Per
comprendere davvero un tema natale è indispensabile adottare una visione
d’insieme. È poco utile, infatti, partire da un’analisi dei singoli pianeti nei
segni per farsi un’idea dell’individuo. Occorre, invece, partire da una lettura
dei tre pilastri della personalità: Sole, Ascendente e Luna. Questi tre
elementi fondamentali vanno valutati anche in relazione alla loro eventuale
somiglianza o dissonanza.
Per esempio la presenza di un Sole
in Scorpione e di una Luna in Ariete, indica un rafforzamento dei valori
marziani e plutonici nel tema. Al contrario, un Sole in Scorpione accompagnato
da un ascendente Toro evidenzia una divergenza.
Dopo aver esaminato questi pilastri e aver compreso
quanto siano o meno coesi e quindi in grado di reggere in modo solido la
personalità del soggetto, si deve tornare alla visione d'insieme, ossia al
posizionamento dei pianeti: come si distribuiscono tra le diverse aree del
cielo intese come nord, sud, est e ovest?
É poi fondamentale osservare quali case occupano. Le case astrologiche rispondono, infatti, a
una domanda fondamentale: dove? Ossia,
dove si esprimono le forze in gioco nel tema natale?
Possiamo immaginare i pianeti nelle case come dei
riflettori che si accendono in determinati settori della vita, mentre le case
prive di pianeti rimangono in penombra, pur mantenendo una loro funzionalità. Quali
case sono attivate? La seconda, la quarta, la quinta, la decima, la sesta?
Bene: già da qui possiamo intuire quali saranno gli ambiti in cui si snoderà il
percorso esistenziale.
Dopo occorre rispondere a un'altra domanda
fondamentale: cosa? Ossia quali
pianeti stanno attivando queste case? I pianeti rappresentano le
funzioni psichiche e le forze in gioco nel tema natale e in questo loro ruolo
vengono prima dei segni zodiacali. Avere la
settima casa con all’interno la Luna, o Marte o con entrambi, porta a tre
situazioni profondamente diverse. La Luna rappresenta la sensibilità,
l’emotività, l’accoglienza, un’attitudine passiva e ricettiva; Marte, al
contrario, esprime un’energia attiva, diretta, assertiva. E questo a
prescindere dal segno in cui si trovano.
Il passo successivo è rispondere alla terza e ultima
domanda: come? Il segno zodiacale in cui ciascun pianeta si
trova, risponde a questo quesito indicando la modalità con cui il pianeta
agisce. Avere Marte in decima casa nel
segno dell’Ariete, infatti, non è lo stesso che averlo in decima nel Toro: in
entrambi i casi permane la spinta all’autonomia, al comando, all’azione, ma le
modalità saranno diverse. L’ Ariete agirà armi in pugno, con l’attacco diretto;
il Toro difenderà la propria posizione con tenacia, resistenza,
ostinazione.
A questo punto entrano in gioco gli aspetti, ovvero le
relazioni tra i pianeti. Gli aspetti sono ciò che tiene insieme le diverse
componenti del tema. Un po’ come le congiunzioni e le preposizioni legano le
parole all'interno di una frase, dando forma e coerenza a un discorso, gli
aspetti legano settori e pianeti, creando un insieme che è molto più della
somma delle sue parti.
Gli aspetti
possono generare armonia o conflitto, alleanze o tensioni. Alcuni pianeti
possono "litigare" tra loro per prevalere, altri possono intervenire
con aspetti armonici per smorzare le tensioni. I pianeti congiunti agiscono
all’unisono, anche quando sono molto diversi tra loro, e devono imparare a
convivere come gemelli siamesi.
In questo contesto, avere dei pianeti isolati, cioè che non formano aspetti maggiori con
nessun altro pianeta del tema, rappresenta un’anomalia. Va detto che l’isolamento di un pianeta può essere
relativo. Alcuni astrologi, come Lisa Morpurgo, hanno ipotizzato l’esistenza di
pianeti ancora non intercettati con certezza, i cosiddetti pianeti X e Y, che
andrebbero a completare la sequenza simbolica di 12 pianeti, in linea con i 12
segni e le 12 case. Inoltre, anche gli aspetti minori, come i semi-sestili, se considerati
con precisione, potrebbero attenuare l’isolamento.
Tuttavia, nel linguaggio astrologico classico, si
considera isolato un pianeta che non forma aspetti maggiori con gli altri. È un
pianeta che, pur funzionando come riflettore in una casa e manifestando una
specifica energia in quel settore e in quel segno, non prende parte alla rete
di relazioni tra gli altri pianeti. È un pianeta che non comunica, non si
scontra, non si allea. Non ha appigli. Da un lato, è solo. Dall’altro, è
libero.
Questa ambivalenza è interessante: come gli aspetti
dinamici e conflittuali possono generare non solo lotte, ma anche crescita, e
quelli armonici indicare fortuna, ma anche creare eccessivo adagiamento nello
status quo, così il pianeta isolato può apparire, sì, privo di sostegno, ma
anche slegato da vincoli. Vive una condizione di solitudine, ma anche di
indipendenza.
Naturalmente,
questa condizione di isolamento si esprime diversamente a seconda del pianeta
coinvolto.
Il Sole, per
esempio, è un pianeta che ha bisogno di essere visto e riconosciuto. Un Sole
isolato fatica a catturare l’attenzione, rischia di non sentirsi
"Sole", e può sembrare bloccato o trattenuto, come se avesse un
aspetto di Saturno che lo contiene, lo condiziona, lo modera. Si percepisce poco solare, a volte persino
anti-solare nel settore in cui si trova. Possiede una luce che non riesce a
vedere, forse in virtù di una forte interiorizzazione di quella stessa luce che
rimane primigenia, inconscia, non ancora sorta, ai confini dell'alba. Se, però,
diventa consapevole di questa luce nascente in cui è collocato può recuperare
la sua simbologia anche in modo originale e insolito.
La Luna isolata può
soffrire emotivamente. Da un lato si libera da legami emotivi troppo
coinvolgenti, ma dall’altro non trova chi riesca a sentire i suoi stati
d’animo. La creatività può giovarsi di questa spinta a esprimere disperatamente
le proprie emozioni in un mondo apparentemente sordo. Ma poiché la Luna ha bisogno di accudire e di essere
accudita, questo può ampliare la sensibilità sul piano personale rendendola
simile a quella di una Luna lesa, con tendenze malinconiche, ansiose o
nettamente depressive.
Mercurio isolato può
incontrare difficoltà comunicative. A volte si manifesta in soggetti che, ad
esempio, hanno avuto problemi di balbuzie, o in persone straniere che faticano
a integrarsi linguisticamente in un nuovo contesto. Può anche
esprimersi non nel soggetto stesso, ma in altre figure mercuriali che lo
circondano come fratelli o figli, indicando che queste figure sono affette
da condizioni particolari come la sindrome di Asperger o l'autismo in senso
stretto, o perfino la sordità. È un Mercurio che fatica a farsi capire e che
per questo può scegliere di isolarsi.
Venere isolata
crea confusione sul piano affettivo. La persona può non sapere bene cosa
desidera, chi desidera, come vuole essere amata. Può avere delle passioni un
po'ossessive e idealizzate in cui cerca, in realtà, uno specchio che le possa
rimandare un'immagine di quell'identità affettiva che le sfugge. È una Venere che fatica a esprimersi nella relazione
concreta.
Marte isolato può
soffrire la mancanza di sfide. È un Marte contenuto, che non trova stimoli
all’azione, e rischia di diventare passivo o frustrato. Tuttavia, può anche
canalizzare la propria energia verso obiettivi molto specifici, in una lotta
personale, quasi solitaria, spesso interiore. Marte ha bisogno di combattere, e senza avversari può ripiegarsi su se
stesso se, ad esempio, il settore e/o il segno in cui è situato sono congeniali
a questo tipo di attività introspettiva.
Giove isolato, al
contrario, può cavarsela bene. Giove tende naturalmente all’espansione, e in un
certo senso basta a se stesso. I problemi sorgono piuttosto per gli altri
pianeti, che non beneficiano della sua forza, né in senso armonico ricavandone abbondanza, né conflittuale attingendo a
quello slancio esagerato di Giove che a volte concede comunque, anche se
disarmonico, ottimi risultati. Può indicare ricchezza materiale se Giove è in
seconda casa o immobiliare se in quarta, ma senza possibilità di irradiarsi su
altri settori.
Saturno isolato è
forse quello che più si adatta a questa condizione. È il pianeta della
solitudine, della regola, del rigore. Può irrigidire la persona su certi
pensieri o comportamenti, ma sa convivere, se necessario, con lo spazio
ristretto e solitario in cui la legge del cosmo l'ha posto. Non ha bisogno di affermarsi come il Sole, né
di sfidare come Marte. La sua solitudine può diventare disciplina e profondità.
Urano isolato può
soffrire il timore di non lasciare un segno, di non incidere nella realtà. Può
sviluppare una forma esasperata di efficienza o genialità, cercando conferme
del proprio impatto, specialmente in ambiti tecnici o innovativi. A volte si manifesta in abilità manuali,
tecnologiche o musicali fuori dal comune. Dato che Urano rappresenta anche il
ritmo, Urano isolato può seguire, nel costruire la sua esistenza, un ritmo
tutto suo che sente solo lui.
Nettuno, invece, si
trova piuttosto a suo agio nell’isolamento. È il pianeta della dissoluzione,
della trascendenza, e può fluire liberamente nel proprio mondo immaginativo.
Questo può portare a una maggiore creatività, ma anche a un’accentuazione
dell’anomalia simbolica del settore in cui si trova.
Plutone, infine,
vive bene nell’ombra. Re degli inferi, signore dell’Ade, è abituato al silenzio
e alla profondità. Il suo isolamento gli si addice, anche se può ridurne il
potere manipolatorio diretto. Paradossalmente, un Plutone isolato può rendere
il soggetto più vulnerabile a forze esterne non riconosciute, più soggetto a
essere manipolato che a manipolare Ma anche in
questo caso, il lavoro su se stessi, la capacità di scavare dentro, di mettersi
in discussione, può fare la differenza.
In conclusione, l’isolamento planetario, come ogni
configurazione astrologica, non va letto in modo assoluto. È una condizione,
non una condanna. Rappresenta
una sfida, ma anche un’opportunità. Un invito ad approfondire le simbologie del
pianeta in gioco e del settore in cui si trova, al fine di trovare un modo
autentico per esprimere la propria unicità.