Eclissi lunare a 14°58’ dello Scorpione alle 19:35 del 5 maggio 2023
“How unwise had the wanderers been, who had deserted [the nest’s] shelter, entangled themselves in the web of society, and entered on what men of the world call “life,” — that labyrinth of evil, that scheme of mutual torture… Who that knows what “life” is, would pine for this feverish species of existence? I have lived. I have spent days and nights of festivity; I have joined in ambitious hopes…: now — shut the door on the world, and build high the wall that is to separate me from the troubled scene enacted within its precincts… Let us… seek peace… near the inland murmur of streams, and the gracious waving of trees, the beauteous vesture of earth, and sublime pageantry of the skies. Let us leave “life,” that we may live… Winter passed away; and spring, led by the months, awakened life in all nature… the nightingale, bird of love and minion of the evening star, filled the woods with song; while Venus lingered in the warm sunset, and the young green of the trees lay in gentle relief along the clear horizon... There is but one solution to the intricate riddle of life; to improve ourselves, and contribute to the happiness of others.”
“Quanto malaccorti sono stati i vagabondi, che hanno abbandonato il [rifugio del] nido, si sono invischiati nella rete della società, e sono entrati in ciò che gli uomini di mondo chiamano “vita”,
– quel labirinto dl male, quello schema di mutua tortura... Chi, conoscendo ciò che è “vita”, potrebbe struggersi per questa febbrile specie di esistenza? Ho vissuto. Ho speso giorni e notti di festa, ho partecipato a speranze ambiziose… ora – chiusa la porta sul mondo, e costruito un alto muro per separarmi dalla scena turbolenta messa in atto all’interno del suo perimetro…Concediamoci di cercare la pace… vicino al mormorio dei torrenti dell’entroterra, e all’elegante ondeggiare degli alberi, e al bellissimo manto della terra, e al sublime spettacolo dei cieli. Lasciamo la “vita”, per poter vivere… L’inverno è passato, e la primavera, guidata dai mesi, ha risvegliato la vita in tutta la natura… l’usignolo, uccello d’amore e seguace della stella della sera, ha riempito i boschi di canzoni, mentre Venere indugiava nel caldo tramonto, e il giovane verde degli alberi si stendeva in delicato rilievo lungo il chiaro orizzonte…
C’è solo una soluzione all’intricato rompicapo della vita,
migliorare noi stessi, e contribuire alla felicità degli altri. ”
Mary Shelley
[Sole congiunto a Urano e Marte in Vergine,
Plutone al grado anaretico dell’Acquario congiunto al Mediocielo,
Lilith in Acquario quadrata a Nettuno in Scorpione]
The Last Man
L’eclissi lunare, l’ultima nel segno dello Scorpione di questo ciclo, ha una narratrice, Mary Shelley, e un protagonista, Lionel Verney, l’”Ultimo uomo” del suo omonimo, misconosciuto, romanzo distopico. Chi potrebbe raccontare meglio una carta in cui Urano e Plutone la fanno da padroni, di un’autrice con il Sole congiunto a Urano e Plutone in Acquario congiunto al Mediocielo e del suo personaggio-alter ego, forse l’ultimo superstite di un’umanità spazzata via da una pandemia nell’ultimo quarto del Ventunesimo secolo?
Mentre i luminari si oppongono e la terra oscura la Luna (l’eclissi, come la precedente, sarà visibile in Oceania e nel Sud Pacifico), il Sole si appresta a incontrare Urano mentre Plutone inizia il suo moto retrogrado a 0° Acquario. L’asse è quello Toro/Scorpione in cui si rinnova il ciclo vita/morte. La Luna, unita al Nodo Sud, è governata e in trigono a Marte in Cancro: il tema centrale è la reazione emotiva viscerale, personale e collettiva, alla perdita. Come sopravvivere a chi e a quel che ci è stato strappato? Come lasciar andare quel che non è più nostro? Come sfuggire alla prigione disperata della rassegnazione? Al polo opposto il Sole, alleato al Nodo Nord e prossimo alla congiunzione con Urano, si ribella a un destino già scritto, reclama la vita, il futuro ma, governato da una Venere vagabonda in Gemelli in mutua ricezione a un Mercurio retrogrado in Toro, ne insegue le tracce senza distinguerne con chiarezza la direzione.
In questa eclissi le emozioni pongono domande chiare, forti, ineludibili a cui, come Lionel Verney all’inizio delle sue vicissitudini, non abbiamo ancora risposta. Mary Shelley nei primi decenni dell’Ottocento scriveva di un futuro distante un quarto di millennio (curiosamente la durata di un intero ciclo di rivoluzione di Plutone) per parlare, attraverso il suo protagonista, di sé e del suo tempo. E parla a noi oggi: come non riconoscersi nei suoi lutti personali (la perdita nel giro di pochi anni di tre figli poco più che neonati, del marito, degli amici più cari) e nel senso di estraneità nei confronti della società, dei suoi rituali vacui e delle sue convenzioni oppressive, di una frenesia che simula la vita ma uccide la vitalità?
Se nella sua opera più famosa, “Frankenstein”, il nucleo distopico era nella hybris dello scienziato, “novello Prometeo”, che vuole dominare la natura fino a creare la vita, nell’”Ultimo uomo” è nel disallineamento tra i bisogni e i valori dell’individuo e quelli della società. La peste che decima l’umanità assume allora un valore catartico: è nell’obbligato vagabondaggio solitario alla ricerca di altri possibili superstiti, con l’unica compagnia di un cane randagio, nell’immersione completa dei sensi e della mente nella natura che Lionel Verney trova le risposte ai dilemmi esistenziali che l’avevano eluso fino a quel momento. Alla fine di un percorso tormentato, il lato ombra dell’Acquario, di Urano (e di Saturno) cede il passo a quello luminoso: la strada per un futuro diverso è nel migliorare se stessi contribuendo alla felicità degli altri.
Per l’interpretazione personalizzata sul tema natale
L’Eclissi lunare in Scorpione toccherà in modo particolare tutti coloro che hanno pianeti e angoli sui 15° dei segni fissi (Toro, Leone, Scorpione, Acquario) con una tolleranza di +/- 3°. È la fase culminante del ciclo di gestazione lunare di Pessin, iniziato il 4 novembre 2021 con una Luna Nuova in Scorpione, nel corso della transizione tra il ciclo di eclissi in Gemelli/Sagittario e quello successivo. Il Primo Quarto risale invece al 5 agosto 2022 mentre l’Ultimo Quarto si perfezionerà il 2 febbraio 2024. Tutto quello che è avvenuto in quel periodo (eventi, inizi di progetti, percorsi personali, relazioni sentimentali, dato che Marte e Venere governano i luminari, o professionali) torna alla ribalta con un’intensità inusitata: svolte inaspettate e rivelazioni improvvise vi mostreranno aspetti o conseguenze prima non evidenti delle scelte e degli avvenimenti di allora. Non affrettate però il giudizio e il passaggio all’azione: Mercurio è retrogrado fino al 15 maggio. Per i gradi iniziali dei segni mobili (Gemelli, Vergine, Sagittario, Pesci) il fulcro rimane il transito di Saturno in Pesci mentre per quelli dei segni fissi (Toro, Leone, Scorpione, Acquario) lo stazionamento retrogrado di Plutone in Acquario, con l’imminente quadrato a T con Marte in Leone e Giove in Toro, mobilita le energie trasformative.
Per avere un colpo d’occhio immediato e intuitivo sull’Eclissi lunare nella vostra carta, potete impostare la sinastria tra il suo tema e il vostro con il software di Astrologia in linea. Per inquadrarla al meglio nei transiti del periodo potete invece consultare l’Almanacco di maggio pubblicato sul canale You Tube, dove troverete anche l’approfondimento di Saturno in Pesci nelle case del tema natale e, a breve, Plutone in Acquario per Ascendente. Sulla piattaforma dedicata sono invece disponibili i webinar “Saturno in Pesci: la sete dell’anima” e “Plutone in Acquario: l’Alieno” con l’interpretazione generale dei transiti. Per una prospettiva più ampia, sempre sul canale @astrologiainlineaLive, trovate le due parti della panoramica sul 2023 “Voltare pagina”.
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