L’autunno inizia con i passaggi veloci in Bilancia e poi in Scorpione. Ciò significa che nel corso della stagione si formeranno aspetti importanti con i pianeti lenti, a conferma di un periodo intenso e significativo. I protagonisti dei prossimi mesi saranno tre: Mercurio, che formerà l’ultimo anello di sosta dell’anno e resterà in Scorpione dal 3 ottobre al 9 dicembre; Marte, che appunto formerà aspetti potenti, dissonanti nella prima parte della stagione e poi fortunatamente armonici; infine Giove, che il 2 dicembre lascerà il suo domicilio in Sagittario per entrare in Capricorno.
L’anello di sosta di Mercurio, che durerà più di due mesi, vede il pianeta raggiungere i 27° Scorpione e retrogradare dall’1 al 21 novembre, tornando a 11° prima di riprendere il moto diretto. In un segno così profondo e misterioso, Mercurio perde forse in brillantezza e loquacità ma guadagna in ponderazione, in intuizione, in strategia. A livello politico, potrebbe accompagnare trattative nascoste, accordi di potere, revisioni e ripensamenti; e ovviamente ognuno di noi potrà sfruttarlo, a seconda dei valori personali, come alleato di valutazioni, esami di coscienza, riflessioni intime, per meglio comprendere ciò che si cela dietro all’apparenza di fatti o persone. Può darsi che il dialogo, il confronto diretto e la comunicazione restino in secondo piano rispetto all’introspezione, ma ciò sarà opportuno e probabilmente utile, permettendo una visione della realtà più corretta e completa. Non a caso, proprio nei suoi diversi moti, toccherà per tre volte il sestile a Saturno e Plutone, nonché il trigono a Nettuno, favorendo una proficua collaborazione tra razionalità, concretezza, e una più ampia capacità percettiva.
Marte invece non sarà facile, anzi potrebbe esprimere un’energia conflittuale, con tensioni dirette ma anche una contrazione delle spinte decisionali. Tra fine ottobre e inizio novembre, ancora in Bilancia a forzare (o destabilizzare) equilibri già precari, sarà infatti in quadratura ai pianeti in Capricorno: prima a Saturno poi a Plutone. E intorno al 24 novembre, da poco entrato in Scorpione, si porterà subito in opposizione a Urano.
Trattandosi di aspetti celesti, non hanno certo una pertinenza specifica per l’Italia, diciamo che riguardano noi come il resto del mondo. Tuttavia, per quanto ci riguarda, è inevitabile che il pensiero vada alla situazione politica, all’incertezza e instabilità che stiamo attraversando; ed è pur vero che, come ho scritto nelle valutazioni mensili, tutto l’iter di presentazione e approvazione della Legge di Bilancio, in sede nazionale ed europea, copre proprio i prossimi mesi. Non sembra quindi azzardato vedere questo Marte anche come litigi, discussioni, ricatti vari, frizioni tra diverse forze politiche o all’interno delle stesse coalizioni: una volontà più rigida che veramente forte, che si scontra con richieste, sacrifici, scelte scomode.
Eppure… Alcune cose dovrebbero cambiare (migliorare) in dicembre. L’ingresso di Giove in Capricorno aggiunge un valore Terra agli altri transiti già in corso nei segni di questo Elemento. E in fondo, la Terra è anche simbolo di costruzione, di consolidamento, che può favorire il superamento delle visioni ideologiche, illusorie o un po’ fanatiche, che purtroppo hanno accompagnato il passaggio di Giove in Sagittario e soprattutto la sua lunga quadratura con Nettuno. È incoraggiante notare che il primo aspetto che Giove formerà dal Capricorno, già intorno a metà dicembre, sarà il trigono a Urano: una feconda alleanza che, almeno nella migliore delle interpretazioni, unisce l’espansione a un autentico rinnovamento e dunque fa sperare in un’apertura a futuri sviluppi. Va inoltre messo in conto che, più o meno contemporaneamente, Marte tornerà nelle sue vesti più propositive, formando un trigono con Nettuno e due sestili con Saturno e Plutone proprio in tempo per chiudere in bellezza l’autunno.
A quel punto, per scelta o per forza, anche i nostri politici avranno probabilmente raggiunto soluzioni, compromessi, decisioni: un qualche punto fermo dopo mesi di fatiche, auguriamoci non sprecate.