Siamo stati gettati in una dimensione distopica e surreale ormai da più di due mesi, in fila indiana al supermercato per acquistare lo stretto necessario, a debita distanza l’uno dall’altro, con il viso coperto da improvvisate mascherine protettive, tutti uguali, tutti fragili, tutti impauriti di fronte a un nemico invisibile che, fino a qualche mese fa, sembrava solamente un remoto spauracchio relegato in una terra lontana anni luce da noi. Siamo tutti uguali dentro a questa emergenza sanitaria che sembra non aver ancora una fine certa, affidiamo le nostre speranze ai comunicati ufficiali che quotidianamente mettono in luce un fenomeno non ancora sotto il nostro pieno controllo, gettandoci nell’ansia, nella preoccupazione e nello sconforto alternato a timide speranze di rivedere la luce in fondo a questo tunnel.
Il Coronavirus, a cui da settimane stiamo cercando di dare un senso per comprenderlo, assimilarlo o esorcizzarlo, ha avuto sulle nostre esistenze l’effetto di una formidabile lente di ingrandimento di tutte le disparità che ci differenziano. Se da un lato questo virus è “democratico”, ossia contagia tutti senza distinzioni di sesso, etnia, stato sociale - si veda la positività di Carlo d’Inghilterra, Alberto II di Monaco e, dulcis in fundo, di Boris Johnson – dall’altro lato così democratica non è invece la società su cui questo piccolo demonio sta impattando. Prova ne sono le disuguaglianze sociali che si acuiscono di giorno in giorno.
Lo stellium di pianeti in Capricorno - composto da Plutone, Saturno, Giove e, giusto per non farci mancare nulla, anche da Marte – ha raggiunto la sua massima intensità durante la seconda metà di marzo, periodo che ha coinciso con le misure via via sempre più coercitive emanate dal nostro governo per far fronte al dilagare dell’emergenza. Il primo picco di contagio è avvenuto però poco prima, durante la quadratura tra Nettuno e Marte, e la situazione è via via precipitata con l’avvicinamento di Giove a Plutone, congiunzione che ha esasperato la portata del fenomeno in tutta la sua funesta complessità.
I valori di austerità, di controllo, di contenimento e di privazione espressi da questo conglomerato di pianeti nel segno tra i più coriacei dello Zodiaco, ha corrisposto a un’effettiva limitazione della libertà di esprimerci e di affermare la nostra volontà – quadratura virtuale ai valori Ariete. Sono diminuiti, se non addirittura scomparsi, quasi tutti i rapporti sociali e le relazioni affettive che stanno alla base del nostro equilibrio psico-emotivo – quadrato schematico ai valori Bilancia – costringendoci a vivere, quasi come se fossimo agli arresti domiciliari, all’interno delle mura domestiche, viste ora come l’unico luogo sicuro in cui rifugiarsi e rimanere – opposizione virtuale ai valori Cancro.
Attraverso un profondo senso di sacrificio e di responsabilità saturnine, questi giganti dello Zodiaco ci richiamano all’ordine, al rispetto delle regole e all’impegno costante nel lungo termine: non è quindi il momento di trasgredire, lo abbiamo già fatto prima, per troppo tempo, nei confronti del pianeta, del prossimo e di noi stessi.
Ciò però comporta un caro prezzo da pagare: l’isolamento, la rinuncia, la privazione; la congiunzione Saturno/Plutone, già splendidamente trattata su questo portale, è stata amplificata dal potere dilatante, espansivo - e in questo caso esacerbante – di Giove che, come un cinico microscopio, ha messo in luce anche le difficoltà economiche di chi, impossibilitato ad andare al lavoro, non dispone della liquidità necessaria al suo sostentamento e teme di soffrire ulteriormente se non vengono messi in campo provvedimenti economici inderogabili. Alcune celebrities - tra cui Giorgio Armani e i Ferragnez - hanno dato il loro personale contributo sostenendo la causa collettiva: c’è chi ha convertito parte delle proprie industrie in produzione di materiale sanitario e chi ha provveduto allo stanziamento di una raccolta fondi per la costruzione di nuovi reparti di terapia intensiva.
L’approdo di Saturno in Acquario, nei primissimi giorni di questa straniante primavera, ha posto necessariamente all’ordine del giorno l’esigenza di riconfigurare l’approccio solidale delle istituzioni nei confronti della collettività; l’arrivo di Marte in questo segno ha inasprito il clima già di per sé teso ponendosi al quadrato di Urano ormai stabilmente in Toro.
Lo scontro tra queste violente energie planetarie sta però mettendo in luce non solo le gravose problematiche economiche, ma anche un altro tipo di disuguaglianza sociale: il Digital Divide, ossia il divario oggettivo esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione e chi ne è invece escluso, in modo parziale o addirittura totale. Questo “gap” si sta facendo sentire in maniera urgente soprattutto per alcune categorie di lavoratori, quelli fortunati, che il lavoro lo hanno mantenuto, ma che hanno dovuto ricrearsi – dall’oggi al domani - un proprio ufficio a casa, lavorando in smart working.
Per gli studenti e gli insegnanti che devono proseguire con l’anno scolastico, tra mille difficoltà e incertezze, sono state assegnate alcune decine di milioni di euro attraverso il decreto “Cura Italia”, con l’intenzione di sanare il rognoso problema del Digital Divide soprattutto fra gli studenti, appartenenti a classi sociali notevolmente differenti.
La congiunzione Giove/Plutone ha portato, contrariamente a quanto ci si poteva aspettare da noi astrologi, a un calo vertiginoso del prezzo del petrolio, prospettando a livello mondiale un assetto economico e politico che deve adeguarsi ai tempi; l’epidemia ha messo ulteriormente in risalto anche le oggettive differenze tra “Nord” e “Sud” del mondo, tra i Paesi che riescono – seppur con travagliate difficoltà – a far fronte all’emergenza predisponendo in tempi record di attrezzature idonee e di ospedali da campo, e Paesi che non sono in grado di gestire nemmeno il regime ordinario dei ricoveri.
In un futuro abbastanza prossimo auspichiamo che, vista la lezione impartitaci da questo pestifero microrganismo, il nostro sistema economico internazionale metta a punto una distribuzione decisamente più equa delle risorse, se vogliamo che lo stesso sistema sia poi sostenibile anche da un punto di vista sociale; la prossima congiunzione di Giove e Saturno ai primi gradi dell’Acquario già dal gennaio 2021 potrebbe rappresentare un primo importante fattore per un sostanziale cambiamento di rotta.
Concludo con questo messaggio di speranza, contenuto nel libro “L’Astrologia e l’avvenire del mondo” di Andrè Barbault, riguardo i prossimi anni che ci accingiamo a vivere:
“Il periodo migliore del secolo […], si ritrovano insieme tutte le condizioni che danno una spinta prodigiosa alla storia, condotta alle sue supreme vette. Esattamente il contrario della congiuntura del 2020. Significa che la nuova civilizzazione mondiale spicca ora un gran volo, regna un genio creativo trionfante che conduce a una apertura vertiginosa del progresso umano... Siamo in un'era di rivoluzioni scientifiche, di magia tecnologica con un avanzamento eccezionale nell'ambito di innovazioni e prodezze. La posizione centrale armoniosa della congiunzione Saturno/Nettuno è soprattutto espressione di una promozione degli strati inferiori della popolazione mondiale, di una vittoria sulla miseria guadagnata attraverso una solidarietà senza precedenti. Si immagina un'umanità liberata dalla guerra e conquistata dall'utopia di una fratellanza fra uomini. Questi anni saranno ricordati nella storia dell'umanità”.
Noi ci auguriamo che il grande astrologo francese scomparso di recente, una delle personalità chiave nello sviluppo dell’astrologia del ventesimo secolo, abbia scrutato bene, come del resto ha sempre fatto, il cielo dei prossimi anni: nella futura ripresa del 2026 – dal 2021 dovremmo assistere a un progressivo, seppur lento, miglioramento generalizzato – avremo ben 9 cicli planetari ascendenti su 10, segno tangibile di un cambiamento nella storia socio-economica del mondo. Saranno con molta probabilità anni in cui nuovi slanci solidali vedranno l’uomo compiere innovative scoperte scientifiche grazie a un contributo tecnologico altamente sofisticato, complice l’ingresso di complesse energie planetarie quali Plutone in Acquario dal 2024, principali protagoniste di un cambiamento ormai non più procrastinabile.