ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Il Fatto

IL 2006 : DOVE VA L’ECONOMIA MONDIALE … E QUELLA ITALIANA?

a cura di Lidia Fassio
 
Gli anni che stiamo vivendo non sono sicuramente da annoverare tra quelli in cui la gente può dormire tra due cuscini; ogni giorno le cronache riportano situazioni critiche che hanno a che vedere con atti terroristici e con disagi di vario tipo e questo inquieta soprattutto i paesi europei che, da tanto tempo ormai non si trovavano più a contatto con questo tipo di realtà che mette a dura prova le sicurezze che pensavano di aver acquisito definitivamente.

A incrementare il senso di insicurezza e di precarietà si è aggiunta una grave crisi economica, latente da alcuni anni, ma sicuramente peggiorata con la guerra in Iraq e con la grossa crisi mediorientale. Il costo del petrolio è arrivato ormai a livelli mai sfiorati in passato e questo stato di cose sta compromettendo l’economia di molti settori aumentando i prezzi dell’energia e dei prodotti che da essa dipendono. Noi occidentali ci stiamo chiedendo se vi sarà una possibilità di rientro di questa crisi, oppure se si tratta di un processo divenuto ormai irreversibile.

Queste difficoltà sono ulteriormente aggravate dall’agguerrita concorrenza delle aziende orientali che producono beni di consumo a prezzi sicuramente molto più interessanti dei nostri mettendo a dura prova la produttività e le vendite del nostro sistema commerciale.
Le lamentele della gente comune sono incentrate sull’aumento dei prezzi al consumo e sull’idea che l’euro sia stata una vera calamità poiché, soprattutto noi italiani, abbiamo di fatto perduto molto del potere di acquisto che avevamo con la vecchia ed amata lira.

Le forze politiche nel vano tentativo di non creare il panico cercano di smorzare i toni della crisi sottolineando in ogni occasione che è già ripartita l’economia mondiale, in particolare quella americana, e che, di conseguenza non tarderà ad arrivare la ripresa anche da noi.

L’astrologia comunque per il prossimo anno non riserva nulla di buono: la crisi sembra non essere ancora arrivata ai suoi picchi più bassi, per cui, dobbiamo aspettarci un ulteriore recrudescenza nell’autunno 2005 che perdurerà fino alla fine dell’autunno del 2006.

Infatti, si sta per formare una grande croce nei segni fissi e questo lascia prevedere una serie di difficoltà a cui dovremo sicuramente far fronte. Saturno è entrato da poco nel segno del Leone, Marte si trova per circa 6 mesi nel segno del Toro, Nettuno transita l’Acquario e, alla fine di ottobre Giove entrerà nel segno dello Scorpione.
Si attiverà così una configurazione molto complessa in cui le energie planetarie si stresseranno e bloccheranno a vicenda in un braccio di ferro che ovviamente ricadrà e si specchierà negli avvenimenti e nelle atmosfere mondiali.

I segni Fissi sono quelli che hanno in carico l’intero sistema energetico e le risorse del pianeta sul piano universale, mentre, sul piano individuale, riflettono il rapporto che ognuno di noi ha con le proprie sicurezze, il proprio territorio e il mondo sociale.
La configurazione in questione è un monito grandissimo: indica che c’è bisogno di un alleggerimento, di una maggior elasticità e di un equilibrio nella distribuzione delle risorse planetarie; ma il fatto che i pianeti sono in stato di tensione tra loro, indica anche che vi è difficoltà ad operare cambiamenti reali, poiché i segni fissi sono anche noti per la loro rigidità e caparbietà il che ci permette di dubitare che i cambiamenti possano avvenire in modo soft e così, anche le previsioni più rosee suggeriscono difficoltà legate a discorsi di potere, a illusioni di continuare su questa strada e a tensioni e possibili crack che potranno peggiorare la situazione mondiale con una inevitabile ricaduta sulle sicurezze personali.

Il segno del Toro in particolare regge la “Borsa” mondiale e si troverà in alcuni periodi ad avere contemporaneamente Giove opposto, Saturno e Nettuno quadrati in una sorta di tematica di blocco in cui tutto sembra essere senza via di uscita.
I mesi di novembre e dicembre 2005 saranno i più difficili e l’alleggerimento si avrà a febbraio con la definitiva uscita di Marte dal segno del Toro e il temporaneo smorzamento della tensione tra Giove e Saturno.
Non sarà tuttavia finita perché un altro picco si avrà nell’autunno del 2006 allorchè Giove, Nettuno e Saturno saranno perfettamente allineati formando una croce a T, ultima di questa configurazione che, a novembre 2006 lascerà definitivamente il campo.
Abbiamo di fronte un anno sicuramente difficile; i pianeti segnalano senza alcun dubbio una crisi che dovrebbe però anche essere un monito a produrre cambiamenti nei nostri modi di intendere e di approcciare tutto ciò che riguarda le sicurezze; da quelle materiali, a quelle psicologiche per giungere a quelle del nostro pianeta unico che può garantire la vita a tutto ciò che ospita.

La crisi tra i segni fissi ci segnala che c’è stata troppa avidità e poco equilibrio nello sfruttamento delle risorse e questo ha ingenerato forti tensioni tra una parte del mondo e l’altra; ci segnala altresì che, per giungere ad un nuovo assestamento bisognerà trasformare il nostro modo di vivere che ormai ha fatto il suo tempo e che, pertanto, non potrà continuare se non a scapito delle condizioni di vita di tutti. Nettuno è il pianeta che, dall’alto del segno dell’acquario, regge le fila di questa croce a T e ci ricorda che non esiste un individuale senza un sociale e non può esserci sicurezza personale se non c’è sicurezza per tutti ma ci ricorda anche che non può esserci una metà del mondo che ingurgita i beni di tutti senza reinvestire o ridistribuire i frutti ottenuti. Nettuno ci propone un cambiamento nella filosofia economica, nella visione del mondo e del vivere sociale e, per quanto riguarda i paesi occidentali, può essere letto come un invito ad abbandonare anche abbastanza velocemente il modello consumistico per andare verso una maggior sobrietà e verso un concetto più partecipativo della vita e dei vari problemi che affliggono il mondo.

I segni fissi ci ricordano che la sicurezza è qualcosa che va ricercata e costruita; non potrà mai esistere se non vi sono condizioni minime di equità e di giustizia tra paesi e popoli. Gli squilibri generano situazioni di stress che producono irrigidimenti, tensioni e successive esplosioni e tutto sembra ricordarci che non può esistere una pace e una serenità se non attraverso un sano equilibrio tra il prendere e il dare e tra gli egoismi personali e le necessità sociali.

Anche l’Italia farà parte di questa configurazione e, essendo un paese dell’occidente con una forte economia industriale, si troverà a vivere in modo particolare la crisi e, per emergere, dovrà cercare nuove risorse al suo interno che possano rimettere in gioco l’economia; forse la nostra ricchezza potrebbe non essere più ricercata nello sfruttamento delle risorse altrui e nella produzione di beni di consumo, ma nel far fruttare in maniera positiva il nostro patrimonio naturale; nello sfruttare la nostra inventiva e la nostra genialità; incrementando e migliorando la nostra capacità di accogliere, di nutrire e di far star bene le persone che vogliono visitare il nostro paese dove, non possiamo dimenticare, si trovano i due terzi del patrimonio culturale dell’umanità e dove, per volere di chi ha creato il mondo, si incrociano paesaggi tra i più belli in assoluto.

In questo modo l’Italia potrebbe diventare un’oasi di pace e di serenità di cui tutti possono godere e potremmo finalmente uscire dalla grande bagarre internazionale facendoci interpreti di apertura e di disponibilità a tutti i livelli.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati