Da qualche tempo, e in modo sempre più palese, assistiamo ad una progressiva destabilizzazione degli equilibri sociali, politici, economici, ecologici… ma anche individuali. La crisi finanziaria iniziata nel 2008-2009 ha provocato una reazione a catena: un generale senso di allarme, ovviamente motivato e comprensibile, che tuttavia si è poi diffuso in contesti e modi più vaghi, indecifrabili, insinuandosi nelle dinamiche dei singoli stati e poi dei singoli cittadini, fino a colpire il cuore dell’umanità stessa, cioè l’essere umano, nelle sue certezze esistenziali, personali e relazionali. Come punte di iceberg, emergono fenomeni di crescente aggressività con i quali i personaggi più in vista sembrano ricevere e incarnare le proiezioni collettive sul pericolo avvertito, sfogando così uno squilibrio assai più grave e subdolo, perché nascosto sotto la superficie; ed emergono scandali, tradimenti, lotte sempre più dirette e sempre meno leali, mentre il tentativo di trovare singoli capri espiatori, colpevoli di ogni male della società, evidentemente non funziona in stile “tutti contro tutti”, tanto meno serve, se non a rimandare il momento di affrontare i veri problemi, di ammettere le vere colpe di ognuno, e non solo quelle di qualcuno… o di chiunque altro.
In ogni transito, il primo contatto è sempre meno consapevole. A seconda dei pianeti coinvolti, è possibile che si avverta semplicemente un clima diverso, una smania di cambiamento segnalata da insofferenza o insoddisfazione. In certi casi si manifesta un evento particolare, che richiama l’attenzione e amplifica l’urgenza di trasformazione: non è detto che si tratti dell’evento cardine che il transito rappresenta, ed anzi a volte è solo preparatorio a qualcosa di diverso che si definirà a transito completato, assieme alla comprensione ed elaborazione dei suoi perché… Non c’è dubbio che, dal punto di vista collettivo, l’impatto della prima quadratura di Saturno in Bilancia a Plutone in Capricorno sia stato alquanto impietoso, perché il connubio tra dovere (morale e/o legale) e il potere (in ogni sua vera o presunta espressione) si è tradotto in una sorta di caccia ai fantasmi, più che alle streghe, o meglio agli scheletri nell’armadio. Tante intenzioni nascoste dietro a belle parole sono venute a galla; tante autorità nei diversi campi sono state ridimensionate se non svergognate (penso alla Sanità con i suoi business di vaccinazione, ai politici con i loro vizietti sessuali, alla Protezione Civile o alla stessa Chiesa); tanti “gialli” o “misteri” di cronaca nera o rosa hanno catturato l’attenzione dei media… ma più che l’ora della verità sembra l’ora del sospetto. E infatti, ciò che è soprattutto aumentato, almeno per ora, è il clima di ambiguità, di diffidenza, di presagio; la sconsolante sensazione di un inesorabile deterioramento di valori, di una corruzione etica ormai presente fin nelle viscere della società e non solo delle sue istituzioni.
Della serie “C’è del marcio in Danimarca”… ma non solo.
Purtroppo c’è anche nel Golfo del Messico. Proprio quando Saturno è rientrato in Vergine, Plutone si è fatto tristemente notare, ancora una volta, nelle sue associazioni al petrolio. Si sa che la Vergine è un segno legato all’ecologia, ma Saturno di per sé sottolinea le carenze, gli errori, le responsabilità: è raro che da solo sia legato ad eventi improvvisi. Ma è stato sufficiente che tornasse in opposizione a Urano in Pesci, il segno degli oceani, perché un’ennesima magagna venisse letteralmente a galla, con l’esplosione della piattaforma mobile, al largo della Louisiana. E dunque, quante piattaforme petrolifere a rischio di crollo abbiamo, nei nostri mari? Valga ovviamente come metafora. Perché è questo il punto: Plutone in Capricorno ha ed avrà il compito di demolire tutto ciò che non regge più, di scoprire tutti i bluff, di abbattere tutte le maschere, di mostrare tutte le finzioni… per arrivare a fare emergere la verità, qualunque essa sia. E per farlo, userà la forza di ogni pianeta, a partire da Saturno e Urano, pronti a distruggere e a rinnovare là dove sarà necessario.
Sappiamo che ci aspetta una primavera-estate delicata. Già da adesso e sino a fine maggio, Giove si affiancherà a Urano nell’opposizione a Saturno; tra giugno e settembre Giove e Urano si porteranno ai primi gradi Ariete, in quadratura a Plutone; e a fine luglio anche Saturno tornerà in Bilancia, e proprio nei cruciali gradi di cambio di segno riceverà la congiunzione di Marte. Allora la Croce a T sarà perfetta, con Giove-Urano opposti a Marte-Saturno e tutti in quadratura a Plutone, nei segni Cardinali.
Cosa accadrà? Sono in molti… siamo in molti a chiedercelo, preoccupati. Le risposte certe sono competenza della chiaroveggenza, non certo dell’astrologia, ma per fare qualche supposizione credibile può essere utile girare prima la domanda a noi stessi. Ho premesso infatti che la tensione celeste si è diffusa dal piano collettivo a quello individuale, e non credo sia necessario guardare troppo lontano per osservare i pianeti all’opera anche nel privato. Molte persone hanno problemi di lavoro o di denaro, e questo purtroppo si sa, ma si stanno aggiungendo problemi di salute, problemi relazionali, eventi più o meno gravi che sconvolgono o comunque destabilizzano tanti equilibri. Per molti individui, insomma, sembra che si stia preparando una nuova stagione della vita che, anche nell’augurabile ipotesi che sia migliore, passa attraverso una fase di rivoluzione, distacco, sofferenza, paura o forte disagio. E le risposte sono difficili perché al momento stanno semplicemente emergendo le domande, e non è nemmeno detto che siano ancora le domande giuste. Ecco perché c’è tanto allarme, tanta incertezza in giro: ognuno l’avverte nella propria vita, dentro di sé, e tutti lo avvertiamo nei confronti della vita collettiva.
La caratteristica più importante di questa primavera-estate è nello spostamento “temporaneo” dei pianeti. L’ultimo passaggio di Saturno in Vergine, il primo passaggio di Urano e Giove in Ariete, con Plutone che retrograda sino a settembre, quasi per non mancare all’appuntamento con la Croce Cardinale ai primi gradi. Quando i cicli dei pianeti lenti vengono in qualche modo “interrotti” da uno spostamento in segni diversi, significa che da tali segni i pianeti hanno ancora o hanno già qualcosa da dire: un insegnamento che non è stato colto, un suggerimento che andrebbe colto. E allora, è possibile che nei prossimi mesi si chiariscano almeno le domande, gli argomenti su cui dal 2011 dovremo poi lavorare più profondamente. Ognuno nel proprio piccolo e tutti insieme, come dicevo.
Ma non è un caso che, tra i quattro segni Cardinali, sia il Cancro a ricevere le dissonanze planetarie senza nessuna congiunzione, solo in modo “passivo”. Da un lato è purtroppo chiaro il riferimento alla sensazione di fragilità percepita o, direttamente, alle categorie sociali più coinvolte ed esposte: i bambini, le famiglie, gli anziani, i malati, tutte le persone che sono o si sentono indifesi di fronte alla minaccia che Plutone evoca… Da un altro lato – il lato evolutivo – credo che stia diventando sempre più urgente e inderogabile un risveglio dell’umanità verso l’energia del femminile, intesa come visione meno materialistica della vita, come esperienze di solidarietà ed accoglienza più autentiche e non solo demagogiche, come maggiore rispetto per la “madre terra” e recupero della sintonia con i cicli naturali e universali.
Sembrano chiacchiere filosofiche di fronte agli allarmi reali ed oggettivi che gravano sulla società: gli squilibri ecologici ed economici, le guerre ancora in corso e il riarmo nucleare di tanti stati, la degenerazione dei costumi, la criminalità, la disoccupazione, la popolazione planetaria che continua ad aumentare e soprattutto ad invecchiare… Eppure, con la sola visione razionale, scientifica e consumistica, siamo riusciti a fare più danni che a generare progresso e benessere. E’ evidente che è stato l’eccessivo sbilanciamento in tale direzione ad aver agito in modo distruttivo e non solo costruttivo, ma per ripristinare un equilibrio è necessario introdurre una forza uguale e contraria, che sappia prima reagire per poter poi agire consapevolmente e più armoniosamente. Già millenni fa, il Taoismo metteva in guardia nei confronti dell’eccesso di Yang, che inevitabilmente provoca un eccesso di Yin negativo (smarrimento, dispersione, debolezza, caos), come di un eccesso di Yin che provoca analogamente Yang negativo (durezza, materialismo, competizione, egoismo). L’equilibrio tra polarità maschile e femminile si realizza solo inizialmente per compensazione, ma esige che l’uomo – e con lui la società – non dimentichi di essere spirito e materia, cuore e cervello, natura e scienza.
In qualche modo, spero non troppo traumatico, non escludo che qualcosa, presto, ci risvegli la memoria cancerina.