“Can we have two golds?”
“Possiamo avere due ori?”
Mutaz Essa Barshim, campione olimpico di salto in alto
Tokio 2020
Repubblica Italiana, 10 giugno 1946, Roma, ore 18:10
La tempesta perfetta dell’atletica e dello sport olimpico italiano, come l’ha definita l’ex campione ora commentatore sportivo, Francesco Panetta, comincia alle 14.40 di domenica 1° agosto. Inizia con le parole dell’avversario di Gianmarco Tamberi al giudice internazionale che gli spiega come, esauriti tutti i metodi consueti per dirimere la parità (numero di errori, numero di tentativi complessivi) per avere un unico vincitore resti solo la possibilità di un surreale spareggio all’indietro sulle quote inferiori a quella che entrambi hanno appena sbagliato. Barshim e Tamberi si guardano, è un attimo e inizia la festa dei due vincitori.
Nel frattempo, nella camera d’attesa della finale dei 100 metri maschili a guardare e gioire di questa inattesa vittoria c’è Marcel Jacobs, neoprimatista italiano ed europeo. Sorpresa delle qualificazioni ma non il favorito al cospetto degli americani e di altre vecchie volpi della specialità. Alle 14.54 è però lui a tagliare per primo il traguardo della gara più prestigiosa dell’Olimpiade e a succedere alla leggenda Usain Bolt con lo stesso tempo siglato dal re indiscusso dello sprint nella sua ultima vittoria olimpica. Ad attenderlo, poco più avanti sulla pista, per un abbraccio che sembra non finire mai, proprio Tamberi.
Dei due protagonisti di questa straordinaria impresa e delle loro storie di uomini e di atleti dal punto di vista astrologico ci occuperemo nei prossimi giorni. Per ora soffermiamoci a considerare come si rispecchi nel tema natale dell’Italia un evento di portata storica che la riporta in primo piano sulla ribalta internazionale dopo la tragedia della pandemia.
Nel nostro webinar di giugno [sempre disponibile gratuitamente sul sito] avevamo parlato a lungo dei promettenti aspetti sia dei transiti che della rivoluzione solare appena iniziata. La concomitanza di quest’ultima con l’eclissi in Gemelli sul Sole della Repubblica sottolineava il tema della trasformazione e della rinascita e, dopo quanto accaduto ieri, assumono un significato più chiaro sia lo stellium in Decima casa con una Venere beneficata dal largo trigono di Giove che la presenza di Saturno e Plutone in Quinta, quest’ultimo opposto a Marte in Undicesima.
La riscossa, sancita peraltro anche dal punto di vista economico da un aumento record del PIL, certificato proprio questa settimana, è iniziata dagli aspetti creativi e ludici della vita (asse Quinta/Undicesima), di cui siamo sempre stati considerati maestri. In un crescendo che comincia dalla musica con la vittoria al concorso dell’Eurovisione, passa per la conquista del titolo europeo di calcio, per culminare con la ribalta (asse Quarta/Decima) più ampia possibile a livello mondiale: quella dell’atletica olimpica con una straordinaria doppietta nel giro di pochi minuti.
C’è sicuramente lo zampino di Giove, seppure retrogrado, sul Fondocielo, ma il ruolo di protagonisti tocca da un lato a Marte, l’agonista per eccellenza dello zodiaco, congiunto al Mediocielo del nostro paese, e dall’altro a Mercurio, che ne governa sia il Sole che la Decima casa. Proprio in quei momenti si univa al Sole di transito nella congiunzione superiore, sugli stessi gradi del Plutone natale a 9° Leone (l’Italia è tradizionalmente assegnata a questo segno in astrologia mondana).
L’augurio naturalmente è che questo sia solo l’inizio di una ripresa che non si fermi all’arte e allo sport ma da questi tragga ispirazione e slancio.