Le lunazioni mi fanno compagnia ormai da anni, eppure, vivendo in città, raramente riesco a vedere la Luna. Di solito per un breve arco di tempo durante il mese, quando fa capolino nello squarcio di cielo sopra il cortile interno del palazzo dove abito. Il Plenilunio in Bilancia però mi ha fatto un regalo: una trasferta di lavoro, un albergo in una zona residenziale immersa nel verde e una finestra con la Luna all'orizzonte.
In queste sere, contemplandola a lungo nel silenzio della notte, mi sono ritrovata a condividere lo stesso incantamento che devono aver provato i nostri antenati quando hanno cominciato ad osservarla. L'ho considerato la prima paradossale sorpresa dell'entrata dell'ipertecnologico Urano in Toro: il ritorno obbligato alle radici della conoscenza e dell'esperienza per rinnovare il rapporto con la natura e le sue risorse. Anzi, quelli che dovremmo ritornare a considerare i suoi doni e trattare con il rispetto che meritano.
La Luna Piena regala spesso queste rivelazioni: una consapevolezza che stava maturando da tempo appena sotto la soglia della coscienza emerge all’improvviso e cambia la prospettiva sulla realtà. Molti si ritroveranno a condividere queste sensazioni con il Plenilunio che si perfeziona il 21 marzo a 0° gradi della Bilancia appena dopo l'equinozio di primavera. Una coincidenza abbastanza rara: l'ultima volta era accaduto 19 anni fa con una Luna Piena a 29° della Vergine.
I gradi 29 e 0 dei segni sono tradizionalmente considerati gradi critici, ma se nel grado 29 si concentrano tutte le ansie e le incertezze dell'essere sulla soglia di un passaggio fondamentale, al grado 0, specie quello dei segni cardinali, Ariete, Cancro, Bilancia, Capricorno, il confine ormai è stato superato, non resta che guardare avanti: chi si volta è perduto, perde il futuro. L'immagine che sorge spontanea è quella del Matto dei Tarocchi, non a caso correlata a Urano.
Questa lunazione ė davvero un concentrato di inizi. Una partenza carica di vitalità, di energia, di entusiasmo e di coraggio con belle sintonie di fondo e un sostegno solido. Venere che la governa è governata a propria volta da Urano che è nel suo domicilio: la voglia di rivoluzione è contagiosa. Marte in Toro ė in trigono a Plutone in Capricorno: il prezzo del cambiamento è un impegno costante ma i risultati promettono di essere duraturi. Persino Mercurio nel non facile retrogrado in Pesci è sostenuto dal sestile di Saturno.
C'è in sottofondo solo una nota dolorosa: Chirone congiunge il Sole in Ariete. Ciò che è stato sacrificato in nome del bene comune nel passaggio di Pesci fa sentire le sue conseguenze a livello individuale. Se ne ritrova un eco anche nell'aspetto dissonante tra Venere in Acquario e Marte in Toro. Potrebbe essere un dissidio interno tra impegni e obiettivi a lungo termine e l'improvvisa voglia di rompere gli schemi e sottrarsi agli obblighi rivendicando qualcosa di vitale, di essenziale. O manifestarsi come un conflitto di coppia dove il partner che più ha sacrificato per il rapporto rivendica spazi e libertà in nome di una relazione meno convenzionale e uggiosa.
C'è la possibilità di superarlo a patto di ricordare l'insegnamento fondamentale della Bilancia: che l'equilibrio, interiore e a due, è un esercizio costante di aggiustamento. E che le emozioni, la passione, i sentimenti più profondi non bastano se manca la capacità di negoziare e condividere equamente doveri e piaceri. Un patto di coppia è sempre anche un compromesso.