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MARINI – CECCHI GORI, FINE DI UNA COMMEDIA NETTUNIANA

a cura di Augusta Neumann
 
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Si sono lasciati, nonostante l’accorato appello mediatico che è diventato un must: videochiamali!

Proprio ora, finalmente simpatici, non dovevano farlo. Che delusione! Tutti e due così cicciotti, esuberanti, incontinenti, tinti e gongolanti, dalla rabbia sempre pronta e esplodere di Vittorio, e quella sempre controllata di Valeria, una coppia scoppiata come tante, senza un vero perché.

Ricordiamo Vittorio alla fine degli anni 60, nei ristoranti alla moda di Roma in compagnia della fidanzata storica di allora, Maria Grazia Buccella, la Marini di quei tempi, una presunta oca giuliva molto popolare del cinema che fu. Erano sempre soli, mangiavano in tutta fretta e scappavano.

Ci hanno raccontato che una volta, in una saletta visione, Vittorio si arrampicò in preda a una rabbia incontenibile sulle poltroncine degli spettatori fino alla finestrella dove stava l’operatore di turno, colpevole di aver ritardato di pochi minuti l’inizio della proiezione; lo voleva strozzare.

Un tipo così non deve essere facile da gestire. Valeria ci ha provato.

Vittorio (27.4.1942 h. 9.00 Firenze) ha la congiunzione Luna-Nettuno opposta a Venere e Valeria è una nettuniana doc (14.5.1967 h. 12.35 Roma ) con Sole-Mercurio opposti a Nettuno che è anche trigono alla Luna. Più confusi di così! Lui non "vede" in realtà le donne che ha vicino, lei non "vede" gli uomini che sceglie, le delusioni sono sempre in agguato.

Sarebbe interessante chiedere ai due quali visioni annebbiate hanno avuto l’uno dell’altro.




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