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MAMMA VOGLIO FARE LA VELINA

a cura di Lidia Fassio
 

Assistiamo quasi ogni giorno a schiere di ragazze e ragazzi disposti a tutto pur di riuscire a fare un passaggio in Tv; spesso non si tratta solo dell’idea dei ragazzi in quanto, in molte occasioni, sono le madri stesse a spingere - soprattutto le figlie femmine - a cercare di fare carriera in questo modo; in molti casi, accompagnano loro stesse le figlie nelle selezioni dei vari canali che cercano ragazze per programmi televisivi o per concorsi di bellezza e quant’altro e, in questo modo, rivivono in modo traslato alcune loro aspirazioni mancate.

 

E’ diventato ormai normale vedere ragazze discinte fare le vallette – ruolo oggi chiamato “velina o  letterina”  in vari programmi, anche in quelli in cui non avrebbe alcun senso l’esposizione di una valletta più o meno nuda.

Che cosa succede ai giorni nostri è sotto gli occhi di tutti; ragazze e ragazzi si mettono in coda per fare le selezioni e i provini; sicuramente il loro obiettivo è quello di poter entrare nella casa del grande fratello ed essere chiaramente sulla bocca di tutti, visibili e protagonisti; altre vogliono fare la “velina” in vari programmi leggeri; altre sognano di fare le top model o le attrici; in pratica oggi è difficile trovare qualcuno che non abbia pensato almeno una volta ad entrare in televisione e diventare così un protagonista del piccolo schermo.

 

Forse,  anche in tempi più lontani, una bella ragazza sognava di fare l’attrice e di essere notata da qualcuno che le facesse fare carriera, tuttavia sicuramente le probabilità erano pochissime e, alla fine, erano poche quelle che decidevano veramente di impegnarsi in questo senso; inoltre, le famiglie generalmente non premiavano questi comportamenti mentre, questo, è esattamente il contrario oggi.

 

Così  l’idea della televisione è nella testa di moltissime ragazze almeno quanto nei ragazzi c’è il sogno di fare il calciatore, altro mestiere con  successo, protagonismo e guadagni elevatissimi per cui la vita di queste star  appare ai giovani come “dorata” senza neppure dover troppo impegnarsi.

 

Certo molto di tutto ciò è legato alle grandi illusioni che derivano dalle continue sollecitazioni dello strumento televisivo che seduce perché sembra promettere tutto e subito e fa apparire tutte le cose come se fossero realmente a portata di mano.

I nostri ragazzi senza dubbio sono figli della società dell’immagine e sono stati bombardati fin da quando erano piccoli da tutto ciò che arrivava dal piccolo schermo e questo ha permeato tutta la loro vita e la loro educazione.

All’improvviso, tutto ciò che un tempo veniva visto come “cultura” sembra essere quasi diventato spazzatura di fronte alla capacità di attrazione che ha questo strumento che assorbe spazio e tempo a qualsiasi altra cosa.

La cultura audiovisiva si è inserita con prepotenza in tutte le case ed ha un potere magnetico proprio sugli adolescenti che di televisione e di internet sono i primi consumatori in assoluto al punto da esserne spesso dipendenti.

Certo, attraverso questi strumenti sono passati nuovi miti completamente assenti nelle generazioni precedenti.

In primis è passato il mito del “tutto possibile”, poi quello dello “sballo” e, infine quello del successo che passa attraverso il corpo e l’immagine”. Gli eroi di un tempo sono stati sostituiti dai personaggi dello spettacolo ed è normale che tutti cerchino di fare la percorrere la stessa strada.

 

Senza dubbio i giovani di tutti i tempi hanno bisogno di modelli, ma soprattutto, hanno la necessità che  siano diversi da quelli delle generazioni precedenti e, per questo, gli audiovisivi hanno accompagnato sicuramente i nostri giovani anche se, troppo spesso, hanno invaso in modo massiccio il campo che, invece, avrebbe dovuto essere riservato agli educatori veri.

 

Gli adulti, da parte loro, hanno dentro notevoli carenze e sogni non realizzati e, pertanto, troppo spesso proiettano sui  figli le loro aspettative irrisolte e così non solo danno messaggi ambivalenti ma, spesso, non  riescono a mettere un freno ai desideri dei figli anche qualora sarebbe necessario per tutelarli un minimo visto che rischiano di sperare in un successo che con grande difficoltà arriverà e che, invece, costerà notevoli delusioni e disillusioni.

 

La vita dello spettacolo spesso riserva grandi difficoltà e imprevisti, salite e cadute: inoltre è quasi sempre subordinata alla  bellezza e qui mi riferisco soprattutto alle ragazze che, spesso, non hanno idea del prezzo che pagheranno per avere in cambio pochissimo, a volte solo briciole insieme ad un po’ di popolarità che, tuttavia, il più delle volte non dura e non permette di approdare ad altri ruoli come, invece, tutte sognano.

Oggi anche i ragazzi si sono buttati nell’arena e quindi anch’essi cercano di farsi notare in vari modi anche se è piu’ difficile per loro  in quanto il ruolo di “valletta” resta una prerogativa tipicamente femminile.

 

Indubbiamente l’aumento di possibilità ha creato una sorta di “sindrome del successo” a cui pochi giovani sanno resistere e ancor meno quando anche i genitori in qualche modo lasciano passare una certa soddisfazione nell’immaginare o nel  vedere i loro figli su un palcoscenico.

 

Certo, vale la pena di soffermarsi sull’eccessiva presa che hanno queste cose nella nostra società e sul perché sono diventate l’aspettativa di quasi tutti i giovani; ciò che ovviamente è allettante è il miraggio del denaro facile ma non solo, in quanto tutti sperano nel vero colpo di fortuna, qualcosa che possa cambiare la vita. Bisogna inoltre pensare che tutti i giovani amano “mettersi in mostra” perché giustamente sono nel pieno del cambiamento della loro identità ed hanno bisogno di “specchi” per ri-conoscersi e vedersi.

 

Senza dubbio sono cambiati i valori di fondo e così, società, famiglia e individui pensano che denaro e successo siano le uniche cose che contino nella vita per cui, naturalmente, questo modo di pensare ha finito per riversarsi su tutte le cose e sui comportamenti. Viviamo nell’era dell’immagine, del web, del virtuale ed abbiamo asserito tante volte che in questa nostra epoca così vuota di valori autentici, di ideali e di principi,  l’immagine è diventata la cosa più importante da nutrire e far brillare. Il male autentico della nostra società è il narcisismo e, in questa “patologia”, senza dubbio vi è un vuoto profondo di sentimenti e, di conseguenza, non vi è modo di valutare realmente le cose. Il narcisismo è stato anche il motore del consumismo: ovviamente essendo consumatori fin dalla nascita, c’è la necessità da parte dei media di stimolare il valore dell’immagine e del successo in modo da avere presa sui simboli del “successo”.

 

E’ di qualche giorno fa la statistica assolutamente preoccupante che stabilisce che  il 50% delle ragazze al di sotto dei 15 anni vorrebbe cambiare la propria immagine attraverso la chirurgia estetica e questo per diventare più belle e più appetibili e per somigliare ai modelli che loro hanno in testa. Senza dubbio è chiaro ciò che hanno in mente e quali processi di impossessano della loro psiche inquinandola e contaminandola.

 

Non è un momento facile e l’idea che questi siano i valori più evidenti di questo tempo fa pensare che non sarà facile traghettare e superare le sfide di questo periodo ma, in ogni caso, sappiamo bene che ogni fase di transizione corrisponde sempre ad una caduta dei valori precedenti in attesa che subentrino quelli nuovi e questa non fa eccezione solo che tutto è esasperato per via dei mezzi di comunicazione.

 

Ci sono tuttavia molti ragazzi che hanno in mente un mondo migliore, più equo e soprattutto più pulito e meno legato alla superficialità e al materialismo; forse questi sono già i semi del futuro e, prima o poi, molti ragazzi li assumeranno e li faranno brillare nella loro vita.

Senza dubbio in ogni giovane si attiva l’archetipo dell’eroe ma, non essendoci ruoli eroici che possano essere interpretati all’esterno, finiscono per vedere la televisione e l’immagine come l’unico modo per “essere visti, esistere ed avere un’identità riconosciuta”. Nel momento in cui saranno invece in grado di fare qualcosa di autentico per gli altri e per il mondo in cui vivono ecco che l’archetipo riprenderà il suo vero ruolo e i giovani si avventureranno nuovamente in viaggi molto più interessanti che non quello dello sballo e della televisione.




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