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TIPI PSICOLOGICI. I DEPRESSI : COME RICONOSCERLI

a cura di Elena Cartotto
 

Per Churchill era un cane nero, tipica personificazione del demonio nelle leggende gallesi, per Indro Montanelli una mano alla gola improvvisa, cattiva,  notturna. Per Luca Canali, scrittore, quasi gemello astrale di Camilleri con cui ha condiviso un incontenibile talento letterario, tanto da vincere un Premio Strega, era una “derealizzazione”.  Così la descrive: “Chi sono io? Chi è questa persona qui? Si chiama XY, o come? E perché si chiama così? E si vede intorno una realtà assurda. È uno straniamento dalla realtà, da se stessi, dalle persone che si conoscono benissimo. Terribile”.

L’innominata, è lei, la depressione, il male del secolo, quello appena terminato e quello che resta da vivere. E se non fosse abbastanza, lo scrittore e germanista Italo Alighiero Chiusano è ancora più tranchant: “Depressione è andare per mesi a testa bassa. È stare all’inferno. Davvero c’è il senso dell’inferno”. Per i depressi inverno e inferno sono, infondo, la stessa cosa: in questo caso una lettera non fa differenza. La depressione è la pena del ghiaccio, l’inverno bianco lucido della solitudine, o forse è il nero inferno dei vivi, carbonizzati dentro, ma senzienti, come nella reminiscenza gotica dell’orrore più puro. La medicina antica, ma anche l’astrologia potrebbero definirla come la bile nera di Saturno che, si sa, governa proprio la stagione invernale con i suoi domicili in Capricorno e Acquario.

Distante dal Sole, freddo, di fama oscura, Saturno da sempre è associato alla riflessione, alla meditazione, alla predisposizione filosofica, ma anche alla melanconia. Ozpetek, il regista, è riuscito a costruirci sopra una magistrale icona cinematografica col suo “Saturno contro”, condannando il pianeta ad una nomea ancor più tragica, se possibile, di quella del tempo che fu. Il Saturnino-melanconico-bilioso, tendenzialmente magro, depresso e fortemente intellettualizzato, era una delle quattro  tipologie umorali e fisiche dell’antichità, insieme al sanguigno, al collerico e al flemmatico. Saturno dio della mitologia romana, sovrapposto al greco Crono, fu colui che per mantenere il suo trono evirò il padre Urano e divorò i suoi stessi figli, il che non lo rende certo amabile e simpatico.

Piero Citati, scrittore e critico letterario, è un Pesci con Saturno in Capricorno, ossia nel proprio domicilio, forse per questo gli ha dedicato un saggio dall’inequivocabile titolo: “Saturno e la melanconia”. Citati pare quasi invidiare i bipolari che almeno conoscono, diversamente dai depressi puri, l’ardore e i colori del fuoco. Il melanconico, invece, conosce unicamente “Quel deserto desolato che solo la depressione può dare. Colpa della bile nera e fredda, dicevano gli antichi: e infatti diventi torbido e ottuso, tutto ti appare livido e spettrale”.

I sintomi della depressione hanno, pur nella loro varietà, un denominatore comune: la mancanza di voglia di vivere. Lo slancio vitale scompare, l’entusiasmo svanisce, le gambe diventano pesanti, la stanchezza cronica. Compare l’ansia, talvolta con disturbi ossessivo-complusivi, l’idea del suicidio può diventare una scomoda costante. E poi astenia e mancanza di desiderio sessuale. Solo in Italia sembra soffrire di questo male oscuro almeno una persona su venti, e le donne costituiscono la fetta di popolazione maggiormente sofferente e a rischio. Il momento peggiore è la mattina, il risveglio, quella giornata tutta davanti a sé che sembra un ostacolo insormontabile. Il depresso è solo in mezzo al vuoto, incapace di amare.

La giornalista Serena Zoli in “E liberaci dal male oscuro” il suo celebre libro intervista al Prof. Cassano, dice che il depresso è incatenato al nulla. Il Saturnino, nella cattiva accezione del termine, è deperito, perde peso a vista d’occhio, si veste male, se proprio si deve vestire, non si cura, a volte nemmeno si lava. Sostanzialmente non gliene importa nulla, nemmeno di morire, anzi.

Questione solo psicologica, per cui un buon approccio terapeutico può risolvere il problema? Pare proprio di no. La depressione si può supportare con la parola e l’indagine psichica, ma si cura con i farmaci, perché la sua matrice, esattamente come nello sviluppo bipolare, è chimica, e spesso vi è predisposizione genetica. Può innescarla uno stress prolungato, un cambiamento repentino, una delusione profonda, ma la miccia accende il fuoco dove c’è materiale combustibile.

Per Sandra Mondaini fu traumatico il passaggio da mamma Rai alla Fininvest, in più era il periodo della menopausa. Fu così che l’inarrestabile vis comica di colei che interpretò il pagliaccio Sbirulino affogò nella malinconia saturnina. La Mondaini ne ha dato spesso testimonianza parlando del suo sentirsi colpevole, del suo volersi nascondere, del suo stare sul divano col magone, l’angoscia, il pianto. Non si piaceva, si percepiva antipatica ed estranea a se stessa. Mentre lavorava in tv costretta dai contratti lasciava spazio al marito e contava i minuti che la separavano dalla fine della trasmissione “Il gioco dei nove”, imbottita com’era di tranquillanti e di panico. E menomale che Raimondo Vianello era un Toro paziente che sopportò le lunghe crisi della moglie e che l’aiutò ad uscirne andando perfino incontro al suo desiderio di adozione. È storia nota l’adozione da parte dei coniugi Vianello di un’intera famiglia di filippini.

Come i bipolari, anche i depressi puri, hanno spesso croci a T e opposizioni che ne definiscono stress e umori altalenanti. Emerge una netta prevalenza dei segni cosiddetti mobili, ossia Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci e delle case corrispondenti, la 3^, la 6^, la 9^ e la 12^ nel tema natale. Questo sancisce da un lato l’oscillazione tipica dei segni di fine stagione sospesi in una sorta di limbo psichico tra la fine e l’inizio, ossia in quella zona borderline che può originare vissuti nevrotici e, nei casi più gravi, psicotici. Dall’altro evidenzia l’importanza sia dell’asse zodiacale relativo alla dialettica malattia/cura, ossia quello che si snoda tra 6^ e 12^, che dell’asse 3^/9^, espressione del movimento fisico e mentale: quasi a suggerire l’emergere del senso di blocco tipico dei depressi.

Diversamente dai bipolari, però, i depressi puri hanno una dominante saturnina potente, evidente o occulta, a sancire il nucleo veritiero della millenaria tradizione sulla melanconia saturnina. Per la Mondaini lo stellium in Vergine in 6^ casa con una congiunzione, per altro, di matrice pescina tra Sole e Nettuno è molto parlante. Altrettanto parlante è il suo indomito Saturno in Capricorno in 10^, che è già un Saturno potenziato per domicilio di casa e segno, inserito in un Grande Quadrato. Sostanzialmente, grafico alla mano, è il traino di tutto il tema natale della Mondaini.

Valeria Moriconi, che fu grande attrice di teatro, aveva un Nettuno in Vergine totalmente leso da uno stellium in Sagittario in 9^. Medio Cielo, zona saturnina, potenziato dalla congiunzione al grado con Marte. Saturno in Capricorno in croce a T con Plutone e Urano. Cadde in depressione dopo la perdita del figlio appena nato: “Sola e sbandata. Sola e persa. Successe di colpo, in pochissimi istanti, e so che mai potrò rendere l’idea di quel che mi accadde. L’orrore non finì lì. Era solo cominciato”.

Nota la depressione di Gassman: Luna in Capricorno in 1^ casa, Medio Cielo in Bilancia segno di esaltazione di Saturno, incardinato da Giove e Venere. Segni mobili importanti con Sole in Vergine opposto di netto a Urano in Pesci, ascendente Sagittario congiunto al grado con Marte.

Stessa epopea di tormento depressivo per Zucchero che ne ha tirato fuori, almeno, l’estasi del Miserere: Saturnino doc con ben quattro pianeti in Bilancia in casa saturnina la 7^. La Luna in Capricorno in 10^, è da manuale, ma giusto per non farsi mancare nulla anche qui c’è una casa 6^ con tanto di stellium e Marte in Vergine.

Molto simile, per certi versi, il tema di Gwyneth Paltrow che racconta della sua terribile depressione post partum: Saturno in Gemelli dominante al Fondo Cielo, stellium in Bilancia in 7^ casa, Marte in Vergine, Luna in Gemelli in 3^ opposta a Nettuno in Sagittario in 9^, ascendente Pesci.

Annamaria Gambineri celebre annunciatrice televisiva Rai, si ammalò di depressione in seguito ad uno sfortunato incidente in bicicletta. Dopo il fermo a letto di due mesi, era guarita fuori, ma non dentro: di alzarsi e uscire di casa non ne voleva più sapere. Stretta congiunzione Luna, Mercurio e Saturno nel segno dei Pesci in 12^ casa opposta a Nettuno in 6^ Vergine con una lesione reciproca totale, aggravata dalla croce a T che aggancia Giove in Sagittario 9^.

Depressione devastante anche per Carrie Fisher , la principessa Leila di Star Wars: Sole e Nettuno congiunti in Bilancia in 9^, Saturno in 10^ in croce a T con Luna e Plutone. Marte in Pesci totalmente leso dall’opposizione con Venere e Giove in Vergine.

Ha sofferto di depressione anche un insospettabile, data la sua caratura sportiva da macho senza rivali: trattasi del portiere Gianluigi Buffon. Saturno dominante al discendente, Luna in Vergine in croce a T con Giove e Nettuno, Marte in 6^ totalmente leso dalla congiunzione Sole/Venere in 12^.

E per finire la regina triste della canzone italiana, Ornella Vanoni: Venere e Nettuno congiunti in Vergine sull’ascendente opposti alla Luna in Pesci. Saturno in 6^ opposto a Marte, croce a T tra Plutone, Giove e Urano.




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