Come mai quando avvengono catastrofi, incidenti o stragi, ossia eventi scatenati dall’uomo, con o senza volontà di ledere altri, o dalla natura stessa, alcuni perdono la vita o rimangono feriti e altri no? Questa è una domanda che accompagna l’uomo dalla notte dei tempi e non è di matrice astrologica. È una domanda che interroga il senso della vita, le credenze spirituali e religiose, che pone davanti al pensiero l’annosa questione se esista la libertà o se si sia tutti vittime o inconsapevoli attori di un destino preconfezionato su misura per noi. O forse, chissà, esistono entrambe le cose, la libertà e il destino e ogni tanto si incontrano a certi incroci. La riflessione è, quindi, prima di tutto filosofica, ma poi va a intercettare tutte le possibili prospettive di indagine e lettura della realtà.
L’astrologia naturalmente si è posta e continua a porsi questo quesito anche perché tali eventi che a volte in una manciata di minuti distruggono centinaia, migliaia, o addirittura centinaia di migliaia di vite mettono in crisi l’assetto di una disciplina, l’astrologia per l’appunto, che mette al centro della sua analisi l’individuo con il suo tema natale, unico e particolare. Come spiegarsi astrologicamente che tanti individui con conformazioni astrologiche diverse e temi natali differenti, soggetti a transiti estremamente vari, finiscano tutti nello stesso calderone? E che invece una manciata di fortunati riesca a sottrarsi a quel “destino cinico e baro” per usare una celebre espressione di Saragat? Si deve davvero pensare che se si andassero ad analizzare i temi delle oltre centomila persone decedute a causa del famoso tsunami del 26 dicembre 2004, ad esempio, troveremmo transiti negativi in tutti i morti e nei dispersi, e transiti positivi nei sopravvissuti rimasti, in molti casi, privati di tutto, compresi gli affetti?
Nell’evidente impossibilità di accertare con un’analisi di questo genere come stiano veramente le cose, gli astrologi hanno cominciato a formulare un’ipotesi interessante. Lo Zodiaco si esprime attraverso simboli che racchiudono molti significati: Marte è la guerra, ad esempio, ma anche l’energia, l’azione, l’aggressività; la Luna è l’infanzia, ma anche la memoria, il passato, la madre; Mercurio indica il movimento, il pensiero, l’adolescenza e così via. Ogni secondo il cielo attraverso questi simboli ci parla ed esprime qualcosa di reale. La cosiddetta carta del cielo che noi utilizziamo per la lettura del tema natale di una persona è una foto del cielo nel momento in cui quella determinata persona nasce. Però quando noi non lo consultiamo, non è che il cielo smetta di produrre configurazioni armoniche, disarmoniche, ambigue, di mettere in relazione segni e pianeti, di avere un ascendente che lo identifica in quella precisa ora del giorno e in quello specifico luogo. È proprio sulla base di questo principio che è possibile tentare di scegliere un cielo adatto per accompagnare certi eventi come matrimoni, nascita di attività commerciali, di associazioni, e di identificare perfino il periodo migliore per effettuare un determinato intervento chirurgico.
Accade quindi che se si va ad osservare il cielo che ha accompagnato fatti inerenti sciagure di portata grave in cui sono rimaste coinvolte più persone, si scopre che quel cielo è carico di simboli indicatori della disgrazia stessa. Per ragioni imperscrutabili alcuni esseri umani finiscono per incarnare quegli stessi simboli dando vita, inconsapevolmente, ad un’opera teatrale che ha come regia il cosmo stesso. Perché questo avviene in alcune situazioni e non in altre?
In realtà probabilmente questo avviene sempre, anche quando il fatto stesso non è sotto la luce dei riflettori e perfino quando il cielo è positivo. Chissà quante cose, buone e cattive, avvengono nella vastità del mondo coinvolgendo interi gruppi di persone; cose che sono il perfetto rispecchiamento di quel che sta accadendo nel cielo.
Se si bypassa la classica legge di causa-effetto per cui il cielo non decide del nostro destino, ma secondo il principio di sincronicità junghiana semplicemente lo rispecchia proprio sulla base di una nascosta risonanza simbolica, non si può giungere ad una volontà ultima malefica o benefica. Probabilmente in certe circostanze le configurazioni simboliche sono così altamente potenti da un punto di vista energetico che il nostro mondo non può che rifletterle immettendo lo stesso tipo di energia, solo che nel mondo fisico questo può risultare deflagrante.
Perché alcuni soggetti finiscono per diventare attori di eventi tragici collettivi e altri no? Non è dato saperlo, però è possibile pensare che in queste situazioni così cariche simbolicamente da un punto di vista cosmico, i soggetti singoli con i loro temi natali e i loro transiti perdano d’importanza e vengano risucchiati in questa grande messa in scena universale, di cui, proprio per il principio di sincronicità, finiscono per essere l’eco.
Se andiamo ad esaminare il cielo che ha accompagnato certi eventi gli spunti di riflessione non mancano.
Si pensi, ad esempio, all’incidente avvenuto a Brandizzo il 31 agosto 2023 intorno a mezzanotte (l’ora è certa in quanto è stata rilevata da chi si è accorto della tragedia e per poi comunicarla alle forze dell’ordine a ai media). All’interno di un’inchiesta molto articolata, con tanti punti ancora oggi da chiarire, quel che è certo è che persero la vita, nello svolgimento del loro lavoro, cinque operai di età compresa tra i 22 e i 53 anni. Tutti furono travolti da un treno in corsa che andava oltre i 100 km/h. Il tema dell’evento tragico presenta un ascendente Gemelli, segno di movimento, governato da Mercurio pianeta che presiede al movimento. Venere, tra i cui significati ci sono quelli di affettività e salute, si trova totalmente lesa in casa 3^, casa del movimento legata agli spostamenti brevi effettuati tramite auto, treni, bicicletta. Sempre Venere governa proprio la casa 6^ quella del lavoro quotidiano. L’altra casa del lavoro, la 10^, contiene una congiunzione Luna/Saturno che lede totalmente il Sole in casa 4^. Plutone, paradossalmente, è totalmente beneficato in Capricorno in casa 9^ in doppio trigono con il suo alleato di sempre, ossia Marte che si trova in 5^, e con Urano in 12^. Urano è congiunto a Giove. L’aspetto benefico in sé non deve tranquillizzare perché in questo caso la potenza di Plutone sorretto da aspetti energetici potentissimi quali quelli di Marte e Urano dà proprio l’idea di una sorta di missile, non si dimentichi che Marte e Plutone ricostruiscono insieme i genitali maschili, che arriva da lontano (casa 9^) e all’improvviso (trigono ad Urano) contro gli ignari operai che sono rappresentati da una casa 6^ il cui governatore è disastrato. È interessante osservare, inoltre, che i pianeti femminili che avrebbero potuto ammorbidire l’impatto creando un’allerta, vie di fuga, o altri escamotage erano impossibilitati ad agire in quanto entrambi mal messi. Venere è, infatti, totalmente lesa e la Luna è imprigionata dalla congiunzione con Saturno e, finanche, opposta al Sole: si era quindi in una fase di luna piena. Altri dettagli interessanti sono la presenza di una casa 5^ molto stimolata a indicare, probabilmente, un eccesso di energia con conseguente mancanza di moderazione e di valutazione dell’incombente pericolo. L’elemento gemellare all’ascendente che dà l’impronta a tutto il tema del momento riconduce anche alla giovane età delle persone coinvolte, considerato che la più “vecchia” aveva 53 anni. Si fece anche un gran parlare con tanto di immagini postate sui social della croce di fuoco immortalata su Tik Tok poco prima di morire da uno degli addetti ai lavori, il giovane Michael Zanera accompagnata da un suo pensiero su Dio. Qui c’è sempre l’elemento Gemelli collegato alla comunicazione via social, ma anche il riverbero della spirituale Luna in Pesci nel punto più alto del tema, la casa 10^.
Volendo, invece, analizzare un fenomeno naturale si può considerare il terremoto avvenuto a L’Aquila il 6 aprile 2009 e la cui scossa distruttiva è stata registrata alle ore 3.32. Ci furono 309 vittime, 1.600 feriti e circa 10 miliardi di euro in danni. È interessante evidenziare la presenza dell’ascendente in un segno di Terra, il Capricorno con una casa 1^ che si estende all’Acquario e comprensiva di una congiunzione tra due pianeti alleati: Giove e Nettuno. Questa congiunzione può essere letta come il simbolo di una trasformazione, smaterializzazione, quasi liquefazione, della terra proprio secondo i dettami di Nettuno; smaterializzazione resa ancora più espansa e di grande entità a causa della congiunzione con Giove che allarga tutto quello che trova. A ciò si aggiungono altri due elementi molto interessanti. In primis il governatore dell’ascendente Capricorno, ossia Saturno, è sempre in un segno di Terra, la Vergine, in cuspide 8^ totalmente leso dalla congiunzione Marte/Urano in 2^: un’opposizione che dà proprio l’idea di un crollo, di una disgregazione strutturale, ma anche di un cedere delle fondamenta perché la casa 2^ è co-significante di un altro segno di Terra, il Toro. Il Toro come è noto è legato proprio ai terreni, al territorio e alla madre Terra in generale. Inoltre in casa 2^ c’è uno stellium di ben cinque pianeti: la mobilitazione dell’asse 2^- 8^ fa pensare proprio alla mancanza di stabilità, alla precarietà e al nomadismo a cui sono state costrette moltissime persone private dell’abitazione. Letta da un’altra angolatura la tensione tra 2^ e 8^ parla del disastro economico, ma anche della corsa al business che ne è seguita. Anche qui abbiamo una Venere, rappresentativa degli affetti e della salute, totalmente lesa in casa 2^.