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SINASTRIA FRA PERSONE DELLO STESSO SESSO

a cura di Amata Gioviale
 

Avendo la fortuna di fare molti consulti, mi sono ritrovata spessissimo a parlare con persone omosessuali, bisessuali e transgender, e come spesso accade durante un incontro con l’astrologa, l’amore è l’argomento più trattato.

Dalle riflessioni nate durante queste chiacchierate, sono scaturite una serie di considerazioni, che daranno vita ad un libro molto presto, il secondo libro italiano su astrologia e omosessualità, dopo quello bellissimo ma dal taglio psicoanalitico che non amo, di Carla Pretto e Mirko Negri. La prima di queste considerazioni che vorrei condividere con voi è la grande differenza fra i cieli che trovavo 20 anni fa, agli esordi della mia carriera, e oggi.

Il cammino dell’umanità spesso è lento, ma è inesorabile, e oggi in tutto il mondo civilizzato i non eterosessuali vedono riconosciuti i loro diritti ad avere una coppia, in termini non solamente affettivi ma legali, economici, di assistenza.

La concezione di “altro da sé” è sempre un concetto arduo da intendere, e ancor di più da gestire, come ha dimostrato Tzvetan Todorov in “la conquista dell’America”, specie se l’altro è diverso per qualcosa che non collima con la nostra religione, con l’accettazione sociale, con il potere politico in auge in quel momento.  I tempi non erano maturi e i temi natali delle persone che vivevano il dramma della diversità segnalavano sempre destini pesanti, che venivano riscattati solo a costo di molto lavoro interiore, e con la fortuna, a volte, di trovare la persona giusta con cui, nonostante tutto, essere felice anche se non alla luce del sole.

Venti anni fa, quindi queste persone si nascondevano, ovviamente anche e soprattutto a se stessi, e i temi presentavano sempre pessimi valori di casa IV, cioè famiglia, genitori, tradizioni, un forte senso di colpa e desiderio di isolamento, tormenti interiori di vario genere segnalati da Nettuno su Sole e Luna, valori di VIII e XII, cioè sesso, morte, chiusura, eremitaggio. Non di rado, le persone che si rivolgevano a me dai 20 ai 30 anni fa avevano anche  sviluppato l’uso di stupefacenti,  per poter resistere alle pressioni sociali e familiari, alla costante  necessità di nascondersi, negarsi, indossare una maschera, per cui il ruolo di Nettuno indicava la confusione mentale, ma anche la dipendenza stessa, e il contorno sfocato della propria vita.

Altro elemento costante da me osservato in questi temi, era l’importanza di Urano cioè l’eccentricità, la diversità dalla massa, sempre  dominante, in casa V o VII,  o in forte aspetto sia positivo che negativo con i significatori amorosi ed erotici, Marte e Venere in primis ma anche i luminari, e talora Plutone esaltato con tutti i suoi significanti di Casa VIII e Scorpione.

Oggi questo non succede più, almeno per i nati dal 1995 in poi, più o meno, anzi, sono soggetti che vivono l’amore liberamente, spesso compresi  dalle famiglie, senza nessun bisogno di fare outing, è una cosa naturale che ragazzi o ragazze quasi sempre comprendono fin dalla fanciullezza. Infatti, oggi nella maggior parte dei casi troviamo temi natali più sereni, con madri meno ossessive e accettazione del sé più in linea con i parametri di serenità che ci auguriamo per tutti. Immutate invece le valenze uraniane, e il sottofondo plutonico, oggi finalmente presenti con aspetti decisamente migliori, anche con i malefici della tradizione.

E in sinastria come ci si deve regolare?

Ricordiamo brevemente per i non esperti che la sinastria è la sovrapposizione fra i due temi natali di due persone, mettendo in relazione pianeti e case, tirando delle conclusioni sugli aspetti che si formano, e che ci consente di capire zone critiche e punti di forza della relazione.

Oggi come oggi molti quindi mi parlano liberamente dei loro amori e credo di aver effettuato più di 2000 sinastrie fra persone dello stesso sesso, constatando delle differenze rilevanti di contenuti rispetto a quelle fra eterosessuali, insegnandomi un approccio da tenere in questi casi molto diverso dalla tradizione, e che un astrologo moderno deve assolutamente apprendere e su cui deve esercitarsi al fine di non sbagliare del tutto una previsione o un’analisi di un tema.

Partiamo dalle basi: il ruolo di Sole e Luna. Verrebbe da pensare che un uomo non etero si senta più “Luna” e viceversa, ma non è così. Questo spostamento avviene nelle persone transgender, che sono di fatto un sesso nel corpo di un altro e che in genere trovano pace solo con un cambiamento totale sia  fisico che legale.

In questo caso, ad esempio un nato maschio che sente di essere femmina, il ruolo della Luna come immagine di sé è molto forte, spesso più che per le persone etero. Una donna di solito sente fortemente dentro di sé la Luna, ma la sua immagine esteriore e interiore è data dalla somma di Luna e tutti gli altri aspetti planetari, per un transgender, che VUOLE DISPERATAMENTE  essere Luna, conta anche di più.

Ma negli omosessuali non è assolutamente detto che amare una persona dello stesso sesso significhi sentirsi del sesso opposto, anzi, quindi Sole e Luna rimangono interpretati in modo classico: Sole come fulcro della personalità per entrambi i sessi, ma Sole anche come principio maschile, cioè come figura maschile di modello / riferimento, e Luna come principio femminile: i genitori, gli amici, gli esempi da seguire, i modelli -archetipi di maschio e femmina che abbiamo tutti, ad ogni latitudine culturale e in ogni orientamento sessuale.

È per altro vero che ogni astrologo avrà notato che spesso Sole e Luna, nei transiti, indicano moglie e marito. Se ci fate caso, accade solo nei casi in cui la coppia è molto riuscita, è una delle mie considerazioni sinastriche che ho tratto negli anni di lavoro. Sole e Luna sono la luce e l’ombra, come in un rapporto felice l’uno è la luce dell’altro, ma anche la sua zona intima, l’ombra. Una bellissima immagine di questo concetto l’ha espressa Ryoko Ikeda, autrice del famoso manga “Versailles no bara”, universalmente noto come Lady Oscar: i due personaggi sono uno chiarissimo e l’altro bruno, e quando sono insieme uno dei due è sempre dietro l’altro, solo nei momenti topici della narrazione sono sulla stessa linea focale, come solo una volta al mese Sole e Luna si congiungono.

Nelle coppie omosessuali questo non viene mai evidenziato a livello sinastrico: Sole e Luna non rappresentano mai il coniuge, per quanto affiatata sia la coppia, ed è una prima importantissima differenza.

Discorso anche diverso, ovviamente è per l’analisi di Marte e Venere, e ovviamente della casa V, VII, VIII. In genere, quando vogliamo sapere l’evolversi della vita affettiva di una donna, sia in termini di nuovi incontri che di serenità di una coppia già formata, si valuta Marte, e per gli uomini Venere. Nelle sinastrie fra persone dello stesso sesso, i valori vanno invertiti. Notai subito che nei nuovi incontri, la formula Giove su Marte non funzionava, tantomeno quella su Venere, ma pareva viaggiare al contrario. Dopo un po’ di lavoro realizzai che essendo Marte e Venere gli archetipi dell’ideale amoroso del soggetto, non potevano che darsi in modo opposto alla tradizione in questi casi, sia per il carattere e la natura del soggetto, che per i transiti: quindi per un maschio guarderemo a Marte come compagno desiderato, per capire le caratteristiche e le peculiarità dell’uomo che può suscitare sentimenti, così come i transiti felici su Marte per le occasioni di incontro e le fasi felici di coppia; lo stesso si guarderà venere per la donna.

Ci  tengo a sottolineare che questo spostamento vale solo ed unicamente per quanto riguarda l’amore, perché gli altri significati di Marte e Venere, cioè l’aggressività, l’energia, l’attitudine allo sport nel primo caso e la bellezza, l’amore per l’arte e l’estetica, nonché la piccola fortuna, nel secondo, rimangono invariati.

Altra differenza è la sovrapposizione delle case, partendo dal concetto che tutti conoscono per cui la casa V è l’innamoramento e i figli, la VII l’unione stabile, l’VIII la sessualità intensa e profonda.

Di solito, chiunque effettui consulti sa che gli uomini sono molto più “casa V”, in accordo con i valori Leone di re della foresta, quindi molto più propensi alle avventure, ai rapporti non vincolanti, mentre le donne sono più “casa VII”, in linea con valori Bilancia di regolarizzazione sancita: per quanto emancipate come persone,  in amore aspirano alla stabilità. Nelle realtà omo invece questi valori si ribaltano: le donne cercano una sessualità leggera, ariosa, dinamica, e salvo rari casi, restano maggiormente propense alla libertà personale, mentre  gli uomini gay sognano la convivenza o il matrimonio, o comunque un legame riconosciuto, costante,  il più possibile duraturo.

Tale osservazione è scaturita dall’analisi statistica di quello che verificavo a consulto, ma da brava virginiana mi sono chiesta se il mio angolo di osservazione fosse troppo ristretto, e ho compiuto una ricerca in merito,  e i dati ISTAT confermano che i gay si sposano o convivono molto più delle lesbiche. Si è cercato di attribuire questa differenza al fatto che i gay sono maggiori di numero, ma come fai a dire quante persone hanno un certo orientamento sessuale finché non lo dichiarano con un atto pubblico come un’unione legale? 

Ecco che quindi che gli aspetti fra cuspidi delle case, la loro qualità, pianeti presenti e transiti si rivelino molto più importante per la V in tema femminile e per la VII in tema maschile quando si analizzano sinastrie fra persone dello stesso sesso, salvando la tecnica interpretativa di base. Ad esempio, una donna con Venere in V in ariete, amerà donne mascoline, aggressive e dominanti, e un buon aspetto fra le case V del tema indicherà una buona attrazione reciproca su una base di affinità.

La valutazione di un desiderio di genitorialità e la sessualità casa VIII andranno interpretate in modo classico: i figli e il sesso vengono vissuti a volte bene a volte male sia nei temi etero che omo, senza distinzioni.




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