Luna Piena a 22°24’ dell’Acquario alle 14:30 del 15 agosto 2019
Per i ragazzi della mia generazione ritrovarsi attorno al fuoco nelle notti d’estate era un rito irrinunciabile: l’occasione per continuare a stare insieme dopo giornate frenetiche o pigre, per conquistarsi uno spazio e un tempo lontano dagli adulti se le vacanze erano ancora in famiglia, per parlare, ridere, scherzare, esibire i propri talenti cantando o ballando, per ritagliarsi attimi di intimità a lungo attesi o inaspettati.
C’erano i falò accesi nell’attesa delle stelle cadenti di San Lorenzo e poi quello grande, finale di Ferragosto a segnare il culmine e al tempo stesso la fine dell’estate: ancora qualche giorno e sarebbe arrivato il momento di salutarsi e darsi appuntamento al prossimo anno.
Non so quanto di questo sopravviva, magari in nuove forme, nelle abitudini dei nostri figli o nipoti, ma certo il cielo di questa prima parte di agosto con il suo stellium di pianeti in Leone è stato un riflesso perfetto delle emozioni e dei desideri che animavano quelle estati lontane. Un tempo riconquistato alla libertà, all’otium e al gioco rispetto agli obblighi e ai doveri della quotidianità, che allora erano ancora solo quelli dello studio. Un’esplosione di vitalità, creatività, spirito di avventura mescolata al risveglio della sensualità e sessualità.
È stato un crescendo (e un sollievo meritato dopo le prove di giugno e luglio, segnati dalle opposizioni tra Cancro e Capricorno). Del resto lo preannunciava già l’ingresso di Marte in Leone in concomitanza con la prima eclissi estiva: non perdere il coraggio e la fiducia di sé sarebbe stato essenziale per goderne i frutti. Poi è arrivata Venere ad aprire la strada alla Luna Nuova nel segno e l’impressione è stata quella di chi, sorpreso dal maltempo durante un’escursione, inzuppato per aver camminato per ore sotto la pioggia battente e nel fango, si scalda e si rifocilla di fronte al camino di un rifugio.
Per ultimo è arrivato, o meglio ritornato, in Leone, Mercurio per compiere gli ultimi passi fuori dall’arco di retrogradazione proprio nel giorno in cui Giove tornava diretto (e al culmine della pioggia delle Perseidi): quale momento migliore per esprimere desideri di quello in cui si ritorna a vedere con chiarezza l’orizzonte?
La Luna Piena in Acquario regala a questo stellium ardente, che raggiunge il suo culmine con la congiunzione tra Sole e Venere, il distacco, la consapevolezza, il tocco insieme uraniano e saturniano che gli mancava. Di tutto quello che abbiamo vissuto in queste settimane, che cosa vogliamo portare con noi nel ritorno alla quotidianità che ci aspetta a breve (Marte entrerà in Vergine il 19 agosto)? Che cosa ci appartiene veramente, che cosa risponde ai nostri bisogni, alle nostre aspirazioni più autentiche (Venere in cazimi al Sole)? Forse un nuovo modo di pensare ed esprimersi può offrire sollievo a ferite profonde, regalando un’inaspettata sicurezza nei propri mezzi (Urano in Toro quadra Mercurio in Leone in trigono a Chirone in Ariete).
Certo altre prove sono alle porte: Saturno e Plutone torneranno diretti rispettivamente a settembre e ottobre, preparandosi alla congiunzione di gennaio 2020. Il falò di Ferragosto può spegnersi con un brivido di freddo e un’ombra di malinconia e rimpianto, ma le speranze, la fiducia rinnovata che ci ha regalato continueranno a scaldarci nell’inverno che ci aspetta.
Se volete approfondire e personalizzare le indicazioni necessariamente generali di questo post, ascoltate i webinar dedicati alle lunazioni. Gli appuntamenti riprenderanno a settembre.
nota: per erigere la carta per la comparazione della lunazione con il tema natale potete utilizzare il software di Astrologia in linea. I più esperti potranno impostare direttamente la sinastria tra i due temi. Ricordate però di domificare per il luogo in cui vi troverete il 1°agosto invece che per Roma come la carta generale che accompagna l’articolo.
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