Ciò che ha colpito di Rosa e Olindo, in questa tragica storia ed anche durante il processo, è stata infatti la loro assoluta complicità affettiva, che si è tramutata in complicità omicida. Sempre vicini, mano nella mano, reciprocamente protettivi e “innamorati come il primo giorno” dopo 23 anni di matrimonio. Un legame che farebbe tenerezza se non fosse quello di chi ha trucidato tre donne e un bimbo di due anni per semplice antipatia...
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