Insieme alla casa 8^, la casa 12^ è spesso uno dei settori meno compresi del tema natale. Da un lato c’è una ricca tradizione astrologica che l’ha consegnata al ruolo di “casa delle disgrazie” o delle prove che dir si voglia. Forse perché l’ultima casa è un po’ quella della resa dei conti dove l’uomo si libera dal proprio Io in attesa di spiccare il volo verso l’ignoto. E poichè nessuno sembra volersi liberare dall’Io in maniera docile in quanto siamo tutti apparentemente molto attaccati alla nostra identità, debbono intervenire elementi esterni di addomesticamento dell’Io stesso come malattie, prigionia, isolamento, affinché l’Io venga junghianamente sacrificato sugli altari del Sé.
A ciò si aggiunga che la 12^ casa è co-significante dei Pesci, segno a cui si associano intuito, genialità, sogno, sconfinamento nell’infinito, ma anche “sacrificio”. Il periodo quaresimale, con la sua richiesta di fioretti e rinunce, avviene quasi sempre sotto il segno dei Pesci. Uno dei simboli di Cristo stesso era il pesce, non solo perché fu “pescatore di uomini”, o per il suo esemplificare il sacrificio massimo che un essere umano potesse compiere in favore di altri, ma anche perché i primi cristiani che agivano in clandestinità per tutelarsi dalle persecuzioni del potere dominante utilizzavano dei codici segreti per riconoscersi tra loro. Tra questi codici vi era l’“Ichthys” o “Ichthus”, parola che in greco antico significava “pesce”. Infatti le lettere che formano la parola “pesce” in greco, quando scritte in maiuscolo, vanno a costituire, con le loro iniziali, un acronimo che tradotto suona “Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore”.
Si deve soprattutto a Lisa Morpurgo, il cui pensiero è alla base dell’astrologia contemporanea, la liberazione della casa 12^ dal suo alone oscuro e la riabilitazione di questa dimora come sede di tutto ciò che è straordinario, nel bene e nel male. Nell’astrologia dialettica morpurghiana, infatti, ogni segno e ogni casa si definiscono in base al proprio opposto. Di conseguenza se pensiamo alla 6^ casa dirimpettaia della 12^ con le sue caratteristiche di regola, normalità, quotidianità, abitudini, scopriremo che in 12^ potremo trovare la sregolatezza, e quindi anche il genio che accompagna i voli della mente, l’avventura, intesa come deviazione dalla routine, tutto ciò che è fuori dalla norma, anomalo, non ordinario. Inoltre sempre per opposizione al lavoro dipendente della casa 6^, in casa 12^ potremo individuare le professioni indipendenti, libere, creative perché slegate dalla necessità di perseguire le procedure tanto care alla casa opposta.
Se la casa 6^ rappresenta sia la massa che gli apparati burocratici, la 12^ ci segnalerà l’individuo che agisce contro le aggrovigliate spire del sistema che lo vuole ricondurre meccanicamente a sé. Da un punto di vista iconico e culturale questa opposizione tra 6^ e 12^ casa può richiamare alla mente il celebre film “Tempi moderni” che vede Charlie Chaplin in lotta con il mondo automatizzato dell’industria asservito agli inumani ritmi produttivi miranti solo al profitto. Ed è un’opposizione che ci ricorda anche il libro cult “Il processo” di Franz Kafka in cui sempre l’individuo rimane impigliato suo malgrado e senza apparente motivo negli ingranaggi ancora una volta di una macchina, ma stavolta burocratica.
Nettuno col suo carico di potenza immaginativa e trascendenza rispetto alle categorie dello spazio e del tempo, è il signore della casa 12^. Qui siamo nel regno delle possibilità, del periodo ipotetico, in opposizione al fare efficiente e programmato del presente che vige in casa 6^. La 12^ è il regno dei mutaforma, dei “trasformati” dal dolore, dalla fede, dal misticismo, dall’arte, di coloro che vanno oltre perché vivono sempre proiettati verso ciò che potrebbero essere. Il concetto di un’identità definita una volta per tutte non esiste nell’eterno mare di Nettuno col suo susseguirsi di onde sempre diverse l’una dall’altra.
Il cammino che porta dall’immutabilità della casa 6^ all’evoluzione della 12^ attende ciascuno di noi con modalità differenti espresse dai segni e dai pianeti che girano nella nostra casa 12^ o che la governano se è vuota. Si pensi a quel destino considerato infausto dalla tradizione astrologica e derivante dalla posizione di Saturno, il pianeta della sventura, in 12^, casa della sventura. A tale riguardo Lisa Morpurgo scrisse espressamente nel suo libro “Lezioni di Astrologia – La natura delle case”: “Se sommiamo la forza logica di Saturno alle eccezionali capacità percettive della dodicesima avremo spesso risultati eccellenti; quel tanto di fumoso o di confuso che può essere implicito nel primo impatto conoscitivo con elementi nuovi, diversi e ignoti alla maggioranza viene subito superato e coordinato dal rigore saturniano” concetto che, come è evidente, non ha nulla a che vedere con un fato di sciagura.
Certamente le strade della 12^ sono spesso insolite: le possiamo immaginare come sentieri marginali che si sviluppano collateralmente a strade maestre lunghe, dritte e trafficate. A volte questi sentieri portano a meravigliose radure, paradisi terrestri, o forse a castelli diroccati, alle nebbie di Avalon, a quel regno di Fantàsia immortalato da Michael Ende nello splendido libro de “La storia infinita”. Chi si ritrova con una vita da 12^ casa deve essere cosciente di questa sua “anormalità” di percorso, senza farsene un cruccio, ma sapendo che più si muoverà lontano dalle strade battute, più realizzerà il senso stesso della propria esistenza.
Certamente è difficile in un mondo come quello attuale molto nettuniano nei presupposti, ma non nei fatti vivere appieno una casa 12^. Nettuno attualmente nel suo domicilio, i Pesci, e il transito dei pianeti lenti in Acquario, segno dell’esaltazione di Nettuno, hanno certamente posto le basi per quella società che Bauman chiamava liquida, con i suoi pro e i suoi contro. Accade, però, per una sorta di effetto risucchio cosmico, quasi a compensare e a contenere questa nettunianità omnipervasiva, che si finisca per vivere in un mondo Vergine - casa 6^ con le sue spire mercuriali e uraniane. Si pensi all’uso costante della tecnologia che si avvale di mezzi e canali ogni giorno più complessi, alla nostra connessione costante 24 h con persone e situazioni diverse, alla necessità di progettare sistemi di controllo sull’individuo sempre più accurati. Per non parlare della “serialità” a cui siamo quotidianamente spinti nel tentativo di uniformare l’irripetibile fascino individuale al dato estetico standard della massa. Tutto è e va misurato: dalle calorie da assumere, al numero di passi da fare in camminata. Bisogna essere eternamente sani, giovani e belli, sostanzialmente immobili, fissi, statici come vuole la casa 6^ deputata a conservare le risorse. La medicina estetica che certamente in casa 6^ trova il proprio ubi consistam è in forte espansione.
Insomma, essere il più uguali possibile nell’appiattimento generale dei corpi e della Storia, vedi l’imporsi della cancel culture, sembra pagare molto di più che mantenere la propria originalità individuale.
Chi ha una casa 12^ parlante per presenza di pianeti, per aspetti particolari che la coinvolgono deve essere conscio che per realizzarsi dovrà essere capace di uscire dallo stampo comune: in questo caso la regolarità, il posto fisso, la sicurezza di una vita certa non possono essere un obiettivo. Occorre favorire, invece, lo slancio verso lo straordinario, il dono di sé in vista di una realizzazione creativa, spirituale, collettiva.
La casa 12^, infatti, è la casa anti-egoica per eccellenza e si esprimerà al meglio in quei settori dove l’Io è messo a tacere e spinto a superare sé stesso in vista, ad esempio, dell’aiuto da fornire al prossimo come accade per chi fa volontariato, per i missionari, per gli operatori umanitari. Saranno avvantaggiati anche coloro che praticano una vita spirituale intensa, gli operatori olistici capaci di una visione ampia e totale dell’essere umano, lontana dagli specialismi cari all’opposta 6^. È una casa che può costituire un’ottima base per gli artisti che debbono attingere all’oltre, inteso come orizzonte ultimo di ispirazione, l’idea originale che li porta a creare.
Ci sono temi natali molto significativi da questo punto di vista che confermano la visione della 12^ casa, intesa come campo di tutto ciò che è fuori dalla norma, di Lisa Morpurgo. Il tema natale di Maria Montessori, ad esempio: fu una delle prime donne a laurearsi in medicina in Italia, evidenziando già così la sua naturale predisposizione a uscire dallo standard. Ebbe poi il ruolo di assistente presso la clinica psichiatrica dell'Università di Roma che le permise di relazionarsi ai bimbi con problemi psichici, i cosiddetti “anormali”. Da queste esperienze derivò il suo celebre metodo, il metodo Montessori, che la rese un’innovatrice assoluta in ambito pedagogico; metodo che divenne applicabile anche ai bambini normali. Non a caso Montessori presenta uno stellium in casa 12^ con Marte, Urano, pianeta significante del lavoro, e Venere. In 5^, la casa dei bambini e dell’educazione, ha Saturno, simbolo di metodo, logica, schema, in perfetto trigono a Nettuno in 9^, pianeta ancora una volta connesso allo straordinario, situato in una casa che simboleggia la conoscenza e l’insegnamento. Molte vicende della vita di Maria Montessori hanno questo marchio di extra-ordinarietà, compreso il fatto che fu l’unica donna italiana ad essere stampata su una banconota, quella delle 1000 lire.
È curioso che attrici dalla bellezza fuori dai canoni standard, perfino considerate “bruttine”, eppure di straordinario successo, come Meryl Streep e Barbra Streisand, abbiano Venere, proprio il pianeta della bellezza, in 12^ casa.