L’Aria è da mesi al centro dell’attenzione: soffocata nei polmoni dalla pandemia di covid-19, spezzata da un agente di polizia americano nella gola del pregiudicato di colore George Floyd che sussurra un disperato “I can’t breath”. In questo momento pandemico e ultra-moralista dove, dopo esserci resi rei di aver violentato la natura e la sua geografia, con tutte le conseguenze a noi note, abbiamo cominciato a violentare la Storia
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