttivo, che opera contro e non a favore; e che nell’enfasi collettiva abiura a ogni coscienza critica, razionale e morale, dell’individuo. Il risultato lo abbiamo visto, soprattutto nelle fasi iniziali dell’emergenza: caos (Nettuno), terrore ai limiti della psicosi (Plutone) con relativa amplificazione e diffusione (Giove), mentre Marte, passando dal Sagittario al Capricorno a metà febbraio, ha forse soltanto trasformato un evento acuto in fenomeno stabile.

A gravare sulla lucidità si è aggiunto l’anello di sosta di Mercurio in Pesci (con moto retrogrado dal 17 febbraio al 10 marzo). Proprio da questa posizione debilitata Mercurio si è posto in dissonanza alle sue sedi di governo, cioè proprio i segni associabili alla cura del corpo (Vergine) e in particolare all’apparato respiratorio (Gemelli), ma che sono anche i segni legati all’osservazione obiettiva della realtà, nonché alla comunicazione e all’informazione. Non si può negare che i media abbiano avuto una buona parte di responsabilità nel creare, alimentare e diffondere il panico. Notizie contraddittorie, allarmi non dettagliati, consigli poco utili anche quando apparentemente rassicuranti, dati discutibili e spesso orientati in senso allarmistico. In tutto ciò, l’emotività ha fatto da padrona nei suoi aspetti meno nobili, un po’ morbosi, persino con rigurgiti di razzismo o di caccia all’untore… perché ogni paura pur legittima, quando mancano i filtri razionali, ci mette poco a trasformarsi in rabbia. E allora si cercano colpevoli esterni su cui sfogarla.

Intanto siamo arrivati all’Equinozio, Marte ha raggiunto Giove e Plutone e rincorre Saturno a fine segno, mentre la paura obiettiva è alimentata dall’angoscia di morte, dal senso di precarietà e di impotenza. Contemporaneamente, pur dopo una fase di tentennamento, tra estremi catastrofistici o sdrammatizzanti, l’informazione è diventata più corretta, abbastanza univoca, mentre le istituzioni politiche hanno preso in mano la situazione, in accordo con quelle scientifiche e sanitarie, emanando normative scomode ma necessarie ad affrontare il contagio, quanto meno a contenerlo. E così… tutto chiuso, tutto fermo, tutti in casa. L’interpretazione più evidente, ma non per questo superficiale, dello stellium in Capricorno è proprio nell’isolamento sociale, nel blocco della produttività e della progettualità, nell’adattamento rigoroso ai limiti imposti, con tutto ciò che ne consegue in termini di frustrazione individuale e relazionale. Né sembrano incoraggianti le prospettive a breve e medio termine. Quando Saturno (il 22 marzo) e Marte (il 30) passeranno in Acquario, formeranno una quadratura con Urano in Toro e almeno sino a metà aprile sarà probabilmente enfatizzata la percezione di impedimento: la mancanza di libertà e i limiti del potere d’azione.

Il tema dell’ingresso del Sole in Ariete, assieme a quello del vicino Novilunio del 24 marzo, sono analizzati nei dettagli del cielo del mese, a cui rimando, ma qui basta ricordare il protagonismo della dodicesima e ottava casa (nella domificazione italiana), a conferma di un’emergenza sanitaria ancora in pieno corso, di un conto dei decessi o comunque dei contagi ancora preoccupante, nonché di un’incertezza economica e finanziaria ancora troppo gravata da incognite per essere contenuta o compensata. Certo si sta facendo il possibile, in alcuni casi persino di più e in altri, purtroppo, un po’ meno: c’è sempre chi insiste a trasgredire le regole e qui Marte in Acquario potrebbe essere un aggravante, ancor più con la complicità del trigono di Venere in Gemelli, dal 3 aprile.

È un transito, quello di Venere, che durerà quattro mesi per via dell’anello di sosta e che quindi merita attenzione. Venere infatti è il principio del piacere, che contrasta il dovere espresso da Saturno e che, appunto, potrebbe trovare in Marte un complice nel desiderio di recuperare autonomia creativa e ricreativa. Ciò vale anche nel significato di Venere come pianeta della relazione. Resta il fatto che Saturno, pur con modalità diverse, è forte in Acquario quanto in Capricorno, e l’opposizione zodiacale al Leone la dice lunga sulla sua funzione limitante. Può darsi quindi che proseguano i tentativi di varcare le pareti domestiche ma che il controllo sul rispetto delle restrizioni mantenga un certo equilibrio. Su altri livelli, Venere come significatore di salute nel segno di Mercurio (legato al sistema respiratorio) sembra incoraggiare ottimismo sulle possibilità di arginare il contagio, sia in conseguenza ai comportamenti responsabili, sia con la scoperta di terapie più efficaci. Ma non possiamo sottovalutare le quadrature che Venere, prima in moto diretto poi retrogrado, formerà con Nettuno in maggio, e che riportano l’attenzione sul legame tra contagio (fisico ed emotivo) e i contatti sociali, le relazioni. L’ottimismo deve quindi rimanere cauto e non è da escludere che nel corso della stagione primaverile i dati sull’evoluzione dell’epidemia oscillino tra alti e bassi.

Eppure qualcosa di nuovo c’è, nel protagonismo dell’Elemento Aria che prende il posto dell’Elemento Terra, o per lo meno gli si affianca. Pur nella necessità di non abbassare la guardia, pur nella lotta tra vecchio e nuovo che la quadratura Saturno-Urano rappresenta e intensifica, Marte in Acquario e Venere in Gemelli alleggeriscono il peso della sola angoscia o della sola rabbia, inserendo un’energia comunicativa più tollerante e solidale, che va oltre le opportunità offerte dai mezzi tecnologici per lavorare o restare in contatto con le persone care da casa. Il punto è che affidare la propria sicurezza alla paura è una contraddizione in termini, soprattutto un rischio di contaminazione pari a quella di un virus che è arrivato (non si sa bene come…) a destabilizzare prepotentemente i nostri stili di vita e a mettere in luce le fragilità di un sistema economico, sociale e culturale fin troppo irrigidito su valori desueti. Un sistema fatto di utenti, di contribuenti, di consumatori, tutti a competere per un posto al sole. Mentre la sfida è di tornare a essere uomini, cittadini di un pianeta massacrato dal nostro egoismo, veicoli di evoluzione, di speranza, di amore; insomma di luce. Ed è proprio la luce crescente del sole di primavera a ricordarci la forza della rinascita.

“Alla fine andrà tutto bene. E se non va bene, allora non è la fine.” (John Lennon)




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