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AFFINITÀ MENTALI

a cura di Lidia Fassio
 

Abbiamo detto tantissime volte che una delle possibilità per cui una coppia possa perdurare nel tempo mantenendo un rapporto interessante, vivace e dinamico consiste nella condivisione di punti comuni e nell’accettazione delle reciproche differenze. Abbiamo sottolineato spesso il potere positivo che hanno le affinità elettive che sono vicine al concetto venusiano della vita, a quei gusti simili che tanto possono aiutare una coppia a vivere cose piacevoli insieme.

Non possiamo però dimenticare il potere della “comunicazione e delle affinità mentali” che, alla lunga,  possono veramente fare la differenza tra due persone.
Senza dubbio Mercurio ha molto a che fare con la curiosità, con la comunicazione e il conoscere: ha sempre bisogno di stimoli, di apprendere qualcosa di nuovo, di conoscere nuove persone e,  proprio per questo,  una coppia può avere interessi molto simili che conducono a migliorare la vita insieme.
Noi siamo soliti pensare alla “passione” e alla “sessualità” come ad ingredienti fondamentali nella vita di relazione; senza dubbio lo sono tuttavia, ci sono altre sostanze che possono cementare e allungare la vita di coppia e, tra queste c’è senza dubbio la condivisione di affinità mentali, la comunicazione ed interessi che possono essere gustati insieme.

Questo ingrediente si costruisce nel tempo se entrambi i soggetti sono in grado di curare la crescita personale che può rendere ognuno dei due più interessante e desiderabile per l’altro e, al tempo stesso, condividere ciò che si ama con l’altro.
Anche l’uso delle parole è importante fra due persone: dopo un po’ di tempo i partner si dimenticano di dire quelle cose che all’inizio erano importantissime e assolutamente spontanee nel far scattare nell’altro l’interesse e l’innamoramento.
Parlare, comunicare ed utilizzare un linguaggio positivo è importantissimo perché fa sentire l’altro presente: “amore è essere pensati”; sembra una frase banale ma non lo è in quanto noi nasciamo in una relazione il che significa che qualcuno pensava a noi, si occupava di noi e ci amava dandoci costantemente il suo supporto.
Così, quando siamo dentro ad una coppia dobbiamo evitare di dare per scontato che se siamo lì vuol dire che amiamo l’altro: in realtà, i piccoli gesti, le sorprese, gli sguardi e le paroline dolci sono importantissime perché fanno sentire l’altro “pensato ed amato” e questo alimenta sicuramente il senso della relazione.

Per linguaggio positivo si intende la capacità di esprimere in prima persona i propri sentimenti, semplicemente comunicandoli all’altro.
Quando ci si sente troppo vulnerabili si finisce invece per evitare queste cose perché si ha paura di esporsi troppo o di mostrare troppo ciò che si sta provando. Senza dubbio, quando si ama un’altra persona non si può fare a meno di esporsi e di riconoscere che la vulnerabilità è parte integrante di ogni rapporto autentico anzi, che ogni rapporto autentico ha il compito di mettere in luce i punti fragili che sono all’interno.
L’amore da adulti non è mai protezione, anzi, è un sentimento che porta fuori le difficoltà per smontarle e superarle: per questo è così difficile viverlo intensamente e farlo durare a lungo.

In pratica tra le varie cose che possono dare l’impressione di “prendersi cura del rapporto” c’è l’attenzione verso il linguaggio e la comunicazione che aiutano a creare un clima di conforto e di rassicurazione per l’altro.

Certamente l’affetto è più una questione venusiana ma, dato che nel mito, Venere e Mercurio erano amanti, significa che possono fare molte cose insieme e, soprattutto possono rinforzarsi reciprocamente.
In effetti Venere può riuscire a comunicare ciò che “avverte dentro” attraverso la verbalizzazione e questo risulta rassicurante ed appagante; è anche un modo per essere generosi con l’affetto; essere disponibili sul piano della comunicazione significa ridurre al minimo gli attriti e creare dei ponti che aprono alla fiducia.

Scoprire quali sono le affinità significa essere veramente interessati all’altro e sapere ciò che piace tanto all’altro che è uno dei tanti modi per mostrare la cura, l’attenzione e l’interesse per il partner. Siamo tutti in credibilmente abili a dare agli altri ciò che desideriamo mentre si tratta di scoprire e dare ciò che l’altro desidera poiché questo è un modo per alimentare il sentimento; tutto ciò che è vivo necessita di cibo, di acqua e di cure amorevoli per prosperare ed un rapporto vero ed intenso è quanto di più vivo possa esistere al mondo.

In una coppia sono importanti anche gli interessi che si hanno in comune che possono permettere una più proficua condivisione. Amare lo stesso sport, le stesse letture, la stessa musica, avere amicizie da condividere e da frequentare insieme sono ulteriori possibilità di parlare e di scambiare opinioni e punti di vista il che contribuisce a trascorrere del tempo insieme piacevolmente senza sentirsi obbligati a fare qualcosa che non è tra le proprie preferenze.

Si chiamano “legami di amore” ed in effetti la parola legame fa pensare ad un filo sottile che, giustamente, tiene insieme due persone a livello affettivo, psicologico ed emotivo.
Un rapporto è una specie di contenitore in cui ognuno dei due mette delle cose personali che contribuiscono a creare il senso della coppia. Il punto è “cosa si vuole mettere dentro a quel contenitore”?

Avere delle affinità e condividere delle cose con il vostro partner significa riconoscere che c’è un forte coinvolgimento in tutto ciò che riguarda l’altro, significa condividere le cose che si hanno, fare delle cose per aiutare l’altro, avere degli obiettivi comuni ed occuparsi in modo attento degli interessi che l’altro vive separatamente.

Molte persone non ce la fanno a costruire tutto ciò perché temono di sentirsi troppo vincolate e così mantengono aperte nuove possibilità del tipo; “magari conoscerò qualcun altro”, oppure pensano: “se mi mostro veramente coinvolto finisco per essere vulnerabile e quindi feribile” ma si tratta di barriere difensive che vengono erette contro un vero e proprio impegno che, invece, è fondamentale in qualunque rapporto d’amore affinchè si possa creare il legame.

Quando si pensano queste cose si crea una distanza anziché lavorare per un’unione. E’ proprio in queste circostanze che occorrerebbe chiedersi cosa si sta veramente facendo e cosa si desidera da un rapporto.
Costruire un rapporto vero, interessante e duraturo nel tempo richiede il coraggio di coinvolgersi psicologicamente, affettivamente ed emotivamente rinunciando alle difese e alle resistenze che vengono messe quando si teme troppo la relazione.

Se si vuole costruire un rapporto autentico bisogna “decidere di impegnarsi” senza difendersi e sottrarsi perché si ha paura di soffrire o di perdere potere.
Bisogna rinunciare alle vie di fuga che  si vogliono mantenere aperte; in pratica la premessa di base è “concedersi” in quanto non vi è possibilità diversa. Se crediamo in qualcosa non ha alcun senso non impegnarsi, sarebbe come dire di amare il proprio lavoro e poi non fare nulla per seguirlo e farlo crescere. Su questo punto si verificano spesso grandi incongruenze da parte dei partners: dicono a parole di volersi coinvolgere, di voler amare e di voler essere amati ma, in realtà, non aprono il loro cuore e non si concedono mai veramente al rapporto che, in queste condizioni, soffoca ed implode.

Per arrivare a questo è molto importante non prendere decisioni avventate e non fare cose superiori alle vostre effettive possibilità; tuttavia, una volta che si è convinti che l’altro è quello con cui si vuole stare perché lo si ama, allora bisognerà coinvolgersi per sviluppare intimità e complicità che sono i veri ingredienti che possono durare nel tempo.
Il problema non sta  nell’affidarsi all’altro ma nell’affidarsi al rapporto che è ciò che si costruisce insieme.

Un'altra qualità Mercuriale che può unirsi a quelle della Luna è quella dell’ascolto empatico. L’ascolto consente di costruire apertura e fiducia quando è esente da giudizio. Un celebre teologo dice che “il primo dovere dell’amore è quello di ascoltare”; in effetti, quando si ascolta in modo empatico, anche il partner si sente compreso ed incoraggiato ad aprirsi e a parlare; in pratica si creano le condizioni per un dialogo costruttivo. Se si parla sempre e non si ascolta mai è difficile che si creino le condizioni per una buona comunicazione.

Critiche, biasimo, sermoni e direttive non funzionano perché limitano la possibilità di avere un rapporto paritario ma favoriscono rapporti disfunzionali del tipo “padre – figlia”  o “madre – figlio”, ovvero rapporti complessi che addormentano la fiducia e lo scambio e bloccano l’intimità.

Non è mai importante dare consigli o dare soluzioni: ognuno le può trovare da sé mentre sarà importante ascoltare il partner ad un livello profondo cogliendo il significato emotivo di ciò che ha da dire.
Noi viviamo in un mondo troppo intellettualizzato e razionale per dar conto a questa modalità di comunicare; purtroppo però dove non c’è empatia manca anche la possibilità di essere complici.

Essere empatici significa lasciare da parte il nostro modo di pensare e di vedere le cose e, soprattutto, rinunciare a dare soluzioni ma ascoltare ciò che sta realmente provando l’altro senza volergli suggerire nulla e senza volerlo cambiare.
Stare ad ascoltare veramente l’altro significa offrirgli la possibilità di sentirsi capito. Questo tipo di comunicazione andrà via via ad arricchire sempre di più la relazione, la complicità e il legame.

E’ universalmente provato che l’ascolto empatico è un efficace mezzo per unire due persone; ciò nonostante sono pochi gli interlocutori che riescono ad esimersi dal dare consigli e dal suggerire soluzioni all’altro. Purtroppo, quando il partner ha un problema, si avverte anche da parte dell’interlocutore un senso di impotenza che genera automaticamente la ricerca di soluzioni da offrire.
Imparare quindi ad ascoltare e a mostrare empatia è un compito difficile che però può aprire le porte del paradiso.




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