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EQUINOZIO D'AUTUNNO 2020. UN'OSCURITÀ SOLO APPARENTEMENTE INFINITA

a cura di Sandra Zagatti
 

Indubbiamente, la notizia più importante della prossima stagione autunnale è l’ingresso di Saturno e Giove in Acquario, rispettivamente il 17 e 19 dicembre, nonché la loro ventennale congiunzione a inizio segno, precisa il giorno 21, cioè in occasione del solstizio d’inverno; una congiunzione che tuttavia può considerarsi attiva già verso metà dicembre a fine Capricorno. Più che dei prossimi mesi, tali eventi celesti saranno protagonisti appunto della stagione invernale (con estensione al nuovo anno e in senso generale ai prossimi vent’anni) ma indicano un cambiamento imminente, che come prospettiva va comunque tenuto in considerazione.

Ciò premesso, ci sono altri eventi significativi in tempi brevi. Marte, per esempio, sta proseguendo il suo anello di sosta in Ariete, ha raggiunto gli ultimi gradi quando è diventato retrogrado il 9 settembre scorso e resterà in quadratura ai pianeti lenti a fine Capricorno almeno sino al 20 ottobre, poi proseguirà all’indietro sino a metà segno e riprenderà il moto diretto il 14 novembre. Nel frattempo Saturno e Giove si avvicineranno al passaggio in Acquario e infatti, quando Marte ripercorrerà i gradi critici della terza decade Ariete, formerà di nuovo una quadratura soltanto con Plutone in Capricorno, intorno al 23 dicembre.

C’è poi un’altra congiunzione molto importante: quella tra Giove e Plutone. Si forma a orbita zero il 12 novembre e conclude la serie di congiunzioni analoghe avvenute tra i due pianeti nei mesi scorsi, per la precisione il 5 aprile con moto diretto e il 30 giugno con moto retrogrado; il 12 novembre i due pianeti saranno di nuovo in moto diretto. È un’alleanza complessa, che unisce l’energia di espansione di Giove, tipicamente manifesta e visibile sul piano esterno, con la crescita proliferante e sotterranea di Plutone, che invece tende a occultarsi e ad occultare. La mente corre subito alla pandemia e ai suoi insidiosi aspetti di contagio, fisico ed emotivo, con tutto ciò che ne consegue a livello di trasformazione comportamentale, sociale e culturale. Una trasformazione faticosa e contraddittoria, complicata dal segno occupato, il Capricorno, che è legato al potere e al relativo controllo, alle istituzioni tradizionali (politiche, religiose, economiche) e, come segno di Saturno, porta alla conservazione e al consolidamento dello status-quo, nonché all’irrigidimento difensivo di fronte ai cambiamenti che arrivano dall’esterno e da cui seguono regole, limiti, chiusure, restrizioni varie. L’abbiamo visto; ed è realistico credere che nei prossimi mesi lo vedremo ancora, se non altro in termini di conseguenze, esiti, risultati di scelte giuste o sbagliate che fossero.

Insomma, è vero che la prospettiva indicata dalla congiunzione Giove-Saturno in Acquario parla di futuro, di un nuovo anno e di un nuovo ciclo ventennale che accompagnerà cambiamenti cruciali, ma in tempi più vicini dovremo continuare a confrontarci con un presente carico di strascichi relativi a un passato recente che si aggancia a un sistema politico ed economico assai più datato, e che in quanto tale dovrebbe rinnovarsi ma non sa farlo e probabilmente non vuole.

La dissonanza con Marte ben descrive, purtroppo, quanto l’azione diretta sia ostacolata in questo periodo, quanta forza di volontà si trasformi in rabbia, in frustrazione, in competizioni sterili perché individuali ed ego-centrate (difesa della personale autorità e attacco a chi la minaccia o comunque la mette in crisi). E quanto coraggio si disperda nella paura. Con il passaggio di Giove e Saturno in Acquario a fine dicembre, e con la fine del lungo transito di Marte in Ariete a inizio gennaio, qualcosa potrebbe accadere e comunque si inserirà un’energia di diversa qualità, con motivazioni e direzioni di natura più collettiva. Ma con Plutone che resta in Capricorno, la paura di perdere il potere e il controllo non svanirà per incanto, come non scomparirà l’istinto del potere stesso ad esercitare il suo controllo proprio attraverso la paura… Eppure sarà un tempo nuovo, che si affrancherà dal passato in modo lento ma progressivo, lasciandosi alle spalle un’epoca con molti lati oscuri.

Intanto, cerchiamo di affrontare questo autunno ancora nervoso e incerto con la consapevolezza che porterà al momento più buio, appunto il solstizio invernale, oltre il quale non potrà che iniziare la ripresa.




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