Dal carteggio con Freud sappiamo che il giovane Jung intuì che l'astrologia poteva rivelarsi un fecondo ambito di studi, in grado di svelare una serie di conoscenze psicologicamente significative che gli uomini del passato avevano intuitivamente proiettato sul cielo. L'idea che il mondo interiore e il mondo esteriore siano informati da modelli archetipici, e uniti da una correlazione significativa, ha dei punti di incontro con la visione platonica di un'Anima Mundi che informa il cosmo
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