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QUANDO L’AMORE VA GUADAGNATO

a cura di Lidia Fassio
 

L’amore è la parola magica, l’ingrediente che può rendere la vita meravigliosa mentre, quando manca, tutto sembra arido e desolato e la vita perde di senso.

Tutti abbiamo bisogno di amore; non c’è creatura che possa sviluppare la sua identità e il suo delicato mondo interiore in sua assenza per questo, chi non riesce ad averlo naturalmente e spontaneamente è disposto a fare qualsiasi cosa pur di ottenerlo, a volte, anche sotto strane e camuffate forme.

Amore è prima di tutto attenzione, cura, accettazione e nutrimento in senso lato: i gesti quotidiani che una madre inventa per il suo bambino saranno la base di quella che in futuro si chiamerà “relazione d’amore” che nasce dal valore di sé e dal senso stesso dell’esistere.

Senza amore non si vive perché il corpo può sopravvivere ma l’anima viene distrutta.

 

Ci sono bambini che hanno però grandi difficoltà nel percepire questo sentimento in quanto vivono con la sensazione che non venga dato gratuitamente e che non sia un prodotto del desiderio stesso di dar vita ma che debba essere guadagnato con particolari comportamenti e con azioni precise che soddisfino le esigenze delle persone che sono accanto. Chi cresce con la sensazione di “non essere meritevole d’amore” subisce una gravissima ferita narcisistica che contaminerà a lungo la psiche candidandosi al disvalore, alla frustrazione e all’accettazione di situazioni avvilenti, tutto per cercare di meritare ciò che dovrebbe essere concesso dal senso stesso della vita.

 

Quando nel tema natale Luna e Venere si collegano a Saturno, alcune di queste cose sono state sperimentate nell’infanzia e, come risultato, restano delle ferite profonde che creeranno a lungo difficoltà sul piano amoroso. Un celebre psicanalista diceva che chi non è stato amato soffre il “freddo” tutta la vita in quanto fatica a scaldare il suo corpo e, come non vedere questo nel simbolo di Saturno a cui l’astrologia da sempre ha assegnato la freddezza; questo pianeta, quando tocca la Luna, indica mancanza di emozionalità e di empatia ed una scarsa dimestichezza con le coccole, gli abbracci e le carezze, tutte cose che rendono il cuore tenero e caldo.

Luna Saturno esprime una difesa eretta contro la tenerezza e la morbidezza in modo da non sentire troppo la loro mancanza fino a considerarle non fondamentali, anzi… superflue. Saturno è il Dio della necessità e dell’essenzialità; si associa al rigore, alla durezza e alla stagione fredda  in cui bisogna sopravvivere con la forza giacchè il calore della vita, del sole e il momento delle passioni è in ritiro.

 

Chi ha sperimentato condizioni di “rigore, freddezza, essenzialità” attraverso la figura di accudimento avrà sempre la sensazione che le cose della vita siano complesse e che vadano guadagnate, una per una; e siccome Saturno è legato alla materia, a ciò che conta e che è tangibile ecco che il “FARE” può sostituire spesso il “sentire e l’essere”; così, chi ha questi aspetti sente il bisogno di procurarsi le cose che servono e l’amore non fa eccezione per cui viene ricercato con tenacia e fatica ed è per questo che vede la relazione e l’amore come traguardi da conquistare con l’impegno e con lo “sforzo” utilizzando le armi che conosce bene: quelle del merito e della fatica.

 

I Saturniani si sentono a disagio in questi campi e così, nel tentativo di ottenere approvazione ed accettazione congelano i loro bisogni più profondi (Luna e Venere) cercando di fare ciò che serve ed è utile (Saturno), certi che questo sia l’unico modo per esistere e per essere riconosciuti.

 

Anche Saturno Venere porta con sé qualcosa di analogo pur con le varianti che questo simbolo propone rispetto a quello della Luna. Venere viene spesso definito il pianeta dell’amore per cui la sua posizione nel tema natale riflette il modo in cui abbiamo sperimentato questo sentimento, il modo in cui lo abbiamo introiettato e il modo in cui saremo in grado di darlo.

Venere è però anche il “piacere, il gusto, il valore e la gratificazione” e, per questo, indica ciò che abbiamo erotizzato nell’infanzia; quando si lega con un aspetto a Saturno sicuramente tra le esperienze vi sono state anche il rifiuto e il senso di abbandono emotivo e quindi, i suoi aspetti con il grande vecchio sottolineano, anche se con diversi gradi di intensità, la paura di andare a toccare una ferita che è ancora bruciante, mai cauterizzata e quindi ancora perfettamente in grado di generare sofferenza.

 

Non è raro infatti che con questi aspetti si tema o si esalti – pressochè indifferentemente – la solitudine affettiva. I nativi sono schivi, poco portati alle gratificazioni che derivano dalle tenerezze e dallo scambio profondo; l’intimità resta sempre una parola “remota”, qualcosa a cui anelano ma che temono così fortemente da lasciarla quasi sempre fuori dalla porta di casa loro. Tutto questo non perché non ne sentano la mancanza anzi, spesso quest’ultima è così intensa e pungente da dover smuovere difese titaniche pur di non sentirla rimuovendola quasi chirurgicamente.

 

Vorrei sottolineare che quando si deve ricorrere a difese molto potenti quali la negazione e la rimozione, il “sentire” era esageratamente forte ed ha richiesto pertanto un congelamento. Ed è per via delle difese che i portatori di questi aspetti si impediranno di vivere quel senso di gratificazione che nascerebbe dallo scambio e dal libero fluire delle emozioni e dei sentimenti.

 

Sarebbe però troppo semplicistico pensare a questo aspetti solamente in termini di negatività: purtroppo tanta parte di astrologia ha fatto questo danno; in realtà queste configurazioni possiedono un loro preciso aspetto evolutivo; qualunque pianeta venga toccato da Saturno viene investito da un profondo bisogno di autonomia e di indipendenza e questo accade anche alla Luna e a Venere che non fanno eccezione; così la persona in questione dovrà raggiungere nella vita una piena indipendenza emotiva ed affettiva e sarà proprio questa la meta ambita che regalerà la possibilità di sviluppare relazioni autentiche in cui l’Amore sia adulto: in pratica sarà proprio Saturno il primo archetipo a promettere lo scambio tra due individui che abbiano superato i loro bisogni e i loro vuoti interni. Finchè non si raggiunge questo stato di cose Venere Saturno e Luna Saturno riflettono sempre amori e relazioni ancora troppo incentrate su “bisogni da colmare” che tenderanno a trovare compensazioni o con una svalutazione di sé o con una eccessiva efficienza tipica di chi ha ancora bisogno di accollarsi troppi oneri per provare il suo valore.

Tipiche sono le relazioni “genitore – figlio/a” in cui entrambi i soggetti sono feriti affettivamente ed hanno grandi problemi di autostima e così stabiliscono un rapporto in cui non vi sono “indipendenza e libertà” bensì “controllo e dovere” che sono le cose sperimentate nell’infanzia legate alla parola amore.

 

Espressione di questo tipo di relazione è la presenza di Saturno in VIIa casa che riflette sofferenza, distacco e spesso solitudine affettiva che verrà sperimentata proprio attraverso la coppia almeno fino a quando non si comprenderà che l’Amore è scambio, condivisione e ricerca di affinità e di profondità ma mai sforzo e dovere; chi ha questa segnatura deve by passare l’idea di dover sempre “fare” per sentirsi apprezzato e valorizzato.

 

Ancora una volta il simbolo può aiutarci a capire che per poter amare bisogna essere adulti, indipendenti ed avere un buon senso di valore di sé: l’amore non è mai annullamento per l’altro e non è mai “farsi carico dell’altro” e Saturno è li per ricordarcelo momento dopo momento. Giocare da adulti uno dei due ruoli dell’infanzia (genitore o figlio) può essere scomodo e oltremodo inappagante.




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