Siamo tutti concordi sui grandi cambiamenti economici, politici e sociali che si annunciano in questi anni anche se, al momento, siamo ancora nella fase di destrutturazione e ci sono solamente tenere tracce di nuovi ideali ed aspirazioni che però non hanno ancora trovato un terreno fertile per attecchire pur sapendo che, dal concepimento di un nuovo ciclo alla possibilità di realizzazione concreta, corre senz’altro un lungo lasso di tempo scandito dai transiti dei tre pianeti transpersonali che, ovviamente, impostano lunghe fasi di trasformazione che devono sedimentare nell’inconscio collettivo prima di sensibilizzare le coscienze individuali.
Per ora stiamo continuando a vedere gli effetti eclatanti scanditi da Plutone e da Urano anche se, per tutto il 2014 saranno ancora in quadratura tra loro, il che significa che perdurano stagnazioni e blocchi ancora lontani dall’essere realmente risolti. Senza dubbio, le innovazioni e le nuove vie cui anela Urano non hanno ancora la possibilità reale di manifestarsi almeno fino a che Plutone non abbia concluso il suo ruolo di “distruzione e morte” del sistema esistente, preludio della futura “rinascita”. La quadratura segnala una difficoltà di comprensione ma, soprattutto, l’impossibilità di accedere ad una nuova fase fino a che non si arriverà a “ripulire” ed abbandonare il vecchio modo di gestire il potere che ha ancora radici ben salde e, pertanto, difficilmente lascerà la presa in tempi brevissimi. Plutone ha cicli molto lunghi che si estrinsecano in profonde “fasi depressive” che rendono possibile abbandonare definitivamente i vecchi modi di vivere e governare che hanno inquinato il terreno politico, finanziario e sociale, impedendo di gestire in modo diverso le risorse mondiali e di fare spazio a motivazioni e logiche diverse da quelle messe in campo fino ad ora.
In pratica, la quadratura rappresenta un blocco e ci ricorda che un cambiamento salutare non può avvenire in queste condizioni dato che, esattamente come accade per la terra, i nuovi semi devono essere sparsi su un terreno pulito, fertilizzato e sgombrato da tutte le scorie dei cicli precedenti al fine di evitare proliferazioni sotterranee che metterebbero a repentaglio ciò che deve nascere.
Anche sul piano psicologico collettivo la quadratura tra i due pianeti indica periodi complessi in cui i vecchi contenuti densi di ombre e di negatività dovranno abbandonare la presa e fare spazio affinchè possano salire alla coscienza nuove idee che siano il frutto di una consapevolizzazione generale non dettate solamente da spinte emotive di ribellione derivanti dalle difficoltà che si stanno affrontando al momento.
Forse, per la prima volta nella storia, se riusciremo a muoverci con cautela e con la giusta maturazione potremmo affrontare le cose in modo nuovo evitando, come sempre è accaduto in passato, di arrivare allo scontro sociale che causerebbe un ancor più triste aggravamento della situazione poiché aggiungerebbe ulteriori disastri senza maturare un vero e proprio cambiamento. I cambiamenti di Urano richiedono prima idee e progetti ben precisi; in caso contrario, si procede solamente con tagli drammatici che lasciano ferite e strascichi difficili da rimarginare se non dopo tantissimo tempo.
Se riusciamo a “resistere” allo stress e alla frustrazione attuali, si verificherà un vero cambiamento nelle coscienze individuali e collettive da cui emergeranno nuovi valori, ideali e progetti che potrebbero segnare creativamente il corso della storia; sappiamo bene che nulla di tutto ciò è fattibile senza l’impegno di ogni singola persona a costruire prima di tutto dentro di sè un mondo diverso da quello che sta morendo per cui, solamente passando attraverso una crisi dolorosa ma utile, sarà possibile liberare gli esseri umani da un modo di vivere e di pensare che, negli ultimi 30/40 anni ha portato a questo stato di cose.
Tra i transiti fondamentali di questi anni vi è anche quello di Nettuno in Pesci, segno del quale è signore e nel quale dovrebbe manifestare i suoi simboli più potenti. Nettuno agisce come una sorta di solvente per far cadere le illusioni che abbiamo coltivato nel più recente passato inducendoci a guardare un po’ più in là degli egoismi personali per percepire i nuovi bisogni che si agitano al di sotto delle coscienze e che pian piano emergeranno per essere “ascoltati”.
Si è tanto parlato delle potenzialità dell’Era dell’Acquario e della nuova filosofia che dovrà nascere affrancandosi dalle logiche competitive attuali; l’umanità si trova ora in una delicatissima fase di transizione tra un modo di vivere e di essere che è giunto alla sua nemesi ed uno che dovrà sorgere ma che non è ancora ben definito e, soprattutto, non è ancora sostenuto da valori autentici in grado di ridare “sostanza” ed energia per procedere.
In questo periodo confuso in cui tutto sembra precipitare lasciando dentro un pessimismo strisciante misto all’inevitabile sensazione che è finita “l’età dell’oro”, Nettuno dissolve le vecchie forme permettendo di accedere a ideali completamente nuovi che porteranno ad un modo di vivere in cui la dignità umana, la solidarietà e la condivisione di ciò che la terra mette a disposizione possano sostituire le lotte, le separazioni e lo sfruttamento.
Tutto questo avrà bisogno di figure che sappiamo ridare speranza, veri e propri “ispiratori” che, con le loro visioni, potranno risvegliare le dormienti coscienze instillando in esse la voglia di voltare pagina sperimentando un modo di essere e di vivere che sia più vicino all’anima dell’uomo.
Nettuno in Pesci ci parla di “partecipazione” e di “unità di intenti” ma, soprattutto, di “solidarietà”, parola tanto abusata quando disattesa dato che spesso si confondono solidarietà e pietà e, soprattutto noi occidentali, ci siamo troppo a lungo illusi che bastasse regalare briciole della nostra ricchezza materiale, certi di operare per il bene collettivo. Ebbene, proprio questo è uno dei luoghi comuni da abbandonare; non esiste solidarietà se non vi è riconoscimento delle persone e non può esistere partecipazione se continuiamo a percepire divisioni e ombre laddove non riscontriamo similitudini nel modo di pensare e di essere.
Nettuno però sembra dire che non si può solamente predicare restando a guardare poiché è giunto il tempo di prendere coscienza e di agire in modo da superare le barriere e le divisioni che hanno portato a snaturare l’uomo lasciandolo solo di fronte ad un mondo che sembra girare all’impazzata senza tenere conto di uno dei suoi bisogni fondamentali: quello di ritornare ad avere relazioni autentiche con gli altri esseri umani, unica cosa che può ricreare l’armonia tra sé stesso e ciò che lo circonda riempiendo di affetto e di condivisione il suo cuore spezzato.
Con Nettuno in Pesci è stato eletto Papa Francesco che sembra dare segnali importanti a partire proprio dalla Chiesa che, a lungo, ha operato con logiche di potere che l’hanno allontanata e di molto dalla sua missione temporale. Il nome stesso ci ricorda un uomo molto caro alla cristianità, il fraticello di Assisi che, con la sua semplicità, il suo sentire e il suo partecipare all’armonia universale ha rappresentato uno spiraglio di luce in un’epoca in cui, la sua “parola” non poteva certo giungere a tutti; forse oggi, per bocca di un altro Francesco, alcune delle idee da lui anticipate e messe in pratica potrebbero diventare parte integrante di un nuovo modo di intendere la spiritualità.
Senza dubbio ciò che sta facendo Papa Francesco induce alla riflessione e può sicuramente toccare il cuore dei credenti, tuttavia, il tema della solidarietà non potrà riguardare solamente i “fedeli” ma dovrà toccare ognuno di noi dato che rappresenta la sfida più grande del nostro futuro; il segno dei Pesci ci ricorda che la capacità di operare insieme, superando gli egoismi personali per metterci a disposizione della vita può veramente aprire un nuovo capitolo di storia in cui finalmente si riescano a superare le grandi disparità che si sono via via create nel mondo. Tutto ciò presuppone un cambiamento profondo che permetta all’umanità di non lasciarsi più ingannare dalle logiche di polarizzazione che hanno segnato tristemente la vita dell’uomo fino ai giorni nostri; solo se riusciamo a cambiare il nostro modo di pensare e di sentire ed usciamo dalle spietate leggi della competizione e dei mercati, possiamo veramente fare un salto quantico che obbligherà coloro che hanno potere a modificare i loro piani di azione. La solidarietà genera energie potentissime con le quali si possono abbattere tutte le barriere.
A tal proposito è nata la “sharing economy” che si occupa di solidarietà non nel modo in cui siamo stati abituati a pensarla, bensì nel dar vita ad una vera e propria economia che si basi fondamentalmente sullo scambio di beni e di servizi tra le persone; il tutto parte dagli Stati Uniti in conseguenza alla crisi economica ma si sta dimostrando un modo intelligente e, soprattutto, alternativo di superare la logica del consumo individuale e dello spreco, mettendo a disposizione le proprie cose, il proprio tempo e la propria competenza, condividendo il tutto con altri, potendo così utilizzare prodotti e servizi utili senza doverli necessariamente acquistare. In Italia siamo ancora un po’ in ritardo ma vi sono provvedimenti e stanziamenti governativi che si impegnano a sostenere queste nuove modalità di operare che si estrinsecano nella frase: “accedere senza possedere”.
Niente sembra essere più in linea con la filosofia dell’Era dell’Acquario e di Nettuno in Pesci. Se saremo in grado di comprendere che potremmo avere molto di più sul piano umano, del benessere e della gratificazione senza dover necessariamente passare attraverso il possesso individuale, saremo in grado di mettere delle pietre miliari che rivoluzioneranno in maniera creativa la vita delle persone e delle società.
La lentezza di marcia di Nettuno potrebbe essere la carta vincente dei prossimi 15 anni; Nettuno simboleggia il ritorno ad una vita che abbia un significato sul piano delle relazioni umane, fondamentale per sconfiggere i tanti separatismi che hanno reso l’uomo impotente, arrabbiato e solo, finendo per fare il gioco di chi vive di contrapposizioni e di guerre consegnando a pochi le risorse di tutti. Questo pianeta nel suo domicilio primario può realmente portare ad un’attitudine nuova nei confronti della vita e dell’esistenza; la vera sfida sarà nel credere che tutto ciò sia possibile evitando la messa in atto fatalistica del pensiero che, individualmente, non si possa cambiare nulla.
Anche da un punto di vista psicologico Nettuno agirà come un canale attraverso il quale il Sé superiore collettivo si manifesterà alle singole coscienze. L’umanità è ad un bivio importante e, forse, possiamo superare il “karma collettivo” cambiando le nostre condotte consci che siamo parte di qualcosa di più grande e che dobbiamo integrare le ombre personali. Il segno dei Pesci si appoggia ad un’energia femminile e pertanto, il transito di Nettuno richiede che l’uomo sia pronto a mettersi veramente a disposizione per ritrovare quello spirito solidale che ha perduto ormai da tempo.