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MARINE LE PEN

a cura di Francesco Astore
 
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Si avvicinano le elezioni europee fissate per domenica 25 maggio in un clima di disordine e di incertezza che vede il perdurare della crisi ucraina e la scoperta in Italia di incredibili scandali legati alla piaga, mai sanata, della corruzione.
Intanto la competizione si fa incandescente sia nella nostra Penisola come nei territori degli Stati membri che faranno sentire la loro voce nel segreto dell’urna.
Scopriamo tanti personaggi vecchi, nuovi, seminuovi, muoversi sul palcoscenico della vetrina elettorale alla ricerca, spesso spasmodica, del consenso. Politici di nuovo e di antico corso mettono in scena la loro vis persuasiva ma giocano anche la carta dell’immagine, di un look suadente, rassicurante o ancora accattivante per conquistarsi il maggior numero di voti.

In uno dei Paesi fondatori dell’Unione Europea, la Francia, il personaggio che si sta ritagliando una considerevole fetta di attrazione mediatica è Madame Marine Le Pen, esponente del partito di estrema destra francese e figlia di Jean-Marie, universalmente noto per le sue posizioni oltranziste e filonaziste.
Marine ha preso il posto del padre alla guida del Front National nel 2011 e il look del partito si è fatto meno fosco.
A quanto pare, dai sondaggi in circolazione, un francese su tre potrebbe votare il Front National: un vero e proprio boom di consensi che, se confermato, testimonierebbe di una clamorosa svolta a destra dell’elettorato gallico.

La signora Le Pen vorrebbe staccarsi dalla radice estremista ed eversiva, vero cavallo di battaglia del padre, per abbracciare contenuti e valori di una destra che potremmo definire più moderata e liberale. Suo punto di forza è quello di richiamare il sentimento patriottico francese riportando la nazione transalpina alle antiche glorie e a quello che tutti noi riconosciamo come la grandeur di questo popolo.
Ha gioco facile poiché raccoglie il malcontento serpeggiante nell’opinione pubblica, esasperata da vari anni di disoccupazione, di crisi economica grave, di Stato che si preoccupa di gestire gli extracomunitari senza assistere adeguatamente i cittadini francesi. Secondo lei, dovrebbero prima di tutto venire tutelati i cittadini francesi (cittadinanza “indivisibile” dalla nazionalità) e i cittadini stranieri che commettono reati dovrebbero essere immediatamente rimpatriati nel loro Paese d’origine.

Uno Stato non confessionale e che non debba dare sussidi a organizzazioni religiose è l’altro argomento forte sostenuto nella politica della signora Le Pen.
Quindi, “fiore all’occhiello” è la posizione ambientalista, ecosostenibile, legata a un intelligente trasporto delle merci che sembra fare a gara con quelle dei partiti cosiddetti “verdi”. Marine vuole infatti “produrre per il territorio più vicino e distribuire sul posto, consumare i prodotti locali e smaltire i rifiuti, riciclandoli, sempre in loco”; i prodotti che vengono necessariamente da un territorio non francese debbono essere gestiti con “contratti di cooperazione”. In tutto questo programma si legge un’incentivazione del trasporto pubblico a scapito di quello privato con grande vantaggio dell’aria respirabile di tutti.

Marine batte i pugni anche contro Bruxelles e chiede una politica economica meno legata agli interessi delle banche e dei pareggi di bilancio a tutti i costi, invocando un’uscita dall’Euro e un ritorno alla moneta nazionale.

Altre frecce all’arco della temeraria Marine sono la battaglia contro l’aborto, contro qualsiasi forma di eutanasia e la reintroduzione della pena di morte per reati gravissimi come il rapimento di bambini, anziani, per sevizie e torture.

In Francia apostrofano il suo progetto politico col termine “dédiabolisation”, politica che in Italia ricorda lo “sdoganamento” che affrontò con successo, attraverso Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini.
Ma riuscirà l’indomita Marine a ripulire dall’ideologia fascista il Front National per aprire la strada a un nuovo soggetto politico più moderno e in linea con i valori di civiltà tuttora in atto nelle democrazie occidentali e tardo capitalistiche?

Pur rimanendo lontani anni luce da un simile pensiero politico-ideologico-sociale, non può non destare in noi una viva curiosità astrologica questa “nera” signora, oggi, per una considerevole parte del pubblico d’Oltralpe, così in auge!
Chi è dunque astrologicamente Marine Le Pen? E soprattutto perché piace a una parte dei francesi, popolazione tradizionalmente pervasa da fiamme rivoluzionarie o, se non altro, tendenzialmente orientata a scelte politiche “rosse”?

Marine Le Pen nasce a Neuilly-sur-Seine il 5 agosto 1968 alle ore 11,20: è una Leone con ascendente in Bilancia e Luna in Capricorno. Questi valori dipingono la nostra signora, come un’agguerrita lottatrice, al di là del garbo, dell’equilibrio, del tenere alle apparenze formali, tutti doni derivanti dall’ascendente Bilancia.
Nel Capricorno, espressione dell’anima femminile (quindi essenza dell’Io del personaggio), si esalta, secondo tutte le scuole astrologiche, il virile e baldanzoso Marte. Dura e pura, Marine lo è senz’altro, anche con se stessa. Ma non dimentichiamo che è attaccata da ogni parte all’interno del suo Paese e fuori, a volte anche ferocemente, per cui questo suo piglio aggressivo-difensivo si giustifica, eccome!
Ma grazie allo stellium (Sole, Mercurio e Venere) nel segno del Leone, la Le Pen si rivela anche schietta, sincera, appassionata (è il caso di dire che “ci mette la faccia”!) tanto da essere un po’ ingenua, come capita a tutti i rappresentanti dei tre segni di Fuoco.
Una certa genuinità nel modo di essere, il coraggio, l’ostinazione nel battersi per le proprie idee, nel parlare chiaro e senza paura, costituiscono “la molla segreta”, il demone interiore che spinge Marine a scendere in campo e a sfidare anche chi sta sopra di lei (vedi l’UE).

Ma è la collocazione nelle case astrologiche a dirci di più, a farci riflettere perfezionando l’analisi e facendoci capire perché piace a una parte dei francesi.
Sole e Mercurio si trovano infatti nella casa 10^ astrologica, settore dell’ambizione alla conquista dell’eminenza, del successo, del potere. Essendo ben supportato, questo settore produce qualità di leadership che farebbero impallidire molti rappresentanti dei suoi colleghi esponenti del cosiddetto sesso forte! Se aggiungiamo che questa casa 10^ ospita anche il bellicoso Marte (anche se depotenziato nel segno della sua caduta, ovvero il Cancro) e che la Luna occupa sempre il Capricorno, segno cosignificante della casa 10^, ecco che les jeux sont faits! Abbiamo Marine tutta d’un pezzo e pronta a farsi strada nella dura battaglia per ottenere un primato, per arrivare in cima. Una dama di ferro francese che mostra un sorriso e esibisce la dote del comando: questa è l’essenza del perché piaccia ai francesi.

Ma quali sono i punti forti nel tema natale della Le Pen e quali invece, quelli decisamente deboli?

Oltre ai valori Leone abbiamo quelli dell’ascendente Bilancia rafforzati dal trigono formato da Venere (Leone e 11^) con Saturno (Ariete e 7^, casa cosignificante dell’ascendente).Un serio bisogno di giustizia, oltre a quello di duro esercizio di essa attraverso la legge, sembra profilarsi grazie a questo ascendente. La posizione dei pianeti nelle case d’Aria, tuttavia, settori deputati alla mediazione, alla ricerca di equilibrio tra le parti, a modificare molte delle proprie posizioni, obbligherà Madame Le Pen a dover fare molti compromessi per poter resistere. La bella casa 11^ occupata, oltre che da Venere, anche da Giove e Plutone in Vergine, la favorisce nel cercarsi e trovare appoggi importanti, alleanze, contributi esterni e interni. In questo gratificata anche da un personale e femminile charme, come indicano la Luna nella mondana casa 3^ e Venere nel plateale Leone.

Tre pianeti in Vergine (Giove, Urano, Plutone) ospitati tra 11^ e 12^ parlano anche della sua posizione fermamente laica e della sua intransigenza rispetto a ingerenze di ogni religione (cattolica, musulmana, ecc.) nei confronti dello Stato.

Punto debole è senz’altro quel Marte in Cancro, essenza del suo spirito patriottico e di una visione romantico – nazionalistica. Non certo a caso, Marte in Cancro si pone per giunta al trigono di un idealistico Nettuno in Scorpione, ma al quadrato del razionale Saturno casa 7^.

È opinione di Bernard Guetta che la Le Pen sarà alla fine costretta a formare un gruppo all’interno dell’UE di parlamentari nazionalisti con l’obbiettivo, come lei sostiene, di “fermare la macchina folle europea” e facendo fronte comune con tutti gli euroscettici e i partiti della sinistra che si oppongono al Trattato. Accettando compromessi e stringendo alleanze, dimostrerà che è possibile cambiare le cose all’interno dell’Unione stessa, a condizione di formare una nuova maggioranza.

È questa la sfida suprema che la signora Le Pen dovrà affrontare e forse, se attiverà lo stellium in casa 11^, non sarà poi per lei impresa così difficile.




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