Oggi la timidezza viene vista quasi come una “patologia” in quanto il mondo è sempre più buttato sull’esteriorità e sulla competitività e, chi non sta al passo, viene visto come poco incisivo e poco capace di prendere in mano le situazioni. Chiaro, ogni medaglia ha il suo rovescio: i timidi sono difficili nell’approccio, sospettosi nei cambiamenti, hanno tempi lunghi nell’adattamento ma, in genere, sono sensibili, intuitivi e fantasiosi: per loro il mondo è fatto di sentimenti e di emozioni
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