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BARBARA E ROSY MADRINE DEI DICO

a cura di Francesco Astore
 
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Servono 2 madrine perché la proposta di legge sulle convivenze “veda la luce” e arrivi finalmente in Parlamento dopo una non facile gestazione e un lungo travaglio: sono Barbara Pollastrini e Rosy Bindi, rispettivamente ministre delle Pari Opportunità e della Famiglia. Novità assoluta, sono 2 donne: “due uomini avrebbero fallito, non è entrato fra noi quello spirito così maschile di dare una prova di forza all’altro, quella indole guerresca di marcare il territorio: ci hanno invece unito insieme tensione ideale e senso della sfida”.

 

Diversissime per personalità, temperamento, vicenda privata e politica. Barbara è lombarda, al suo secondo matrimonio, ex comunista, Rosy è toscana, nubile, cattolica. Barbara è chiara, flessuosa, leggera e spiritosa, ma fermamente inattaccabile nella sua logica, come suggerito dal suo segno solare, la femminile e razionale Bilancia, dove la signora sfodera anche una sofisticata Venere. Rosy e bruna, diretta e solo in apparenza un po’ ruvida, decisa a non lasciarsi soggiogare dal potere maschile, come voluto dal suo segno solare, l’antipatriarcale e innovatore Aquario. Entrambe, pur molto dissimili, come s’è detto, sentono uno stesso, comune leit motiv: l’aspirazione ad un ideale superiore sostenuto da un vibrante coraggio, e ciò traspare dalle loro affermazioni.

 

Possono i loro Temi Natali illuminarci in proposito rendendo più netti i contorni di queste 2 personalità, che tanto ci incuriosiscono in questo momento?

E poi, ancora, il giorno in cui i Dico sono nati (l’8 febbraio), grazie a queste signore così in gamba, quali tratti astrologici rivelava?

 

Rosy Bindi è nata a Sinalunga (Si) il 12 – 2 – ’51 alle ore 9 del mattino. È un Aquario con ascendente Ariete, una combinazione Aria – Fuoco abbastanza congeniale per la personalità di un politico che deve coniugare una bella capacità di comunicazione, dialogo, predisposizione all’ascolto dell’altro (valori Aria), con un impulso, diciamo passionale di una certa forza, con una carica di vitalità energetica consistente (valori Fuoco). L’arte della diplomazia aquariana tempera le esuberanze protagonistiche arietiche, il camaleontico senso dell’adattabilità aquariana rende meno spigolosa la personalità e, per contro l’ardore del primo dei segni di Fuoco viene a sua volta convogliato verso scopi e progetti di ampio respiro, cui punta l’ultimo dei segni d’Aria, probabilmente anche verso un autentico sentimento religioso.

 

Ben 3 pianeti (Venere, Marte, Giove) nel segno del Cattolicesimo, i Pesci, sommati ad una formidabile posizione di Nettuno (misticismo), che è in legame di trigono al Sole, chiariscono la tensione verso la spiritualità di Rosy che, ecco risulta qui più parlante e genuina che mai!

 

La parte più intima della ministra è individuabile nella Luna in Toro segno di Terra, pacioso, lento e ruminante, agreste si direbbe, con uno spiccato senso di comunione con la natura, amante degli animali e delle piante. La femminilità appare racchiusa in un orizzonte protetto e per così dire limitato, si esprime nell’armonia col gruppo di appartenenza, spesso un nucleo di affetti familiari abbastanza ristretto. Questa posizione afferma un’istintualità densa di pulsioni e non priva di una sensualità anche esuberante, tuttavia la collocazione del luminare in Casa Prima (il protagonismo dell’Io) dà la misura di un Io femminile individualistico, insofferente di legami e vincoli, forse un po’ immobilistico nell’evoluzione di sé.

 

L’altra componente dell’anima femminile è rappresentata da Venere nei Pesci (tenerezza, romanticismo, sacrificio d’amore) e in Casa Dodicesima (il più grande di sé, il divino, il distacco dalle regole, gli amori nascosti, la solitudine): un grande slancio emotivo e sentimentale si proietta, per il momento, verso il Sublime, la solitudine o forse gli amori nascosti e idealizzati.

Venere è altresì in congiunzione a Marte, i 2 corpi celesti rappresentanti la sessualità femminile e maschile dovrebbero regolarmente non mostrare rapporti fra loro, pena una mescolanza troppo drastica delle loro prerogative. La loro fusione produce qua il rischio di una certa mascolinizzazione della sfera emotiva femminile, dando anche però un piglio grintoso e un rilievo amazzonico alla personalità morale della donna Rosy.

 

Non dimentichiamo, infine, l’altra congiunzione importante di Venere quella a Giove, segnale di paciosità, di fiducia nel prossimo, di ottimismo e fortuna pura che favoriscono le azioni della ministra.

La triplice congiunzione Giove – Venere – Marte, vero dono degli dei, inserita nella Casa Dodicesima (il più grande di sé, le aspirazioni confuse e illimitate) può portare ad ambizioni sentimentali un po’ nebulose e velleitarie, spingendo l’Io affettivo facilmente verso la sublimazione.

 

Ma veniamo ora al Tema di Barbara Pollastrini, nata a Darfo (Brescia) il 30 – 9 – 1947 alle ore 9,40. È una Bilancia con ascendente Scorpione: 2 segni che hanno iin comune un’intelligenza spiccata e rigorosa, un’attitudine a valutare e a discernere capace di staccarsi dal pensiero della maggioranza. Barbara ha il Sole nella Casa Undicesima, settore che permette di avere una visione equilibrata della vita, lontana dagli eccessi e con il fine di raggiungere un’ideale “giusto mezzo”. A questo temperamento solare “freddo” si aggiunge però e direi contrappone un sentire caldo, infuocato per certi versi espolsivo, annunciato dal luminare femminile collocato nel primo e più intemperante dei segni di Fuoco.

Il profilo femminile tanto dinamico della signora delle Pari Opportunità si spiega infatti nella spigliata Luna in Ariete, in Casa Quinta (attivismo e vivacità) e per di più in buon aspetto a Marte (carica aggressiva). Se aggiungiamo poi che il pianeta della guerra si trova nel segno del Cancro (l’attenzione e la protezione nei confronti del più debole) e nella Casa Nona (l’assenza di pregiudizi) il quadro è completo. La Pollastrini sembra proprio tagliata a occuparsi di un argomento tanto attuale e scottante (le unioni di fatto) poiché può avvalersi contemporaneamente della sua componente Bilancia (sete di giustizia) e della componente Ariete (spirito di lotta e coraggio nel portare avanti le proprie iniziative).

 

La carriera politica è visibile da molti indicatori astrologici: da Urano (pianeta del lavoro) inserito nella Casa Ottava (politica), da Saturno (potere) in congiunzione a Plutone (politica) nella Casa Decima (affermazione e successo dell’Io), dal carismatico ascendente Scorpione che ospita anche un bel Giove in Prima (manifestazione di sé attraverso un’efficace comunicazione, eloquio suadente e incisivo, a volte caustico). Ultimo, ma non meno importante, Plutone (politica), si trova in trigono alla Luna (femminilità) rendendo imperativa la realizzazione della femminilità attraverso la carriera politica.

 

Ma come si legge il destino di Barbara in quanto donna, come è descritto nel suo Tema Natale?         

A questo proposito l’intreccio dei corpi celesti parla ancora abbastanza chiaramente, la signora Pollastrini sembra aver attraversato non poche traversie e difficoltà prima di approdare alla fase di serenità che adesso ci mostra.

Forse la delicata opposizione della Luna in Casa Quinta (procreazione)  ai pianeti in Bilancia (la tripletta Sole – Nettuno – Venere) può denunciare un rammarico per non aver avuto figli; può spiegare anche il primo matrimonio, o ancora suggerire intimi disordini e squilibri emotivi, poi risolti con forza d’animo e saldezza dello spirito.

È noto che la signora fu coinvolta ingiustamente in una vicenda giudiziaria, da cui uscì scagionata, durante l’inchiesta su Mani Pulite. Mercurio in Bilancia e Dodicesima (comunicazioni sbagliate nell’ambito della giustizia) al duro quadrato di Marte (incidenti) può spiegare in parte anche questa drammatica storia.

Molto probabilmente è anche in conseguenza di questo suo vissuto, queste particolari vicende esistenziali che Barbara Pollastrini ha deciso di prendersi a cuore la tematica dei diritti civili, delle oppurtunità da offrire a tutti a prescindere dalla razza o dalle preferenze sessuali.     

 

I Dico nascono l’8 febbraio e vedono una configurazione planetaria generale abbastanza eloquente: il Sole è nel libertario Aquario, in stretta congiunzione a Nettuno, pianeta che in questo segno si trova in esaltazione, dunque vede magnificate le caratteristiche di evoluzione, di proiezione verso ideali di costruzione di un mondo migliore.

 Ritornando velocemente ai Temi delle 2 madrine troviamo (e non è certo un caso!) un ottimo rapporto Sole – Nettuno sui Temi Natali di entrambe (trigono in Rosy, congiunzione in Barbara) testimonianza del forte idealismo, della fede nel nuovo progetto che le ha legate e ispirate.

 

I Dico (acronimo di Diritti e doveri delle persone stabilmente Conviventi) interessano le coppie (etero o omo) e prevedono una dichiarazione all’anagrafe delle 2 persone, non congiunta, e 9 anni di convivenza certificata per maturare il diritto alla successione e il diritto alla reversibilità della pensione. In caso di malattia o di ricovero di uno dei 2 conviventi, l’altro membro ha diritto di visita e di assistenza.

 

Questi gli elementi più importanti di una legge giusta e civile, che è stata però subito attaccata da più parti: per prima la Chiesa cattolica (nella sua veste istituzionale, alcune parti si sono dichiarate favorevoli alla proposta di legge) che ha visto una minaccia alla sacralità della famiglia, poi l’opposizione di destra e infine le frange più estreme della sinistra che chiedono una legge più avanzata a somiglianza dei Pacs spagnoli.

 

Da quale aspetto planetario dell’8 febbraio si individuano questi intoppi?

 

Le difficoltà sono astrologicamente evidenti quel giorno, dalla dura opposizione di Saturno (potere, conservazione, immobilismo, legge) al Sole e Nettuno in Aquario. Ci sarà dunque una lentezza nell’approvazione, cavilli giuridici ad appesantire l’iter legislativo, notevoli opposizioni (esterne e interne) nel concretizzare le esigenze mature e sagge di una società che evolve, di tempi che cambiano.

Ma l’idealistica congiunzione Sole – Nettuno riceve quel giorno un fortunato sestile da Giove nel Sagittario, Venere in Pesci è brillantemente congiunta ad Urano, tutti segnali di apertura, di mediazione intelligente, di possibilità di risoluzione imprevista con il contributo anche di diverse parti chiamate in causa.

Probabilmente alla fine, sia pur con tempi lenti, le nuove istanze libertarie avranno allora la meglio!                




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