Se diamo un rapido sguardo al tema dell’equinozio autunnale, una cosa salta subito all’occhio, ed è il fatto che tutti i pianeti lenti sono retrogradi. Inoltre, su questo sfondo generale, lo stesso Mercurio richiama l’attenzione, essendo a sua volta retrogrado e rientrando in Vergine proprio il 23 settembre, quando il Sole entra in Bilancia. È insomma un momento di apparente stasi, senz’altro in sintonia con l’energia equinoziale e il suo effimero equilibrio tra giorno e notte. Tutto sembra rallentare, o addirittura rivolgersi al passato in un ultimo saluto in parte nostalgico e in parte responsabile. D’altronde, che dal passato ci sia qualcosa da imparare è vero in assoluto e lo è a maggior ragione in una fase storica così delicata e complessa. Ma è soltanto un’opportunità, non certo una garanzia, tant’è che la natura stessa non sembra ancora pronta a trasformarsi, a separarsi dalle sue foglie ormai prive di linfa ma ancora attaccate ai rami… Analogamente, sul piano umano e collettivo, sembra esserci una percezione di attesa, un misto di incertezza e timore, tra il rimpianto di antiche sicurezze – vere e presunte – e il bisogno urgente di nuovi sogni, nuove speranze, rinnovate motivazioni.
Non a caso l’equinozio precede di poco il Novilunio del 25 settembre, che coincide con le elezioni politiche. In tal senso, l’attesa è fatta anche di interrogativi, di incognite, nonché di un’indecisione evidente e diffusa: andare a votare oppure no? e, se sì, a favore di quale politico, partito, programma? Il tutto si riassume nella polarità comportamentale, e quindi morale, tra un voto di consenso e uno di protesta. Una polarità conflittuale, più che dialettica, ben descritta anche dalla quadratura tra Saturno e Urano, che si ripresenta a inizio ottobre, dopo aver caratterizzato insistentemente lo scorso anno. Non sarà precisissima, perché il moto dei due pianeti ricomincia a differenziarsi, ma avrà un’orbita talmente ridotta da farsi notare, confermando la fase di riemersione del passato e, dunque, mettendo in guardia nei confronti di strascichi sterili, di problematiche non ancora risolte o non affrontate correttamente, della tentazione inerziale a riproporre dinamiche non più vitali… eppure conosciute, attaccate a stili di vita desueti; come le foglie ai loro rami.
Va detto che Mercurio è molto forte nel suo domicilio in Vergine, esattamente come Venere che entra in Bilancia il 29 settembre. Tuttavia entrambi, sempre a inizio ottobre, dovranno confrontarsi rispettivamente con le opposizioni di Nettuno e di Giove, a conferma di un periodo confuso e poco costruttivo. Intanto, Marte in Gemelli avrà raggiunto la longitudine del Sole della Repubblica Italiana (19°) imprimendo comunque un’energia propositiva al dibattito politico, nel desiderio di accelerare gli eventi ma forse in un’ostentazione di sicurezza fatta più di parole che di azioni concrete. In fondo Marte stesso si sta avvicinando allo stazionamento e comincia a rallentare, prima di iniziare anch’esso il moto retrogrado a fine ottobre, il che fa pensare che certe iniziative, magari avviate con le migliori intenzioni, siano ostacolate o frenate da complicazioni, o semplicemente vadano riviste, modificate, meglio pianificate e sostenute da risorse idonee.
In effetti, nel corso della stagione autunnale i pianeti lenti riprenderanno uno dopo l’altro il moto diretto (Plutone l’8 ottobre, Saturno il 23 ottobre, Giove il 24 novembre, Nettuno il 4 dicembre): tutti tranne Urano, che sarà retrogrado al pari di Marte, come se un vero rinnovamento, progettuale e decisionale, tardasse a manifestarsi. Insomma le cose ricominceranno in qualche modo a muoversi, a funzionare, ma quella percezione di attesa non verrà del tutto superata e sostituita dalle azioni, tant’è che nel corso dell’autunno anche Giove lascerà l’intraprendente Ariete per ritornare a fine Pesci dal 28 ottobre al 20 dicembre. Giove ha già transitato in Pesci nei primi mesi del 2022, aggiungendosi a Nettuno nel segno che entrambi governano, quindi l’abbiamo visto esprimersi in modo un po’ deludente: diciamo che, rispetto alle aspettative di apertura verso la solidarietà, la fiducia, la lungimiranza, c’è stata soprattutto tanta ideologia, a discapito dell’obiettività e con occasionali derive di fanatismo, sempre a favore o contro qualcosa (i vaccini, il Greenpass, le scelte di governo, le decisioni sulla guerra in Ucraina ecc…). È vero che nei prossimi mesi Giove arriverà a 28° prima di tornare diretto, quindi resterà in larga orbita di sestile con Plutone e non verrà coinvolto dalla quadratura di Marte. Il quale Marte, invece, toccherà la quadratura a Nettuno intorno al 20 novembre e poi, il 28, formerà un trigono con Saturno.
In conclusione, non escludo che si torni a parlare di Covid, che certe paure riemergano più o meno spontaneamente, veicolate da un’informazione sempre un po’ ansiogena, ma dubito che torneremo ormai a livelli epidemici significativi. Semmai, sentiremo il peso della crisi energetica ed economica già palesemente iniziata da mesi e che richiederà interventi strutturali e sistemici, non solo contenitivi. Anche per questo il trigono tra Marte e Saturno si presenta incoraggiante. Perché accenna a una volontà operativa più lucida, più efficace, e che andrebbe sfruttata nel presente, visto che non si riproporrà con Marte in moto diretto. Se infatti da un lato Marte perderà in impulsività, aggressività, spavalderia, con l’aiuto di Saturno potrebbe guadagnare in tenacia, responsabilità, concentrazione, favorendo azioni costruttive e mirate sul lungo termine, dopo le improvvisazioni di gestione emergenziale a cui ci siamo purtroppo abituati negli ultimi anni. Considerando che a inizio dicembre Mercurio entrerà in Capricorno, dove formerà l’anello di sosta, voglio sperare che il prossimo autunno, iniziato all’insegna dell’incertezza, vada progressivamente recuperando stabilità, almeno in termini di idee più chiare e condotte più valide, efficienti, utili.