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RIFLESSIONI ASTROLOGICHE SUL 2016

a cura di Fabrizio Cecchetti
 

Prima di azzardare la solita, ma sempre difficile, lettura dei transiti celesti d’inizio anno desidererei fare un bilancio delle riflessioni semi-previsionali che ho pubblicato su “Astrologia In Linea” parecchi mesi fa. Raramente gli addetti ai lavori nel nostro campo si danno la pena di riesaminare quanto scrivono o dicono, in particolare riguardo al futuro. I motivi di questa ritrosia sono molti e comprensibili: il timore di evidenziare i propri errori e limiti personali, oppure la paura nascosta di svelare un’eventuale e più generale inconsistenza dell’astrologia o persino il sospetto (più che fondato) di risultare noiosi. Dopotutto alla maggioranza dei consultanti non importa un granché del passato, del tempo sperimentato ieri o l’altro ieri, visto che non c’è più ed è ormai (secondo loro) irrimediabilmente precipitato nell’oblio. Essi prediligono di gran lunga il futuro chiedendo incessantemente all’astrologo cosa succederà di bello più avanti nella loro vita. In altre parole, a questo vasto gruppo di persone non interessa sapere come sarà in realtà il loro domani, bensì come dovrebbe essere in base ai loro desideri. Si tratta di un atteggiamento un po’ infantile e assai restrittivo, sia per l’interprete che per il consultante stesso, perché è proprio dagli errori compiuti nel passato e dal confronto con i propri limiti attuali che possiamo imparare e quindi migliorare le nostre conoscenze, il nostro adattamento al divenire.

Dopo questa breve premessa, ritorniamo al tema annunciato in precedenza.
Forse non riesco ad essere abbastanza obiettivo come vorrei, ma credo che il mio articolo sul 2015 sia stato confermato in gran parte dai fatti e/o dalle tendenze manifestatesi negli scorsi dodici mesi.

La tanto sospirata ripresa economica a livello mondiale, che io ed altri avevamo associato alla forza dinamizzante del trigono Giove-Urano, c'è stata davvero. Seppure ben più lieve e contenuta nel tempo di quanto ci si aspettasse. Del resto, avevo avvisato i lettori di non doversi aspettare troppo dalle capacità rigenerative e propulsive della nostra (folle e auto-distruttiva) società capitalistica, visto il blocco operativo imposto dal titanico quadrato Urano-Plutone.

Com’era prevedibile in base al ben più modesto quadrato Giove-Saturno, programmato per l’estate, abbiamo assistito all’improvvisa frenata della breve ripresa globale. Ciò che invece non avevo previsto era un’altra cosa: quali erano i protagonisti negativi di questa battuta d’arresto. Ero abbastanza convinto che a cedere il passo potessero essere più facilmente gli europei, dati i pianeti implicati, e invece sono stati soprattutto i paesi emergenti, in particolare la Cina spaventata dai crolli borsistici di Shanghai ed Hong Kong.
La ragione del mio errore credo che si debba imputare al fatto di aver trascurato la semi-quadratura Saturno-Plutone in corso all’epoca, una fase dissonante spesso colpevolmente dimenticata del ciclo correlato, secondo A. Barbault, alle vicende cinesi e indiane.

Contemporaneamente ai paesi emergenti, in realtà, anche l’Europa subiva i suoi bravi contraccolpi sia economici che politici: il riacutizzarsi dell’annosa questione greca, l’inasprimento controproducente delle sanzioni imposte alla Russia e perfino lo scandalo colossale che ha travolto la Volkswagen. L’Italia stessa ha dovuto registrare il fallimento di alcune banche locali e quindi patire il calo di fiducia di moltissimi risparmiatori-investitori che hanno visto svanire nel nulla il proprio denaro per via del caos creditizio nazionale.

Un panorama tutt’altro che idilliaco come si può notare, figlio purtroppo del quadrato Giove-Saturno - l’ultimo aspetto dissonante in ordine di tempo del ciclo che scandisce le vicende del nostro continente – ma anche dell’opposizione Giove-Nettuno, simbolo di un sentimento di delusione e confusione non solo in campo finanziario, che si era instaurato in settembre.
A proposito di questo aspetto celeste vorrei ricordare un’altra ipotesi che avevo sviluppato la volta scorsa: il possibile aumento esponenziale delle chiacchiere e delle discussioni intorno al problema migratorio.
Anche in questo caso non credo di essere andato troppo distante dal bersaglio, visto che in quel periodo abbiamo assistito a un’ondata di profughi (Nettuno-fuga) così massiccia (Giove-imponenza) da alimentare forse il più grande e fumoso vespaio di polemiche in Europa (Giove-parola opposto a Nettuno-vaghezza) da quando si è costituita l’UE!

Certo, questo fenomeno imprevisto non ha generato solo controversie verbali, ha anche provocato una serie di reazioni difensive a catena da parte di alcuni stati coinvolti dal flusso. A testimonianza del fatto che in Europa persiste il timore di dover condividere la propria piccola fetta di benessere (Giove-agiatezza afflitto in Vergine-avarizia) con gente sconosciuta e diversa (Nettuno-alterità in Pesci-stranezza), peggio ancora se povera e disperata (Nettuno-sofferenza in Pesci-debolezza).

Tra le ipotesi che ho elaborato l’altra volta, la più impressionante è senza dubbio quella dove annuncio la possibilità di una nuova e durissima manifestazione di estremismo religioso e/o ideologico tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre del 2015.
Come tutti sanno, purtroppo, tale potenzialità “integralista” concentrata nel quadrato Saturno-Nettuno si è materializzata all’improvviso la sera del 13 novembre nel modo più drammatico, e cioè attraverso una serie di attentati terroristici (in parte suicidi) che hanno sconvolto ancora una volta la capitale francese!
All'epoca in cui avevo elaborato la “previsione”, non potevo immaginare che il fanatismo implicito nell'aspetto planetario si sarebbe realizzato proprio in questa maniera così tragica. E nemmeno che si sarebbe ripetuto nella medesima città, a Parigi. Benché su questo punto c’erano degli indizi a supporto che mi sono saltati agli occhi solo a posteriori.

Comunque sia, l’intrecciarsi dell’ondata migratoria con gli attentati nella capitale francese da parte dei terroristi dell’ISIS, ha finito per concretizzare un’altra supposizione che avevo formulato in merito al quadrato Saturno-Nettuno: l’irrigidimento del Potere (Saturno), ma anche di una certa fetta dell’opinione pubblica (Saturno), nei confronti delle libertà personali (Nettuno), degli spostamenti della gente (Nettuno) e del rimescolamento indiscriminato dei popoli, oltre che delle idee (Nettuno). Come sapete ci sono tuttora molte discussioni sulla volontà di alcuni paesi, specialmente da parte della Francia, di sospendere o persino rivedere gli accordi di Shengen.

Nella trattazione dell'anno scorso non esaminai con la dovuta attenzione invece un altro significato racchiuso nella configurazione celeste di novembre-dicembre: l'esigenza di affrontare razionalmente il problema del cambiamento caotico.
Una necessità addebitabile sicuramente alla tensione planetaria messa in scena da Saturno-raziocinio-controllo e Nettuno-mutamento-disordine, ma anche dal transito di Giove-parola nell’ultra-conservatore segno della Vergine. 
Ora, l’evento che ha meglio raffigurato questa incombenza è stata senza dubbio la XXI Conferenza sul Cambiamento Climatico che si è effettuata dal 30 novembre al 12 dicembre, guarda un po', a Parigi. L'ultima opportunità a nostra disposizione, secondo molti esperti, per impedire quell’aumento della temperatura (oltre i 2°C) che ci porterebbe sull’orlo di un surriscaldamento catastrofico del clima.

Anche i risultati finali sostanzialmente deboli e poco vincolanti della Conferenza rispecchiano, purtroppo, la contraddittorietà dei rapporti planetari che caratterizza il difficile periodo attuale.
Saturno in Sagittario è infatti simbolo di una classe dirigente mossa dalla buona volontà, ma incapace di compiere scelte chiare e rigorose. La mente di questa elite è troppo accecata dalla fede nella crescita e nel consumo (Giove-espansione-oralità, signore del terzo segno di Fuoco-dissipazione) per riuscire a capire che sono proprio questi gli imperativi categorici che ci stanno conducendo al disastro.
Giove in Vergine, d’altro canto, è assimilabile a quel ceto sociale medio o addirittura benestante che vorrebbe sì ripulire l'aria e riportare il clima alla normalità, ma non è disponibile a rinunciare tanto facilmente alle proprie comode abitudini e ai propri piccoli piaceri quotidiani.

Nettuno in Pesci, infine, rappresenta quelle grandi masse di diseredati e disgraziati che scappano dalla fame, dalla sete, dalla povertà e dunque anche dagli effetti deleteri del degrado ambientale e del cambiamento climatico provocati dal sistema socio-economico che li vorrebbe appunto escludere dal grande banchetto.
Ebbene, i tre pianeti descritti che si sono scontrati a vicenda l’anno scorso in tempi sfasati, nei prossimi dodici mesi avranno modo di incrociare le spade di nuovo e quasi simultaneamente con il risultato di intensificare al massimo l’incomprensione delle parti in gioco. Ciò avverrà soprattutto nella prima metà del 2016, a partire da marzo per poi raggiungere il suo acme in giugno.

Che cosa potrebbe succedere nella nostra società globale con un cielo astrologico così perturbato? Non possiamo fare altro che delle semplici supposizioni basate sulle simbologie coinvolte e sulle esperienze del passato.

L’ipotesi che ritengo più attendibile è quella di ritrovarci tra pochi mesi ancora una volta incerti e imbarazzati davanti allo stesso fenomeno migratorio che ha fatto un salto di qualità proprio con l’ingresso di Nettuno in Pesci nel 2012. Potremmo essere tra non molto al cospetto cioè di una nuova e poderosa ondata di profughi (Nettuno in Pesci) in grado di incrinare pericolosamente i rapporti già tesi tra le istituzioni europee, paladine della globalizzazione (Saturno in Sagittario), e una moltitudine di cittadini sempre più contrari al flusso (Giove in Vergine); 
Altrettanto probabile mi sembra poi la possibilità che esplodano delle tensioni tra gli stessi paesi membri dell’Unione, ad esempio, tra quelli che vorrebbero mantenere aperti i confini (Saturno in Sagittario) e quelli che invece vorrebbero chiuderli (Giove in Vergine), tra quelli che accettano di ospitare una quota prestabilita di rifugiati (Saturno in Sagittario) e quelli che non ne vogliono nemmeno uno (Giove in Vergine), tra quelli che vogliono dei controlli funzionanti sulle frontiere esterne (Saturno in Sagittario e Giove in Vergine) e quelli che non riescono o non vogliono farlo per vari motivi (Nettuno in Pesci).

Questo problema dell’esodo potrebbe saldarsi a un altro che lacera da anni i rapporti tra i paesi periferici e le autorità centrali dell’Unione Europea a causa del debito sovrano (quadrato Giove-Saturno). Temo in particolare l’ennesimo riaccendersi del caso Grecia, un paese già schiacciato e logorato dal pesante piano di riforme voluto da Bruxelles, che ora deve far fronte anche all’invasione dei rifugiati (quadrato Giove-Saturno aggravato dall’interferenza di Nettuno). Neppure l’Italia, a dire il vero, dovrebbe sentirsi sufficientemente al sicuro sia rispetto al problema della migrazione, che del debito sovrano, perché tali questioni potrebbero riemergere e/o ingigantirsi all’improvviso sotto i suoi occhi (il passaggio di Giove in Vergine non è stato quasi mai favorevole al nostro paese, soprattutto sul piano economico; per non parlare del transito di Nettuno in Pesci che l’ultima volta – dal 1848 al 1861 – ha accompagnato il periodo certamente fondamentale, ma difficile e caotico, del Risorgimento e dell’unità d’Italia).

Conoscendo la natura idealistica e/o ideologica degli aspetti Giove-Saturno-Nettuno (in questa occasione tutti disarmonici) potremmo, inoltre aspettarci una primavera all’insegna di contestazioni, proteste, manifestazioni popolari di piazza contro il Potere, contro chi gestisce il denaro e l’economia, contro le tasse e anche contro chi le evade, contro chi vuole modificare le leggi e chi no…insomma un guazzabuglio di divergenze politiche che disorienterà l’opinione pubblica, anziché unirla in una visione chiara e lungimirante.

Dove si esprimeranno tutti questi movimenti sociali caotici? Un po’ in tutta Europa, probabilmente… ma Grecia, Spagna, Francia e Italia sembrano i paesi più sensibili in questo momento storico.

Sul piano prettamente politico, a pagare le spese maggiori di tale malcontento e disillusione potrebbero essere proprio i partiti e i governi d’ispirazione neo-liberista o, anche se nominalmente di sinistra, comunque propensi a favorire il libero mercato e l’alleggerimento dello Stato (per inciso, ricordo che tale ideologia è ascesa sulla vetta del mondo quando Nettuno-libertà-liberismo si congiunse dapprima a Saturno-Potere e poi a Urano-volontà realizzativa tra il 1989 e il 1993, proprio a causa del comunismo che si stava invece sciogliendo come neve al sole).
Questa fazione politica ebbe un crollo di fiducia e di consensi, ad esempio, durante una configurazione molto simile che si formò tra la fine del 2005 e la prima parte del 2006 (Saturno in Leone opposto a Nettuno in Aquario ed entrambi quadrati a Giove in Scorpione): caduta del governo Berlusconi in Italia e soprattutto una fortissima contrazione della credibilità dell’amministrazione G. W. Bush travolta dagli scandali legati alla guerra in Iraq.

Non è superfluo sottolineare, ahimè, che la suddetta configurazione contiene in sé gli stessi germi del fanatismo che abbiamo visto proliferare a Parigi sotto forma di attentati eseguiti in nome di Allah. Ciò non significa, ovviamente, che un fatto così terribile debba accadere per forza ancora in Europa durante l’anno appena iniziato, ma solo che ci sono delle indicazioni simboliche, come ad esempio l’anello di sosta di Marte tra la fine dello Scorpione e l’inizio del Sagittario in quadratura a Nettuno, che potrebbero farlo pensare. Neanche farlo apposta, negli stessi giorni in cui sto scrivendo questo articolo apprendo la terribile notizia di un attentato a Istanbul in Turchia dove sono morte parecchie persone, tra cui una decina di turisti tedeschi!
Spererei tanto che questo attacco terroristico sia solo l’ultimo di una lunga serie che ha recentemente insanguinato l’Europa e i paesi circostanti, ma se così non fosse consiglierei vivamente le autorità competenti di porre molta attenzione a questo pericolo nei prossimi mesi, specialmente in Inghilterra. Perché proprio questo paese d’oltre manica dovrebbe correre il forte rischio di attentati o di accidenti di un certo rilievo? Facendo sempre gli scongiuri, direi che la ragione astrologica risiede nel fatto che il segno costretto a subire il maggiore martellamento nel corso della prima metà del 2016 è quello dei Gemelli, cioè il settore celeste che l’indimenticata Lisa Morpurgo collegava alla terra d’Albione.

Davanti a questo quadro abbastanza fosco e sconfortante molti si chiederanno se non ci sia proprio niente nel cielo a cui aggrapparsi per resistere alla tempesta o da cui poter trarre qualche beneficio. In effetti, due o tre “maniglie” molto solide ci sarebbero, ma solo per quelli più avveduti che sapranno afferrarle: il trigono tra Giove e Plutone che si formerà due volte, una in marzo e l’altra in giugno, il lungo sestile che si salderà tra Giove e Saturno per l’intero mese di dicembre e infine il sontuoso trigono tra Saturno e Urano che si stabilirà con esattezza solo in dicembre, ma avrà un’anteprima un po’ approssimata in febbraio (2° di tolleranza).

In cosa consisterebbero sostanzialmente queste “maniglie” o “ciambelle” di salvataggio? Al di là del linguaggio tecnico astrologico, peraltro elementare, potrebbero essere definite come delle modalità, delle circostanze e/o delle opportunità che permetteranno ad alcune parti del sistema socio-economico di non affondare completamente nel marasma dell’incertezza. Mi spiego meglio: il nostro stile di vita basato sul godimento consumistico di tanti piccoli acquisti quotidiani (Giove in Vergine), pur essendo minato da scelte politiche facilone (Saturno in Sagittario sfavorevole) e soprattutto da cambiamenti caotici ormai incontrollabili (Nettuno in Pesci ostile), riuscirà a perpetuarsi ancora per un po’ grazie all’apparente sovrabbondanza di capitali finanziari detenuti solo dalle più grandi banche e risorse energetico-minerarie fornite dai più grandi produttori (Plutone in Capricorno propizio). Si tratta di un sostegno al consumo e al piccolo credito doppiamente interessato perchè, in realtà, volto non solo a svolgere il business usuale ma anche ad attrarre tantissimi risparmiatori in una rete d’investimenti colossale che, a sua volta, servirà a mantenere in vita questi giganti (Giove in Vergine trigono Plutone in Capricorno) almeno fino allo scoppio inevitabile della prossima bolla finanziaria. 

Qualche anima fiduciosa dirà che la mia lettura astrologica dei transiti prossimi venturi è viziata da una visione delle cose piuttosto paranoica e catastrofista, può darsi che abbia ragione, ma io sono convinto che il terribile quadrato Urano-Plutone che ha scombussolato il mondo negli ultimi otto anni non sia ancora terminato.
Certo è pur vero che questo aspetto planetario si sta pian piano allentando, ma i suoi effetti deleteri continueranno a tormentarci per un bel pezzo; secondo alcuni autori come R. Tarnas almeno fino al 2020-’21. Nel frattempo avremo la possibilità di sperimentare, come ho già detto, la natura costruttiva ma anche autoritaria e reazionaria di un altro aspetto di notevole spessore: il trigono Saturno-Urano che si formerà rispettivamente tra il Sagittario e l’Ariete (almeno nella sua prima fase). Nel corso del 2016, ripeto, esso avrà modo di offrire solo delle anticipazioni di sé e della propria intrinseca incisività però è chiaro che il suo compito sarà assai arduo: tentare di rimettere in moto definitivamente il grande motore dell’economia e ristabilire la gerarchia geo-politica del mondo ormai in frantumi. Se ci riuscirà, come ci riuscirà e/o a quale prezzo ci riuscirà è un argomento che affronteremo in altre occasioni.

Per ora basta fissare l’attenzione su alcuni punti di forza dell’aspetto. Già in febbraio avvertiremo i primissimi accenni di una volontà governativa assai più dinamica e determinata, volta soprattutto a risolvere i problemi dell’industria, del terziario e più in generale della scarsa occupazione (Saturno-potere trigono a Urano-fabbricazione-servizio-lavoro). Una delle sue strategie sarà quella di rendere più semplici e flessibili le leggi (Saturno in Sagittario-elasticità) che regolano l’avvio di nuove imprese e l’introduzione di innovazioni tecnologiche o creazioni intellettuali (Urano-tecnologia in Ariete-intraprendenza), nonostante la difficoltà di reperire i fondi iniziali necessari (Plutone in Capricorno sfavorevole). Un’altra strategia assai più inquietante, operata da molti governi per ottenere una ripresa più duratura e per eliminare alla radice il grande problema del terrorismo (Urano quadrato a Plutone-eversione-violenza nascosta), sarà probabilmente quella di implementare le spese militari, di concedere maggiori spazi di sviluppo all’industria delle armi e della guerra (Saturno positivo a Urano in Ariete-bellicosità). Tale orientamento delle politiche economiche e strategiche lo vedremo manifestarsi in grande stile solo da dicembre in poi, specialmente negli Stati Uniti e in concomitanza dell’insediamento del nuovo presidente americano (Saturno-potere in Sagittario-USA).

Conoscendo inoltre lo stretto rapporto simbolico del ciclo Saturno-Urano con le vicende del capitalismo e, in un senso più largo, con le strutture dell’economia attuale possiamo ipotizzare che in dicembre si assisterà alla firma o a un forte impulso per la conclusione del famigerato TTIP (trattato transatlantico sul commercio e sugli investimenti) che dovrebbe unire in una zona di libero scambio l’Europa e gli Stati Uniti. Il clima politico adatto per un favorevole accordo internazionale ai più alti livelli, attuabile nell’ultimo mese dell’anno, è confermato anche dalla simultanea formazione di un lungo sestile di Saturno a Giove, pianeta che era passato nel frattempo nel segno della concordia e della ricerca dell’intesa perfetta: la Bilancia.

Sebbene un’atmosfera psicologica più favorevole al dialogo sarà percepibile già alla fine di settembre con l’ingresso del pianeta nel settimo segno dello zodiaco, ciò non deve ingannarci eccessivamente poiché questo transito metterà in luce anche il lato ideologico e assetato di giustizia del settore celeste. Il quadrato e l’opposizione che Giove subirà dapprima da Plutone in Capricorno (in novembre) e, in un secondo momento, da Urano in Ariete (in dicembre) sono assai eloquenti in proposito.
Nel tardo autunno di quest’anno molta gente speranzosa di poter vivere in pace e secondo principi di equità democratica (Giove in Bilancia) infatti si sentirà truffata, derubata e desiderosa di rivalsa (Plutone ostile) e anche quando troverà un moderato ma stabile sostegno nelle istituzioni (Saturno propizio) avrà la netta impressione di essere travolta da eventi improvvisi e spiazzata da decisioni dettate dall’urgenza o dall’impulsività (Urano avverso) più che da un esame sereno ed equilibrato dei fatti.

Nonostante il formidabile impegno dei governi più potenti del mondo volto a ridisegnare l’architettura dell’economia globale (Saturno trigono a Urano), negli ultimi due mesi del 2016 i mercati finanziari saranno probabilmente turbati da nuove manovre speculative molto pericolose (Giove quadrato a Plutone-lucro) e da instabilità improvvise così radicali (Giove opposto a Urano-ribaltamenti) da mettere in dubbio l’efficienza stessa del sistema del credito (Giove in Bilancia-incertezza-senso critico leso da Urano-funzionalità). Soprattutto in un paese come l’Italia che punta molto sullo stile raffinato, sulla moda e sull’arte per ottenere la propria ripresa (Giove in Bilancia-estetica), molti piccoli e medi imprenditori (Urano in Ariete) anche di successo, potranno perdere parecchi soldi a causa di investimenti apparentemente sicuri nella loro attività (opposizione di Giove-denaro a Urano-produzione), mettendo così a repentaglio da un momento all’altro la propria e altrui floridezza finanziaria (Giove in Bilancia leso). Davanti a tali spettacolari capitomboli economico-finanziari di fine anno, nei quali saranno coinvolte forse anche grosse banche, lo Stato (Saturno-istituzioni) dovrà ritornare un po’ sui suoi passi rispetto a certe scelte fatte in precedenza e concedere qualche tipo di aiuto ai privati in forti difficoltà (Saturno favorevole a Giove), pena l’affondamento dell’intero paese.

Confidiamo come al solito nella saggezza umana e, perché no, anche nella provvidenza zodiacale.




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