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IL COMPORTAMENTO

a cura di Gianfranco Casalis
 

Secondo l’etologia, per comportamento s'intende qualsiasi azione compiuta da un animale come conseguenza di stimoli provenienti dall'ambiente esterno, come la vista di un predatore che scatena una reazione di fuga, o interno come lo stimolo della fame che spinge a ricercare il cibo. Intento primo dell’etologia è l’osservazione e la descrizione del comportamento di ogni specie attraverso una descrizione rigorosa di tutte le sequenze comportamentali. L'osservazione del comportamento viene condotta in natura, in quanto l'ambiente povero di stimoli del laboratorio e la condizione di cattività in genere spesso non consentono all'animale l'esplicazione di un comportamento normale. L’etologia cerca di conoscere che cosa ha provocato ogni comportamento; come, per esempio, si è venuto conformando lungo il corso dello sviluppo della vita dell'animale (“ontogenesi”), e come, nel corso dell'evoluzione della specie, si sia modificato fino a raggiungere la forma attuale.

 

Per quanto riguarda l'ontogenesi di un certo comportamento vi sono stati tra gli etologi lunghi dibattiti intorno all'idea di comportamento appreso e comportamento innato. Si chiama appreso quel comportamento che per manifestarsi necessita di esperienze precedenti, che non è in altre parole interamente codificato nel patrimonio genetico dell'individuo come per esempio il bovino che, premendo una leva, fa scendere dell'acqua fresca, impara che quando sente lo stimolo della sete deve compiere l'azione di premere la leva. Il comportamento innato è quello che non necessita di esperienze di alcun tipo per manifestarsi, quello cioè che fa parte delle caratteristiche genetiche dell'individuo. Vi sono uccelli, per esempio i maschi delle tortore, che anche se allevati in condizioni di assoluto isolamento sono in grado di cantare perfettamente e nell'identico modo dei loro conspecifici. È ovvio che un certo patrimonio di comportamenti innati è indispensabile per permettere all'animale di sopravvivere, almeno nei primissimi stadi del suo sviluppo, come l’atto del succhiare nei cuccioli di mammiferi e sui quali poi si innesta una ricca gamma di comportamenti appresi.

 

In psicologia il comportamento è l'insieme di tutte le azioni compiute da un organismo. Il comportamento è un concetto centrale della psicologia contemporanea, particolarmente in seguito agli studi degli autori legati alla corrente teorica del comportamentismo di origine americana. In ogni caso, anche all'interno del comportamentismo (behaviorismo) stesso, però, il concetto di comportamento è inteso in modo diverso dai vari autori. Si distingue comunque un comportamento esterno, riducibile in sostanza a contrazioni muscolari e attività ghiandolari, da uno interno, riconducibile all'attività di pensiero e immaginativa.

Gli stimoli interni ed esterni che tendono a dare inizio o a mantenere un comportamento vengono detti motivi. Tra i motivi interni si ricordano i bisogni, le pulsioni e gli istinti. I motivi interni agirebbero sulla base del principio dell'omeostasi, della tendenza cioè dell'organismo a mantenere una condizione di equilibrio. Inoltre, in psicologia, con il termine comportamento ci si riferisce al complesso d’atteggiamenti che il singolo soggetto assume riguardo a determinati stimoli provenienti dall’ambiente sociale, ma siccome gli atteggiamenti non sono altro che espressione della psiche, ne risulta in parte la possibilità di identificare il comportamento con la psicologia stessa, vale a dire con l’insieme delle espressioni mentali. Ogni tipo di reazione agli stimoli ambientali, sociali ed interpersonali, è sempre una risposta originariamente psichica.

 

Nella struttura della persona esistono attività psichiche inconsce che ne rappresentano il vero motore. I pensieri, le scelte e i bisogni coscienti dell’individuo sono collegati con forze psichiche profonde, prima sconosciute. La psicologia sa che non si può pensare che esista solo la coscienza, altrimenti correrebbe il rischio di non comprendere i motivi veri e primari del comportamento umano che risulta da un complesso meccanismo di forze tra loro in contrasto. I comportamenti umani devono essere intesi come frutto di una costante integrazione di condizioni individuali ed ambientali. La personalità stessa deve essere intesa come la risultante dell’interazione tra fattori, biologici individuali e condizioni legate all’ambiente sociale nel quale vive ed è vissuto nel passato l’individuo. Il concetto d’identificazione è centrale e fondamentale per comprendere lo sviluppo e l’organizzazione della personalità. L’identificazione è un meccanismo inconscio naturale attraverso il quale un individuo incorpora in sé l'immagine mentale di una persona, per rispondere ad un forte bisogno di uniformarsi, conformarsi a qualcuno. Il soggetto allora pensa, sente e agisce in conformità a quest’immagine introiettata.

 

Durante l'infanzia, il bambino si costruisce e si modifica secondo un modello interno, spesso quello del genitore dello stesso sesso: alla fine della fase edipica, infatti, farsi simile al padre, per i bambini, o alla madre, per le bambine, rappresenta un modo per rendere inoffensivo, attraverso l'assimilazione interiore, il genitore rivale e rappresenta uno dei presupposti dell'equilibrio di tutto il successivo sviluppo psichico. L’identificazione non è una categoria di comportamento, è un meccanismo inconscio che produce modificazioni durevoli nell’individuo. Le identificazioni modificano le strutture dell’Io, della parte più razionale dell’individuo, e formano le strutture di base della personalità. Crescere psicologicamente vuol dire cambiare la vecchia struttura di pensiero di cui ci siamo serviti fino a quel momento; significa destrutturare una teoria e ristrutturarne un’altra, ristabilire nuovi legami, nuove concezioni e nuove organizzazioni. Saper tollerare tutto ciò che si può trovare nella propria realtà interna è una della grandi difficoltà umane e armonizzare la propria realtà interna con quella esterna costituisce una meta importante per l’individuo e l’obiettivo di ogni percorso psicologico.




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