ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Tu e i tuoi figli

L’IMPRINTING MATERNO - SECONDA PARTE

a cura di Lidia Fassio
 

Luna Saturno: è un aspetto che riflette un archetipo materno in difficoltà con il contenimento e il nutrimento. Senza dubbio Saturno rappresenta qualità molto diverse da quelle lunari e, quindi, quando nel tema natale si trovano legati questi due pianeti non possiamo non pensare che la Luna non venga indurita e un po’ penalizzata dal troppo bisogno di indipendenza e dalla forza di Saturno. In effetti i simboli dei due pianeti sono in antitesi: la Luna rappresenta l’acqua, la fluidità, la morbidezza, l’infanzia, la protezione, il seno, il nutrimento e il lato emozionale, mentre Saturno si propone con la terra, la durezza, la vecchiaia, l’indipendenza, la schiena, il rigore, la necessità e l’autonomia emotiva tutte cose che sono indubbiamente complementari, ma non nella prima parte della vita laddove un bambino ha bisogno di essere accolto e sostenuto incondizionatamente.

 

Senza arrivare a vere deprivazioni che possono essere sottolineate con opposizioni e quadrature tra i due pianeti, possiamo tuttavia pensare che la madre fatichi a riconoscere i bisogni e la dipendenza del bambino e che tenda a stimolarlo per farlo  diventare fin troppo presto autonomo facendo spesso leva su forze e su una struttura che non può ancora avere giacchè si costruisce proprio sulla possibilità di dipendere. E’ una donna che può stimolare alla praticità, all’essenzialità, allo svincolo precoce e al senso del dovere.. ma che, purtroppo, mancherà sul piano del feeling emotivo poiché essa stessa si trova a disagio con questa funzione e, soprattutto non ama la fragilità che è tipica nell’infanzia.

Con aspetti armonici ci saranno comunque struttura, disciplina, regole e rigore affiancati da stabilità, responsabilità, resistenza e notevole forza interiore; con aspetti dinamici possono esserci vere difficoltà sul fronte emotivo fino allo sperimentare una vera e propria mancanza di calore e, spesso, difficoltà oggettive con il nutrimento e l’accudimento.

La madre risulta efficiente, ma manca di un vero e proprio istinto materno e tenderà quindi a dare molto sul piano materiale per compensare la difficoltà che avverte su altri fronti.

 

In casi estremi la madre può porsi anche come “rifiutante” e creare grandi problemi con il riconoscimento del lato “femminile” sia interno che esterno.

Indubbiamente la Luna sarà penalizzata anche sul piano della ricettività che, non essendo fortemente sviluppata sarà sempre vista con sospetto e con inquietudine. In alcuni casi può esserci anche l’immagine di una madre un po’ avanti negli anni e, magari senza un compagno al fianco per cui  si presenta con un ruolo forte teso a compensare la mancanza di un maschile. Il materno risulta così penalizzato e in sovraccarico.

 

Luna Urano: Si tratta, anche in questo caso, di due archetipi molto diversi che non sono certo facili da accostare. Vi sono tuttavia alcuni lati che possono conciliarsi così che la Luna possa trovare modalità di espressione alternative. Urano è un pianeta che indica libertà e bisogno di esprimere sempre e comunque la propria individualità; nel momento in cui si coniuga con l’archetipo materno lascia un imprinting di difficoltà con la continuità e la stabilità: con Urano c’è sempre un senso di precarietà che, nel caso, è stato vissuto tra spinte e cambiamenti che passavano attraverso le frontiere materne.

 

La madre risulta bisognosa di libertà e può lasciar trapelare la sua insofferenza verso gli obblighi improrogabili che un neonato richiede. Anche con Urano ci sono difficoltà con le emozioni; si tratta di un pianeta prevalentemente mentale che preferisce affidarsi al “pensiero” e, per questo, risulta poco attrezzato alla percezione empatica e a quella strana fusione mamma bambino così necessaria nella primissima infanzia. La madre è spesso distratta dai suoi interessi, bisognosa di esprimersi e di liberare la propria natura ed è poco adatta ai  ritmi monotoni e al bisogno di sicurezza di un bambino; può essere però comunicativa e questo risulterà importante quando il figlio sarà un po’ più grande e potrà trovarsi accanto una donna dinamica, moderna (a volte più del figlio stesso), divertente e capace di una visione molto eccentrica della vita.

 

Con le quadrature e le opposizioni può esserci un imprinting di precarietà e di instabilità che può causare difficoltà con le relazioni che, se da un lato si desiderano, dall’altro si combattono perché vengono viste come limitanti della propria libertà.

 

Luna Nettuno: l’imprinting materno è fantastico e fortemente idealizzato, un po’ lontano dalla realtà: generalmente c’è la sensazione che lei sia un “continente diverso” e che abbia offerto un nido paradisiaco ed un accudimento totale che ricordano la non separatezza degli inizi. E’ una madre che ha grandi capacità empatiche in quanto la sua psiche è unita e sintonizzata su ciò che c’è attorno fino a creare con il bambino quel senso di “fusione” che ricorda lo stato di assoluta “perfezione superiore”. La Luna riceve un nutrimento molto affine quando si relaziona con Nettuno e, nel caso, è fondamentale la sensazione di appagamento che giunge dal sentirsi fusi e perennemente in contatto con un altro essere. In fondo Nettuno è “essere parte” e, in questo caso, la partecipazione è però universale e non riguarda prettamente il rapporto a due.

 

E’ una Luna che ha bisogno di molta maturità e libertà perché, in caso contrario, riflette estrema sensibilità e fragilità  emotiva che, per non essere percepita come destabilizzante dal bambino, richiede di passare all’azione contenendo e sostenendo la madre stessa.

Lo stato fusionale è senza dubbio molto funzionale al bambino che, tuttavia, non sarà aiutato a formarsi i giusti “confini” e le “giuste difese” che possono nascere solamente dalla sensazione di essere separati dal resto del mondo.

Ci sono spesso misunderstanding rispetto a questo archetipo che, generalmente, viene visto in modo poco realistico e  quasi sempre meraviglioso: Nettuno, tuttavia,  resta pur sempre il  simbolo di qualcosa che è “senza forma” ed è proprio questo il lato complesso: la madre lascia dietro di sé  un imprinting di “assenza” e per far fronte a questo che il bambino si sente obbligato a creare dentro di sé un’immagine ideale di rapporto che sostituisca quello che in effetti fa fatica a  costruire nella realtà.

 

In senso positivo, questo fantasticare per “dare forma a ciò che non ne ha una” lo aiuterà a solcare i sentieri della fantasia e a trovare dentro di sé risorse che lo aiuteranno a fuggire la realtà ogni volta che potrà, questa particolarità  andrà incanalata in modo che possa diventare vera e propria arte di creare da ciò che non c’è, uno strumento  che possa esprimere quei particolari contenuti che vibrano all’interno e che sorgono dall’anima seppur faticano ad essere espressi nella realtà e nella materia. L’imprinting materno in questo caso può trasformarsi in un continente ricco e creativo interno che “ispira” ed “evoca” a liberare il  lato più sublime di sè.

 

Con opposizioni e quadrature questo archetipo può dare invece serie difficoltà con l’autonomia emotiva: la fragilità materna può infatti spingere il bambino a cautelarsi rimuovendo l’ansia e il senso di inafferrabilità fino a sentirsi forte supportando e contenendo la madre stessa, rovesciando così completamente i ruoli: questo permetterà l’instaurarsi di quel “bisogno di sostenere e di servire gli altri” che sarà fantastico ma che andrà compreso nella sua profondità onde evitare che si trasformi in una profonda dipendenza dalla “sindrome del salvatore” che è tale perché ha bisogno di qualcuno che sia e resti fragile in modo da rimuovere la propria; in alternativa può offrire l’immagine di una madre vittima sacrificale che, anche in questo caso, sarà difficile da risanare in quanto può richiedere la ripetizione del ruolo pur di “non indagare dentro alla propria ombra”; questo consentirà di vivere di presunta bontà e santità immolandosi in ogni situazione.

 

Si tratta di un archetipo difficile che richiede una separazione netta tra ciò che appartiene al bambino e ciò che invece percepisce dall’esterno; successivamente potrà esserci una reale integrazione tra coscienza ed inconscio non sempre facile da realizzare soprattutto se si teme di perdersi in ciò che sta al di là dell’Io. Chi ha questo aspetto deve lavorare sui propri confini fino a renderli chiari e stabili e questo prima di permettersi di superarli.

 

Luna Plutone: anche questi due archetipi sono complessi in quanto rappresentano una polarità vita e morte.. e, senza dubbio, certe inquietudini emozionali tipicamente plutoniane sono passate attraverso le frontiere materne ed hanno lavorato in profondità sulle modalità di percepire le sensazioni interne e, soprattutto, su certe ambivalenze che caratterizzano il grande signore dell’Ade.

 

L’imprinting materno è quello di una donna potente emotivamente ma inquieta e, spesso, catalizzata da ombre dense: sicuramente è lei che detiene il potere e, in questo caso, bisognerà comprendere se questo è stato esplicitato e quindi visto in modo chiaro, oppure se è sotterraneo, cosa che potrà destabilizzare la nascente emozionalità del bambino che, non saprà decodificare le informazioni in modo corretto.

Si tratta di un imprinting forte da cui nasce una indubbia potenza interna capace di manifestarsi nelle situazioni più esasperate sotto forma di desiderio di rigenerazione e grande capacità di rinascita e rinnovamento.

 

Con gli aspetti armonici vi è una grande capacità di leggere ciò che sente la madre ma, soprattutto, di comprendere tutte le incoerenze e le variazioni nei suoi stati d’animo: in particolare Plutone è specializzato per il suo sintonizzarsi su ciò che può essere fondamentale per la sopravvivenza e, nel caso, si sono avvertite situazioni a tinte forti e  negatività contro cui si è reagito in modo appropriato. Chi ha Luna Plutone ha sentito anche la distruttività della madre ed ha fatto fronte sviluppando potenzialità non comuni e non lineari quali la seduzione e la manipolazione che servivano da barriera contro la percezione di annientamento che veniva avvertita di fronte a certe intemperanze emozionali materne.

 

Senza dubbio il lato più problematico è riferito alle ambivalenze che spesso hanno creato timori e ambiguità: infatti, la percezione di sentimenti opposti e contemporanei che derivava dalla figura materna hanno creato incertezze e paure rispetto alle immagini dell’inconscio che vengono viste come “creatrici ma anche distruttrici” e, quindi, difficili da “gestire e controllare” nella vita.

In genere sono soggetti che hanno capacità di percepire le cose ma temono questa loro potenzialità.

Questo super lavoro ha impedito di rilassarsi di fronte alle emozioni e ha bloccato la formazione di una reale fiducia in sè giacchè è stato difficile affidarsi e fidarsi della madre; nasce così anche la percezione di non avere sufficienti risorse personali e, pertanto, di dover sempre ricorrere a strumenti straordinari e fuori dall’ordinario per avere potere sulle cose e sugli altri che, sempre, si temono.

 

Chi ha questa segnatura nell’oroscopo deve ripulire le emozioni da scorie che possono contaminare il proprio mondo emotivo impedendo di viverlo nella sua intierezza e profondità. La creatività potrà essere uno strumento di rigenerazione.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati