La stagione autunnale inizia con Mercurio in anello di sosta nel segno della Bilancia. Retrogrado dal 28 settembre al 18 ottobre, uscirà dal segno il 5 novembre, raggiungendo Marte già in Scorpione dal 30 ottobre. In questo suo lungo passaggio in Bilancia, indubbiamente Mercurio insisterà sulle tematiche caratteristiche del segno di Venere, tra le quali spicca la giustizia.
Dubbi, riflessioni, interrogativi vari stanno già da tempo interessando le menti e le coscienze, soprattutto in merito alla gestione politica, sociale ed economica di questa pandemia: campagna vaccinale, greenpass, restrizioni, sanzioni, nonché – purtroppo – un clima di faziosità che è andato crescendo da qualche tempo. Se pensiamo all’inizio di tutto ciò, al periodo del lockdown di marzo-aprile 2020, ricordiamo senz’altro lo choc, il terrore, l’angoscia… ma non possiamo aver dimenticato quell’istinto solidale che ci faceva sentire uniti nelle difficoltà: “insieme ce la faremo”.
Sui social, sulle bandiere appese ai balconi, ovunque scrivevamo frasi di incitamento, certo un po’ retoriche o addirittura scaramantiche, ma in fondo ci facevano sentire bene. Eravamo convinti o ci piaceva credere che “ne saremmo usciti”, anzi che saremmo diventati “migliori”. Ma il tempo è trascorso, così faticosamente da sembrare più lungo del reale, e non siamo migliorati. Tra alti e bassi, tra zone colorate e scampoli di riapertura, tutto sembra essere diventato più confuso e complesso, diciamo pure più complicato. E con l’inizio della campagna vaccinale la solidarietà e la speranza hanno lasciato il posto a rabbia, competizione, intolleranza, accuse e recriminazioni dei cittadini verso le istituzioni e, peggio, tra di loro.
Lo scorso anno, ragionando sulla quadratura Saturno-Urano che avrebbe tanto caratterizzato il 2021, ipotizzai che lo scontro dialettico, ideologico e morale, si sarebbe incentrato sulla polarità tra libertà e responsabilità, tra diritti e doveri, con particolare riferimento alla vaccinazione per scelta o per obbligo. Più che una previsione era una valutazione logica, considerando le simbologie dei due pianeti, né immaginavo che l’atmosfera sarebbe diventata così pesante, tesa, fanatica; tanto meno che le polemiche, per quanto accese, sugli argomenti e sulle opinioni si trasferissero sul piano personale e umano, con “buoni e cattivi” in reciproca battaglia… Eppure, adesso, questo Mercurio in Bilancia sostenuto da Marte sembra davvero chiederci cosa sia davvero giusto. Cosa, a livello giuridico ed etico, possa ripristinare equilibrio, armonia, pace e tutto ciò che il governo di Venere promuove; compreso un modo di relazionarci più aperto e rispettoso.
A proposito di Venere, il 5 novembre entrerà in Capricorno dove resterà per quattro mesi per via dell’anello di sosta. All’interno della stagione autunnale sarà sempre in moto diretto (inizierà la retrogradazione il 20 dicembre) ma è comunque interessante riflettere sui suoi possibili significati. Nel segno di Saturno, Venere non esprime certo il massimo della passione, dell’espansività, del romanticismo: è una Venere selettiva, esigente e un po’ diffidente, che purtroppo ben descrive quel “distanziamento” ormai diffuso (per istintiva cautela o per obblighi comportamentali) nelle nostre interazioni; ma è anche una Venere onesta, responsabile, fedele, che invita a costruire relazioni su basi solide e ad orientare i sentimenti verso ciò che conta, che dura, che vale davvero. E in tal senso potrebbe essere un passaggio proficuo, più educativo che creativo, comunque funzionale a una crescita personale e sociale.
Intanto, e tornando agli attuali passaggi in Bilancia, c’è da dire che da un punto di vista ufficiale (politico e istituzionale) permane il tentativo diplomatico di non esasperare troppo le persone, di non gravare troppo sulle attività: insomma di non tirare troppo la corda, come si dice. Visto che dal 15 ottobre è stato esteso l’obbligo di greenpass a tutte le categorie, sembrano più parole che fatti; tuttavia i transiti in Bilancia hanno il sostegno di Saturno e Giove in Acquario, quindi è verosimile pensare che, se non verrà ripristinato un vero equilibrio, per lo meno verranno mantenute le attuali condizioni di equilibrismo…
Ammetto però di guardare con disagio al prossimo Plenilunio del 20 ottobre, sull’asse Ariete-Bilancia. Perché Marte sarà direttamente coinvolto, con la sua congiunzione al Sole, e si troverà in incoraggiante trigono a Giove ma anche in quadratura a Plutone, come se gli impulsi conflittuali continuassero a celarsi sotto a un’apparenza di normalità o dietro comportamenti o propositi più ottimistici. Considerando il seguente passaggio di Marte in Scorpione, segno in cui il pianeta guerriero si esprime in modo più incisivo e strategico rispetto alle indecisioni bilancine, credo che il sestile con Plutone (cioè con il governatore dello Scorpione) potrà risultare un’alleanza potente ma dura, accanita, votata all’attacco più che a propositi costruttivi, mentre le dissonanze di Marte stesso a Saturno, Urano e Giove tra novembre e inizio dicembre potranno far riemergere insofferenza e proteste da un lato, pessimismo e sconforto da un altro. In tal senso, non è da escludere che il contemporaneo trigono che Marte formerà con Nettuno, per quanto ispiratore e motivante, a sua volta riacutizzi l’enfasi ideologica che tanto sta infervorando l’emotività collettiva nonché gravando sull’obiettività.
L’ultimo Novilunio dell’anno, il 4 dicembre, sarà anche un’eclissi di Sole. Mentre Marte in Scorpione formerà gli aspetti sopracitati con Plutone, Giove e Nettuno, i Luminari in Sagittario saranno affiancati a Mercurio, in quadratura allo stesso Nettuno. Nessun recupero per questo Mercurio in esilio, un po’ esaltato ma confuso, mentre il Sole eclissato dalla Luna (che rappresenta il popolo, le masse, ma anche l’emotività) sottolinea un letterale “oscuramento” della ragione o forse il calo di prestigio di alcune figure di potere.
Conforta notare che la quadratura tra Saturno e Urano, che è rimasta in orbita attiva praticamente per tutto l’anno, con aspetti precisi in febbraio e in giugno, si ripresenterà intorno a fine dicembre per la terza e ultima volta. Finalmente i due pianeti si affrancheranno dai reciproci freni, da un connubio tanto frustrante quanto inquieto e smanioso, tornando ognuno ad esprimere – si spera – la loro funzione evolutiva e accompagnandoci in questa lenta e non facile fase di trasformazione.