I grandi scrittori del nostro tempo nelle loro opere più famose, hanno già avuto molto prima di noi la nitida visione dei grandi eventi e degli eroi positivi e anche negativi che avrebbero incarnato per loro il futuro.
Si pensi solo a George Orwell e al suo “1980” scritto nel lontano 1948 dove prevedeva l’avvento del Grande Fratello che annichiliva le menti umane attraverso un linguaggio (la televisione?) costruito apposta per ridurle in schiavitù, senza più volontà né libertà.
Si pensi allo scrittore Jonathan Swift e ai suoi “Viaggi di Gulliver” del 1726, un attacco alla vanità e alla superbia delle corti di nobili e di politici dell’epoca. L’incontro di Gulliver con diverse comunità fantastiche esprime il viaggio di ogni potente nella realtà di ogni giorno che non gli assomiglia.
Di qui la difficoltà a comunicare e l’inevitabile distacco con la gente che dovrebbero rappresentare e difendere.
Gulliver nei suoi viaggi incontra prima i Lillipuziani, esseri piccoli e malevoli e poi i Giganti, esseri troppo grandi per guardare con il cuore le piccole cose che contano. I due viaggi successivi lo portano a incontrare gli Scienziati, autori di strani esperimenti e alla fine gli Animali, superiori di gran lunga in tutti i sensi agli esseri umani e alle loro miserie.
John Ronald Reuel Tolkien nel suo celeberrimo “Signore degli Anelli” esprime a sua volta la rappresentazione perfetta e visionaria della realtà incredibile che ci ha sommerso tutti come ultimo atto dell’anno 2008: un Presidente di colore alla Casa Bianca !
Nel giuramento delle ore 12.00 è stata pronunciata male la parola “faithfully” ovvero “fedelmente” sia dal giudice che poi dal nuovo Presidente. Un piccolo cavillo che però avrebbe potuto inficiare tutto il rito e così alle 19.35 il giuramento è stato ripetuto più lentamente. 35 parole esatte in 25 secondi.
Il mondo aspetta il lavoro di questo uomo ambizioso ma pieno di ideali e di speranze che l’America ha seguito con passione nella sua corsa alla Casa Bianca.
E Barack Obama si è messo subito al lavoro senza perdere tempo prezioso.
Ha scelto il suo nuovo staff, ha come prima cosa incontrato un leader palestinese, lascia intendere che potrà forse riaprire un dialogo con Russia ed Iran, si è mostrato in televisione più volte parlando dei suoi piani per riassestare l’economia traballante del paese ma ha trovato anche il tempo per festeggiare il giorno di San Valentino a Chicago con la consorte Michelle al ristorante “52” insieme agli amici più fedeli.
“Sono un eterno ottimista” ha dichiarato il nuovo Presidente.
Meno male.
OBAMA come Frodo
Molti elementi riportano il Presidente Obama alla missione di Frodo nel “Signore degli Anelli”.
Frodo è un Elfo Hobbit, mezzo uomo e mezza creatura fantastica, è un diverso esattamente come Barack Obama, unico uomo di colore ad aver osato aspirare e poi ottenere la Casa Bianca.
Frodo non sa perché è stato scelto proprio lui, non sa e non si chiede se ce la farà a sconfiggere le forze di Sauron, Signore del Male. Quello che importa è soprattutto il suo Cuore. E l’Anello del Male sta proprio sopra il suo cuore, lo contamina, lo respinge, lo fa ammalare. Ma la forza di un cuore puro è invincibile, può morire fisicamente ma l’Ideale e l’Amore continueranno a vivere nelle generazioni seguenti attraverso il suo ricordo, il suo esempio illuminato.
Obama è un Frodo moderno. Quello che si agita nel suo cuore possiamo solo immaginarlo ma quello che esprime ha molto a che fare con un viaggio attraverso la Speranza e la Fede, la convinzione di farcela.
Comunque vada, il suo motto “Yes, we can” non si può ignorare o dimenticare tanto facilmente.
Grandissime aspettative
La gente di tutto il mondo aspetta niente di meno che un Miracolo da Obama.
Il miracolo che gli ha permesso di ricoprire una delle cariche più alte del mondo.
Il miracolo che ha permesso a Frodo, lui piccolo elfo diverso della stirpe degli Hobbit, di restituire il Bene al mondo invaso dal Male. Nessuno avrebbe fatto scommesse su di lui, nessuno lo avrebbe creduto possibile ma in fondo al cuore degli uomini vive sempre una piccola fiammella chiamata Speranza.
Deve portare a compimento una missione più grande di lui
Obama nasce privilegiato, cresciuto con la famiglia bianca in un paradiso terrestre come le Hawaii.
Ha fatto i migliori studi e l’ambizione lo ha sempre sostenuto anche da giovane. Non poteva accontentarsi di un posto qualsiasi per un avvocato qualsiasi.
Frodo nasce privilegiato come elfo dagli occhi incantati di stupore e malinconia, vive in un villaggio paradiso lontano da guerre, malattie e miserie umane. Ma anche per lui la chiamata arriva e non ha a che fare con l’ambizione ma con la missione universale di riscatto del cuore degli uomini.
Le Parole Magiche:
Sacrificio, Umiltà, Rigore, Virtù e Duro Lavoro.
Queste magiche parole sono state pronunciate in tutti i discorsi di Barack Obama, prima, durante e dopo la sua elezione a Presidente.
Sono anche le parole magiche di Frodo: il sacrificio del bene personale, l’umiltà per mettersi al servizio di qualcosa più grande di lui, il rigore nel non cambiare mai direzione nel suo cammino di salvezza, la virtù del cuore puro che solo una creatura fantastica può nutrire dentro di sé, il duro lavoro che sottrae tempo, spazio e sogni a chi è stato scelto per portare a termine una missione impossibile per tutti gli altri, ma non per lui.
Agnello Sacrificale
Barack Obama agli occhi di molti è un agnello sacrificale esattamente come il piccolo Frodo.
La loro missione è veramente al di là delle forze che possono sostenere.
I mali che affliggono l’umanità sono talmente tanti e talmente spaventosi che l’Occhio di Sauron in cima alla torre che domina la terra ne è solo un esempio.
Le condizioni economiche di un’America in crisi da tempo e con guerre da affrontare ancora in atto sembrano veramente insormontabili. Ma Frodo ce l’ha fatta e perché anche Obama non dovrebbe almeno tentarci?
Ma sarà sempre inevitabile ancora una volta che gli esseri più meritevoli siano comunque votati al macello? Chissà.
Obama e una conflittuale Casa VII° : Ne avrà di terribili guerre da affrontare !
Il Tema Natale di Barack Obama assomiglia terribilmente al Tema del suo Giuramento ripetuto a Presidente.
Leone Ascendente Acquario, Obama racchiude in sé lo spirito essenziale di questi due segni:
il Cuore che lotta e ama intensamente per la propria libertà ma anche per quella degli altri partendo dalla propria Individuazione di uomo diverso e per questo ancora più speciale.
Anche Frodo ha la stessa combinazione ma al contrario: Acquario Ascendente Leone.
Frodo a suo modo è un ribelle altruista: tutti gli dicono che è matto, che non ce la farà e solo l’amico Sam lo sostiene e lo porta fino alla riuscita.
Il Tema dell’Amicizia e della Lealtà sosterranno Obama o lo faranno affondare e tutto dipende dalla scelta dei suoi collaboratori.
Con Urano, Plutone e Marte in Casa VII° c’è da temere che avrà molti nemici dichiarati, che le guerre che dovrà affrontare saranno veramente molte, anche in casa sua.
In VII° Casa, infatti, ci sta anche il nostro peggior nemico: la persona che ci accompagna nella vita.
Con Saturno in Casa 12° c’è anche da temere nemici occulti e non dichiarati, come un destino che arriva da molto lontano, dalle generazioni precedenti.
Frodo al contrario non ha pianeti in VII° Casa ma come Obama ha il Sole in 6° Casa: il duro lavoro al servizio dell’umanità. Il Sole in questa Casa parte nella vita con un senso di inferiorità, di umiltà, di passo indietro per permettere una visione delle cose dal di dentro, affinando un talento in vista della propria individuazione nel lavoro.
I Tre Capitoli della Saga
La Compagnia dell'Anello
Obama e Frodo si uniscono ad altri per portare a termine la loro missione.
La compagnia è formata e il viaggio inizia.
Non sappiamo quasi nulla dei collaboratori che Obama ha scelto ma sembrano persone valide e interessanti. Una fra tutti è quella Hillary Clinton che ha tentato ogni strada impossibile per soddisfare la propria ambizione politica.
Frodo a metà del suo cammino si ritrova solo con Sam, l’amico di sempre, un altro piccolo elfo dal cuore puro, disposto a sacrificare ogni cosa, anche la sua stessa vita per Frodo.
Lo potremmo romanticamente paragonare alla moglie del Presidente, Michelle, che siamo sicuri lo sosterrà quasi sempre con la sua vicinanza e la sua stessa ambizione.
Il quasi è d’obbligo per una Casa VII° così esplosiva e per la quadratura di Plutone alla Luna.
La Compagnia dell’Anello è sempre variegata e presenta sorprese ma è l’unica che può portare a termine la missione. E Obama con quella Casa VII° affollata sarà sempre in compagnia di qualcuno che lo sostenga.
Le Due Torri
Il disastro delle Torri Gemelle è ancora vivo e lo sarà sempre.
Obama si ritrova a ricostruire una ferita che l’America non può dimenticare e forse non ha saputo curare completamente.
Nel secondo capitolo della saga, Frodo Beggins si trova a scontrarsi con eserciti di mostruosi guerrieri che il Male ha generato da sé.
L’amico Sam lo incoraggia.
"È come nelle grandi storie, padron Frodo, quelle che contano davvero, erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi sapere il finale, perché come poteva esserci un finale allegro, come poteva il mondo tornare com'era dopo che erano successe tante cose brutte, ma alla fine è solo una cosa passeggera, quest'ombra, anche l'oscurità deve passare, arriverà un nuovo giorno, e quando il sole splenderà sarà ancora più luminoso, quelle erano le storie che ti restavano dentro, anche se eri troppo piccolo per capire il perché, ma credo, padron Frodo, di capire ora, adesso so, la persone di quelle storie avevano molte occasioni di tornare indietro e non l'hanno fatto... andavano avanti, perché loro erano aggrappati a qualcosa."
Frodo: "Noi a cosa siamo aggrappati Sam?"
Sam: "C'è del buono in questo mondo, padron Frodo... è giusto combattere per questo!"
Anche da un disastro inimmaginabile, qualcosa di buono può sempre apparire.
Il Ritorno del Re
Aragorn il principe, diventa “ciò che era nato per essere”: un Re.
Nel terzo capitolo, il più commovente, tutte le cose vanno a posto, il Male è sconfitto.
Finalmente Re, Aragorn sposa Arwen, principessa degli Elfi.
Sam si sposerà e avrà dei figli, come la sua natura chiedeva.
Solo Frodo ha un diverso destino. Il tempo del ritorno al suo villaggio di Hobbit è limitato. Dovrà ripartire, per dove non si sa ma l’Anello lo ha cambiato per sempre, la ferita del male è ancora nella sua carne, non si può tornare ad essere come prima se si ha subìto un danno.
Quando alla fine Frodo lascia il villaggio e s’imbarca, ha molto più sentore di morte nel film che nel libro che comunque lascia un finale aperto, esattamente come la Terra di Mezzo, esattamente come era cominciato.
Obama è diventato Re e ora può regnare come aveva sempre sognato, lui diverso, lui nato per riscattare un padre che re non è stato mai, ma solo dissolto e irrisolto.
Solo capire il significato della propria esistenza consentirà all'uomo Leone come Obama di mettere a frutto tutto il suo potenziale e regalare ai sudditi i doni magnifici che scaturiscono dal suo cuore generoso.
La ricerca del Sacro Graal o la missione generosa di Frodo Beggins non è altro che il riconoscimento del proprio valore dando un giusto nome e un valido significato alle cose che accadono.
Frodo che è Acquario è già oltre, a lui non importa più chi è, perché è diverso dagli altri e dove sta andando, sa solo che deve aiutare il mondo a ribellarsi e a conquistare sé stesso in un atto di grande generosità.
Che cosa siamo qui a fare ? Dove stiamo andando ? che cosa significa ?
Sono le grandi domande del segno del Leone.
Il coraggio che sta cercando il leone Obama è quello della ricerca di sé stesso, al di là del destino, del colore della pelle, dei grandi ideali, di Sauron e dell’ Occhio del Male.
Il Sole quadrato a Nettuno ha prima dissolto la figura paterna e poi ha dissolto la sua individualità che solo recentemente sembra aver recuperato nel ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’ America.
Speriamo che l’esempio di Frodo gli rimanga nel cuore e che lo conduca alla conquista del Bene.
Per la Terra di Mezzo, per sé stesso, per tutti gli altri.