Ade/Plutone nella mitologia classica ha una caratteristica peculiare: si affaccia sulla terra e si presenta agli umani solo indossando un elmo, non svelando mai le sue fattezze né le sue vere intenzioni. L’avremmo dovuto tenere conto in maggior conto qualche mese fa nel cercare di immaginare i possibili effetti della tanto chiacchierata (e giustamente temuta) congiunzione con Saturno in Capricorno. Ci siamo fatti (a ragione) impressionare dai fuochi di guerra tra Stati Uniti e Iran che l’hanno preceduta all’inizio del 2020 ma stiamo scoprendo a nostre spese in queste settimane che la partita più importante si stava già giocando in un altro campo con un altro giocatore e alcuni importanti comprimari.
Certo le restrizioni al movimento, l’isolamento forzato, la quarantena a cui sono state costrette dal diffondersi del coronavirus intere comunità riflettono una delle segnature classiche nel corso della storia degli aspetti Saturno/Plutone: la costruzione (e distruzione) di roccaforti, prigioni e ospedali (oltre a riportarci l’eco dell’epidemia di AIDS avvenuta in concomitanza delle congiunzioni in Bilancia degli anni 80). Ma sembrano parlarci ancora più degli effetti che del nodo essenziale.
Se si compara la cronologia degli avvenimenti con i transiti a partire da dicembre a emergere è il ruolo di Giove. Il primo caso dichiarato risale al 1° dicembre 2019 quando il pianeta era ancora a 29 gradi Sagittario sul punto di raggiungere gli altri due lenti in Capricorno. La comunicazione ufficiale da parte della Cina all’Organizzazione Mondiale della sanità del contagio in atto a Wuhan e nella provincia di Hubei è invece del 31 dicembre. Quel giorno - nell’intervallo tra le due eclissi in Cancro/Capricorno, la prima congiunta a Giove e al Nodo Sud - il Sole era congiunto al Nodo Sud, che qui sembra aver tenuto decisamente fede alla sua rappresentazione classica di malefico.
L’arrivo di Marte nel segno in cui è esaltato si accompagna all’accelerazione nella diffusione internazionale (e in Italia in particolare) del virus a cui abbiamo assistito a partire dalla Luna Nuova del 24 febbraio e con la successiva congiunzione al Nodo Sud il 26. Sulla sua strada, prima di uscire dal segno, incontrerà Giove il 20 e Plutone il 23 marzo (giusto prima del Novilunio in Ariete). Saranno poi questi ultimi a incontrarsi per la prima volta il 5 aprile (le successive saranno il 30 giugno e il 12 novembre). Non è difficile pronosticare che queste date segneranno punti di svolta importanti nell’evolversi della situazione.
In astrologia le infezioni sono tradizionalmente attribuite a Nettuno (il pianeta è in domicilio e lo resterà ancora a lungo). La presenza di Urano in Toro sottolinea il rapporto tra uomo e natura (e la necessità di una sua revisione): l’origine del virus è animale e la sua proliferazione quasi certamente dovuta alla macellazione all’aperto nei mercati cinesi. Oltre all’imprevedibilità del suo comportamento rispetto a quelli che l’avevano preceduto, più letali ma meno veloci nel diffondersi.
Eppure, l’enfasi è tutta in Capricorno: ad essere minacciata nella sua sopravvivenza (Plutone) è una visione complessiva del mondo (Giove) su cui abbiamo modellato le nostre strutture (Saturno). Nettuno e Urano sembrano averne colpito a tradimento, con la complicità di Plutone, il tallone d’Achille.
Nulla potrà restare come prima: l’incontro ripetuto Giove/Plutone impone una trasformazione ineludibile. La caratteristica peculiare di Giove in Capricorno è quella di garantire prosperità e riuscita a patto di concentrarsi sull’essenziale nel momento della difficoltà e del bisogno, anche a costo di sacrificare qualcosa di importante. I frutti verranno raccolti quando a dicembre si congiungerà a Saturno in Acquario: l’avvento di un nuovo paradigma di pensiero e modelli economici e sociali più evoluti dopo 200 anni di cicli sinodici nell’elemento Terra.
È su questo sfondo complesso, teso, pieno di incognite e foriero di ansie e paure, che si perfeziona il Plenilunio in Vergine. I suoi aspetti sono per contrasto propizi: non ci mancherà il sostegno di cui abbiamo bisogno. Lo precede una congiunzione Venere/Urano in Toro in aspetto positivo ai Nodi, che attenua la tensione e il retrogusto amaro del quadrato di questi ultimi alla congiunzione Lilith/Chirone in Ariete, regalando anche qualche bella sorpresa.
Avviene in contemporanea al ritorno diretto di Mercurio: è il momento di riesaminare tutte le notizie e informazioni da cui siamo stati bombardati senza filtro negli ultimi tempi. Prima da un punto di vista più distaccato e razionale (gli ultimi gradi dell’Acquario), poi, al ritorno in Pesci, rielaborandone consapevolmente l’impatto emotivo.
L’empatia (il Sole congiunto a Nettuno), riscoperta nelle difficoltà (i sestili al Capricorno), si manifesterà nella dedizione concreta, costante, tipica della Luna in Vergine. Un’attitudine che richiama subito alla mente l’impegno del personale di cura coinvolto nell’emergenza ma che potremo fare nostra, più modestamente, nelle incombenze di una quotidianità mutata giocoforza dalle circostanze e nel rispetto delle regole che salvaguardano il benessere di tutti. Non ci può essere spazio per il protagonismo, per la negligenza, per la trascuratezza o per la meschinità sotto questo cielo. Lo scoprirete sia che tocchi a voi dare oppure ricevere aiuto.
Se volete approfondire e personalizzare le indicazioni necessariamente generali di questo post, ascoltate i webinar gratuiti dedicati alle lunazioni sempre disponibili nell’apposita sezione del sito. Per quanto riguarda il transito di Giove in Capricorno e gli aspetti salienti del 2020, anche in questo caso potete ricavare ulteriori spunti di riflessione grazie ai webinar pubblicati a dicembre 2019.
nota: per erigere la carta per la comparazione della lunazione con il tema natale potete utilizzare il software di Astrologia in linea. I più esperti potranno impostare direttamente la sinastria tra i due temi. Ricordate però di domificare per il luogo in cui vi troverete il 9 marzo invece che per Roma come la carta generale che accompagna l’articolo.