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TALENTI E VOCAZIONI: L’ASSE PRIMA – SETTIMA CASA

a cura di Elena Cartotto
 

L’asse I - VII è il primo degli assi cardinali; il secondo è quello che collega la IV e X casa. È quindi un asse portante e va a definire l’Io - I casa rispetto agli Altri - VII casa. È quindi il fondamento del soggetto stesso che non potrebbe maturare la propria identità se non nella differenziazione rispetto a quella altrui.  Ma è anche il fondamento della relazione, la quale può sussistere in quanto tale solo come spinta dell’Io verso qualcosa che è altro da sé.

È molto interessante scoprire che colui che divenne celebre per i suoi grandi meriti intellettuali, ma che in tanti ricordano soprattutto per una delle sue citazioni più famose, ossia: “L’inferno sono gli altri”, avesse uno stellium potentissimo, comprensivo del Sole, in VII casa, in opposizione ad Urano in I casa. Costui è Jean Paul Sartre, filosofo esistenzialista, compagno di Simone de Beauvoir. Lui ci tenne a precisare che il vero significato della sua espressione, spesso fraintesa e considerata di sfregio, era molto più semplice. La percezione che abbiamo di noi stessi, il modo in cui tendiamo a leggerci e ad interpretarci, dipende in buona parte dal giudizio che gli altri formulano su di noi, da come ci guardano e da cosa pensano, dagli strumenti che ci mettono a disposizione e con i quali noi ci giudichiamo. Sartre ebbe con gli altri innumerevoli relazioni sia intellettuali che affettive (è noto che il legame con la de Beauvoir fu molto libero), relazioni che furono fondamentali per il suo lavoro. Espresse molto bene anche la dialettica con la I casa quando, ad esempio, per sancire la libertà e responsabilità totale del proprio Io di fronte alle scelte della vita, concetto cardine, questo, del suo umanesimo ateo, rifiutò il premio Nobel. E non fu l’unico dei suoi grandi rifiuti rispetto a premi, a riconoscimenti, a esternazioni provenienti dagli Altri.

La VII casa produce generalmente persone che si occupano degli Altri, a cui gli Altri interessano a tal punto da farli divenire, di frequente, un obiettivo professionale. Se si vede in un tema predominare il lato ovest e in particolare la VII casa, è piuttosto probabile si abbia a che fare con soggetti che cercano la relazione con gli Altri al fine, ad esempio, di ottenerne il consenso, come avviene se si opera nell’ambito socio-politico, settore privilegiato dalla VII. Non è un caso poi che sia Freud che Jung, già medici, entrambi con una forte casa VII comprensiva del Sole, attraverso l’indagine del profondo abbiano messo a punto un metodo che ha consentito loro di entrare nella psiche degli Altri. Gli Altri, nelle loro manifestazioni inconsce e oniriche, hanno rappresentato in qualche modo la loro ossessione. Gli Altri furono purtroppo l’ossessione anche di Hitler che con la sua boria colonizzatrice di matrice taurina data da uno stellium con tanto di Sole in VII, voleva allargare i suoi propri confini eliminando sia il Nemico che il Diverso, considerati tali, naturalmente, dal suo Io - I casa . Gli Altri vennero quindi da lui usati, nel caso migliore inglobati, e nel peggiore perseguitati, torturati e uccisi. Il dato comune che sembra emergere è che nessun soggetto connotato dalla casa VII può ignorare gli Altri, anche se li odia.

Difficilmente chi ha un’asse I - VII fortemente sviluppato può chiudersi in una biblioteca, in un laboratorio, fare il ricercatore solitario, o svolgere attività di ufficio sia tipo impiegatizio che di alto livello. La fame dell’Altro nella VII è come una fame d’aria, necessaria al fine di ristabilire la propria identità , di compensarla, di ripararla in certi casi e qui si vede chiara la dialettica con la I sia che contenga dei pianeti, sia che non li contenga. Molti avvocati, ad esempio, hanno forti valenze di VII casa e nel loro prendere in mano situazioni di ingiustizia presunta o reale, vanno a fare delle vere e proprie guerre per gli Altri nei tribunali. Casa VII più casa 8^ può essere una buona combinazione per avvocati penalisti o fallimentari che si occupano di diritto tributario o di omicidi, oltre che per i divorzisti.

Casa VII con casa 6^ o X è un mix che può generare i grandi esperti nell’ambito del diritto sindacale o del lavoro, o ancora può indicare coloro che si occupano di contratti all’interno delle aziende. Talvolta, invece, esprime persone il cui ruolo nell’avvocatura diventa un trampolino di lancio verso posizioni importanti a livello istituzionale.

Casa VII associata a valori di 9^ può dare la riuscita in magistratura. La casa VII non fa sempre la guerra: con pianeti morbidi e fortunati come Venere o Giove può regalare una forte capacità attrattiva sugli altri e favorire tutte quelle professioni che hanno a che fare con un pubblico, che si basano su associazioni o società, o più banalmente sulla capacità di attrarre clienti verso la propria attività commerciale o libero/professionale. In genere una bella VII consente  di avviare e mantenere relazioni sociali di un certo livello che possono tornare utili sia a chi si occupa di pubbliche relazioni per mestiere, sia a chi fa ad esempio il diplomatico, tipico lavoro di mediazione da casa VII. La mediazione, infatti, che sia culturale, giuridica, linguistica, finanziaria, oggi è in espansione come attività e chi ha valori VII può considerarla una valida opzione di sviluppo professionale.

La VII è poi legata a tutti i protocolli, i cerimoniali, le ritualità presenti nelle istituzioni e negli organismi sociali: è in sostanza una casa 3^ con tutte le sue valenze comunicative a cui si aggiunge la formalità e che quindi nel suo operare può, e talvolta deve obbligatoriamente, muoversi su binari standardizzati.

Una casa 3^ con annessa una buona VII può fare la fortuna dei wedding planner ad esempio, dato che la VII è connessa al matrimonio, ma certamente favorisce anche coloro che per lavoro pianificano eventi di una certa portata sociale che vada oltre la mondanità della 3^.

La I e la VII casa si richiamano l’un l’altra per l’egotismo tipico del 1° settore, dal colore arietino, e il narcisismo più consono al 7°, in sintonia con la Bilancia. In ogni caso c’è un’esuberanza dell’Io, che in I casa straborda,  mentre in VII viene raffreddato e mediato dalle relazioni. Per questo molti soggetti casa I trovano realizzazione in lavori che implichino un forte investimento del proprio Ego. Gli attori, per esempio, hanno spesso una forte casa I e la dialettica con la VII è evidente:  anche se passano la vita a interpretare gli Altri, cercano fondamentalmente sempre se stessi nei personaggi e sanno che il pubblico acclamerà loro, non una delle mille maschere che indossano.

Ci sono poi i chirurghi che possono presentare Urano o Marte in I ben collegati alla casa 6^,  gli sportivi di professione, spesso con agganci alla 5^ o alla 9^, e coloro che accettano vere e proprie sfide con se stessi: dalla dieta ferrea che stenderebbe chiunque alla scalata dell’Everest, l’ambito è vasto ed è quello dei potenziali record men.  Una forte casa I tendenzialmente accompagna personalità carismatiche che riescono ad incidere molto nella realtà e con un naturale senso del comando. Per questo la I è spesso presente in chi sceglie una carriera militare, oggi aperta anche alle donne,  e spicca non di rado nel tema di leader militari e politici: Churchill e Lincoln solo per citarne un paio.

La dialettica dell’asse non si smentisce nemmeno qui:  se la guerra la fanno Hitler e Mussolini con la loro super VII, di rimando la fanno anche Churchill e Lincoln con la loro I galvanizzata, perché alla fine l’Io e gli Altri restano sempre e comunque due facce della stessa medaglia.




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