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SUCCESSO PROFESSIONALE E SUCCESSO ECONOMICO: CONVERGENZE E DIVERGENZE.

a cura di Elena Cartotto
 

Le case del lavoro sono tradizionalmente identificate nella 6^ più quotidiana, operativa, con valenze strumentali e nella 10^ da sempre la casa della carriera e del successo. C’è da dire, però, che se è vero che il lavoro dovrebbe esprimere, a prescindere dagli esiti effettivi personali, il talento specifico del soggetto, quella che è la sua vocazione principale, resta comunque sempre finalizzato all’acquisizione di denaro per la propria sopravvivenza. Di conseguenza lavoro e finanze sono da sempre intimamente connessi, anche se le cosiddette case del denaro non hanno una valenza prettamente professionale.

I soldi vengono astrologicamente situati sull’asse 2^- 8^, con una casa 2^ che nella tradizione corrisponde all’effettivo denaro guadagnato dalla persona mediante il proprio lavoro e un’8^, più complessa, come del resto è implicito nella dialettica Toro-Scorpione, che indica il denaro che arriva dagli altri.

Gli “Altri” vanno intesi sia come soggetto “pubblico” che come, più banalmente, altre persone. Per questo in casa 8^ si trova il denaro ereditato dai parenti, ma anche, ad esempio, per una donna, l’uomo “ereditato” da un’altra donna perché divorziato e, sempre restando in tema, gli alimenti che seguono una causa di separazione.  E ancora vi si trova il denaro comune, di una città, di una Regione, di un intero paese, quello gestito dai politici e dagli enti istituzionali preposti, senza dimenticare il denaro che circola nel vasto mondo delle assicurazioni, delle finanziarie, dei prodotti bancari, delle tante società di mediazione: tipiche della casa 8^ sono quelle società-lampo che appaiono e scompaiono quasi per magia perché punta dell’iceberg di un gioco di scatole cinesi, operché lecitamente sorte al fine di gestire affari e trattative molto specifiche.

Si è rilevato, però, che oltre all’asse tradizionale 2^-8^, anche la casa 5^ può avere un peso determinante all’interno delle questioni finanziarie, probabilmente per la sua simbologia di gioco (si pensi all’attività del “giocare in borsa”) e azzardo che implica la capacità di assumersi, e spartirsi poi con l’8^, il famoso rischio d’impresa. In più il 5° settore ha un’energia creativa, esplosiva, quasi da big bang e quindi può facilmente accompagnare tutto quella fetta di business che fa dello show, del divertimento, del piacere la propria ragion d’essere. Si pensi al tema natale di Amazon con uno stellium, comprensivo del Sole, in casa 5^ e in Scorpione, quasi a compensare l’assenza di valori 8^, e con un potente Marte in casa 2^ nel Leone.

Da ciò si deduce che se il successo nel lavoro inteso come realizzazione personale viene ricercato in 10^ o alternativamente nella 6^ se si intende il lavoro soprattutto come capacità produttiva e stabilità di posizione, il successo economico più propriamente inteso può affacciarsi dalle case 2^, 5^ e 8^ in attività assolutamente normali senza echi stratosferici e senza che per forza valori di 10^ o 6^ lo debbano avvallare. Questo potrebbe essere il caso, ad esempio, di un negozio, un bar, un’agenzia immobiliare, un’officina, un locale notturno, una palestra, perfino un albergo, tutti ambiti in cui possono girare molti soldi se si riesce a fidelizzare la clientela e che possono portare ad una notevole affermazione economica che poi, in taluni casi, può diventare anche riconoscimento di uno status sociale, ma in genere qui la casa 10^ s’inserisce con qualche sua specifica. Ma non solo.

Il successo economico può anche non implicare alcuna attività o attività solamente parziali. In 8^, non bisogna mai dimenticarlo, c’è il denaro degli altri: quante persone assolutamente ignote con una 10^ vuota e una 6^ inesistente, hanno parecchi guadagni extra perché inserite in consigli di amministrazione, collegi sindacalie via dicendo? Tutto ciò senza considerare coloro che si ritrovano effettivamente con una sostanziosa eredità familiare o da divorzio che spesso spolpa un coniuge, ma ingrassa l’altro. L’ampio ventaglio poi di tutti coloro che vanno a costituire lo staff di chi fa attività politica, ad esempio, evidenzia un mondo spesso oscuro di segretari, portaborse, collaboratori a vario titolo che economicamente si affermano pur non emergendo come soggetti realizzati in senso stretto anche perché spesso fanno anche altro muovendosi con un certo agio nel mondo delle pubbliche relazioni.

Può succedere poi anche il contrario, ossia che una crescita professionale indicata da una fulgida 10^ casa non abbia un corrispettivo economico ugualmente fulgido. Questo può accadere a chi ben inserito in un’azienda prestigiosa con funzioni manageriali o organizzative che fanno presumere chissà quali ritorni economici, fa in realtà di più di quanto gli venga riconosciuto contrattualmente sulla carta a livello finanziario. La persona avrà quindi la possibilità di realizzare davvero qualcosa che le piace, di salire verso la vetta, di conquistare indipendenza e autonomia, di avere un riconoscimento sociale, ma senza una 2^, 8^ o anche 5^ parlanti, il rischio è che i compensi siano sempre inferiori al merito e al ruolo stesso.

Vi è poi l’annosa questione astrologica se un destino, anche lavorativo, si crei cavalcando con più intelligenza e consapevolezza i propri simboli o si subisca nonostante la buona volontà. La verità, probabilmente, come sempre sta nel mezzo: è possibile che chi ha valori più marcatamente 6^ e 10^ con le case dei soldi vuote tenda a lavorare soprattutto per una forma di emancipazione che esprime da un lato la voglia di indipendenza della 10^ e dall’altro la voglia di fare della 6^. Se ai valori 10^ si dovessero aggiungere opposizioni con la 4^ saremmo davanti ad uno di quei classici casi di lavoro inteso come riscatto e fuoriuscita da una famiglia in qualche modo problematica, asfissiante, disgregata, assente o anche iperprotettiva: qualunque sia la ragione, il risultato non cambierebbe. La questione si porrebbe quasi come più psicologica che materiale e il lavoro non sarebbe il fine per acquisire denaro, ma lo strumento principe per realizzare la propria indipendenza psichica e morale, arrivando ad abbandonare, se necessario, con capricornino distacco da 10^, anche il nucleo familiare rappresentato dalla 4^ casa.

Con i settori 2°, 5° e 8° in evidenza il discorso cambia e anzi può addirittura invertirsi rispetto al precedente perché sull’asse 2^-8^ si giocano tutte le possibili sindromi di appartenenza e abbandono rispetto al clan familiare e parentale in genere, e la 5^ può fomentare un vissuto da “figlio”, come casa dei figli che abbiamo, ma che anche rappresentiamo, non indifferente. Di conseguenza il successo da 10^ o la fissità produttiva della 6^ potrebbero lasciare piuttosto indifferenti coloro per i quali il lavoro diventa il mezzo indispensabile per acquisire quei beni, comfort, sicurezze, che vanno a sostituire la perdita, reale o affettiva, del proprio clan colmando le angosce da separazione, per altro senza risolverle mai fino in fondo.




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