Con la fisica quantistica le dimensioni dello spazio e del tempo da assolute sono diventate relative, tanto che Einstein, non a caso un Pesci, segno che ha col Tempo un rapporto tutto particolare, disse lapidariamente che la distinzione tra passato, presente e futuro è solo un’ostinata illusione.
Chi si interroga sull’eventuale vita dopo la morte e cerca risposte proprio nella fisica quantistica, ma anche in libri e ricerche che raccontano esperienze di premorte, note col nome di NDE, è abbastanza convinto che le categorie di spazio-tempo, presenti all'interno del nostro mondo, nel nuovo piano di esistenza saranno totalmente annullate.
Al di là di come sia la realtà oggettiva che non ci è dato di conoscere, noi sulla Terra facciamo esperienza di un vissuto temporale che ci permette di costruire la nostra identità attraverso una storia: la nostra personale, ma anche quella collettiva.
L'astrologa Lisa Morpurgo diceva che l'astrologia avrebbe potuto qualificarsi un giorno proprio come scienza del Tempo. L'astrologia si occupa del tempo e questo è visibile sia nel suo caratteristico approccio previsionale che consente di dare indicazioni relative al futuro, sia nella capacità che ha la disciplina astrologica, aspetto questo spesso sottovalutato, di ricostruire attraverso la serrata analisi del tema natale il passato delle persone.
Ma noi come ci poniamo rispetto al tempo?
Ovviamente, oltre al segno di appartenenza, bisogna considerare diversi elementi che comprendono i pianeti dominanti (calcola con il nostro algoritmo la tua dominante planetaria), le case più in evidenza, gli aspetti che mettono in relazione gli astri fra loro.
Ad esempio Urano, pianeta tecnologico, pragmatico, orientato al presente e al futuro inteso come opportunità da cogliere al volo, se si pone in aspetto positivo o di congiunzione con i luminari può dare una forte attitudine a guardare avanti e a lavorare nel presente per modificare il futuro. Si pensi al trigono Urano/Luna di Bill Gates che per altro ha un Urano dominante. Quando Urano è sovrastante la tendenza a guardarsi indietro e a conservare i ricordi è molto scarsa.
Nettuno, invece, è un pianeta che potremmo definire addirittura atemporale: è cangiante, fluido, il suo è un eterno presente in cui convergono passato e futuro. Non prevede l'esistenza di un tempo, in quanto è costantemente in divenire: la sua dimensione è quella del possibile. Ecco perché tende spesso a dominare il tema dei sensitivi e di coloro che vivono proiettati oltre, perché determina una sensibilità tutta particolare atta a ricevere informazioni che sorpassano le barriere dello spazio/tempo.
Il passato, invece, è un tipico regno lunare. Avere una Luna importante nel tema natale perchè dominante, o nel suo segno di domicilio, ossia il Cancro, o ancora in aspetto rilevante con altri pianeti oppure nella casa a lei più affine, ossia la 4^, può indicare un forte attaccamento al passato, alle radici, e anche la presenza di un’ottima memoria. Naturalmente questo ingenera una sorta di circolo virtuoso: l’essere dotati di una memoria vasta e strutturata rafforza il legame col passato e l’amore per il passato, personale e storico, stimola la memoria e la mantiene operativa.
Valori di casa dodicesima, dimora collegata a Nettuno e al segno dei Pesci, non danno la proiezione in un futuro immediato che si può manipolare grazie all’efficienza del presente come farebbe Urano.
Il futuro della 12^ è già futurismo, è una visione, un taglio di prospettiva, è in alternanza utopico e distopico, è quello che nutre la narrazione degli scrittori di fantascienza.
Ci sono pianeti sostanzialmente disinteressati alle dimensioni temporali: ad esempio Marte che è pura azione. Il Sole, palla di fuoco immobile, vive il suo eterno presente nel divenire: non conosce passato e futuro. Mercurio cerca di capire l'ambiente, le situazioni nel qui e ora del dove vive: la sua curiosità verso il passato o il futuro dipende dal tipo di rapporti che crea con gli altri pianeti. Congiunto alla Luna può volgersi indietro, a Urano in avanti.
Saturno guarda al passato per comprenderlo e se necessario conservarlo, al fine di trarne una lezione, una morale, una visione filosofica utile in questo senso sia al presente che al futuro.
Per quanto riguarda i singoli segni l’Ariete è molto orientato al presente perché è condizionato dal governo di Marte che lo spinge all'azione, al fare, al dinamismo senza porsi quesiti filosofici, programmatici, affettivi. L’Ariete non coltiva sentimenti come la nostalgia e l’abbandono verso il passato che di fatto non gli appartengono ed è troppo impegnato ad agire per immaginare un possibile futuro.
Il Toro è piuttosto radicato nel presente perché è un segno con i piedi ben piantati a terra, però ha nel suo modo di essere un legame molto forte con le proprie tradizioni territoriali, familiari, legate al clan di appartenenza, quindi ha sempre almeno un occhio aperto sul passato. Il futuro per il Toro può diventare addirittura un nemico. Tende a vederlo come un “luogo” da salvare dall’invasione tecnologica, dalla disumanizzazione della virtualità. Il futuro va coltivato con lo stesso approccio che il contadino ha verso la terra da cui si aspetta frutti generosi.
I Gemelli sono molto curiosi di ciò che avviene nel loro presente: intercettano informazioni, novità, chiacchiere. Possono guardare sia indietro che in avanti, ma sempre con lo sguardo rivolto all’oggi: per loro ciò che è accaduto prima e quello che potrebbe accadere dopo sono solo elementi in più, utili a comprendere meglio attualità. In sostanza si comportano come i giornalisti che raccontano la cronaca del tempo presente diffondendo notizie che sono nuove rispetto a ieri, ma già vecchie se si pensa al domani.
Il Cancro è notoriamente il segno più legato al passato: custode di memorie personali, familiari, sociali e storiche non riesce a pensarsi sradicato dalle sue origini, dall’infanzia, che sia stata bella o brutta, dalla storia degli uomini tra guerre, bellezza, morte, emozioni, lusinghe, tradimenti. Il Cancro non pensa al passato, ne ha il sentimento, che è cosa ben diversa. Il futuro un po’ lo teme e il presente lo riempie delle sue nostalgie che generano in lui sempre nuova poesia.
Il Leone è un segno abbastanza orientato a vivere il presente come vuole il Sole, suo astro governatore, fissato in eterno nel cielo. Tra passato e futuro predilige comunque il passato: ama le biografie, le storie dei grandi uomini, dei geni, degli strateghi, degli artisti, dei santi che gettano luce sulle ombre dell’oggi e fungono da esempio per le future generazioni.
La Vergine si muove nel presente, è un segno mercuriale e uraniano, il cui compito è risolvere problemi, riparare errori e conservare. Il suo rapporto col passato è quindi di stretta e necessaria utilità: non conserva perché ha nostalgia di qualcosa, conserva perché determinate informazioni, oggetti e perfino relazioni potrebbero sempre servire. La sua propensione è comunque rivolta a operare nel presente anticipando il futuro perché detesta cambiare programmi.
La Bilancia con il Tempo, come forse con tutto, ha un rapporto squisitamente “estetico”. Nell’eterna ricerca di equilibrio fra i suoi due piatti, guarda sia indietro che in avanti.
È difficile che a orientarla in un senso o nell’altro siano sentimenti personali: è il senso del bello a prevalere. Può essere attratta dal passato perché ama l'arte che un certo tipo di epoca ha generato. Per la stessa ragione, però, può essere attirata dal futuro perché vi coglie uno stile d’avanguardia che la cattura.
Lo Scorpione non è un nostalgico, ma resta sempre un segno d’Acqua molto percettivo. Più che indietro guarda dentro; un dentro che può essere quella porta sull’inconscio che non comprende solo il passato personale, ma anche quello delle civiltà con i loro simboli e gli archetipi. Ecco, questo passato privo in realtà di coordinate temporali precise, attira molto lo Scorpione che contamina lo scavo psicologico con la sua tendenza “archeologica” a cercare indizi per risolvere misteri e ricostruire storie perdute. Il futuro lo attira solo come dimensione del possibile da esplorare con la sua ben nota intuizione quasi magica: gli piace indovinare quello che accadrà.
Il Sagittario ha in sé l'inquietudine nettuniana: nel suo viaggiare, nel suo voler conoscere costantemente altre realtà geografiche e mentali c'è anche, inevitabilmente, una propensione più al futuro che al passato. Il viaggio migliore per lui sarà sempre il prossimo, anche perché è un inguaribile ottimista che pensa che il meglio debba ancora venire. Ha lo spirito dell’avventuriero pronto a lasciare il vecchio per il nuovo.
Il Capricorno non ha spinte emozionali verso il Tempo che osserva con distacco spinto da un lato da un notevole senso pratico e dall’altro da spirito filosofico. Le conoscenze pregresse e future debbono tornare utili a forgiare il presente. Il Capricorno ha sempre questo tarlo della struttura, del dare forma e sostegno alle cose affinché nulla sia vano nel suo passaggio. Il suo pensiero è un po’ quello del Foscolo nei suoi celebri “Sepolcri”: le tombe servono a restituirci la memoria degli uomini illustri. Per questo segno il futuro va preparato con programmi dettagliati e bisogna cominciare a pensarci presto.
L'Acquario naturalmente, con Urano nel segno e l'esaltazione di Nettuno, è assolutamente proiettato nel futuro; un futuro che, per altro, in lui cambia costantemente come se guardasse la vita attraverso un caleidoscopio. L’Acquario è sempre avanti e se lui non può arrivare prima nella nuova era, cercherà in tutti i modi di portare il futuro qui, nel presente, attraverso strumenti tecnologici e artistici, attraverso musiche e idee nuove che potranno sembrare fuori tempo, ma che, invece, anticipano il tempo stesso. Si pensi a Vasco Rossi in un lontano Sanremo con la sua “Vado al massimo”.
I Pesci non hanno un senso vero e proprio del Tempo inteso come passato, presente e futuro: vivono nel regno del possibile, in un futuro che, paradossalmente, potrebbe essere definito oltre il futuro. Infatti sono spesso attratti dall’ignoto, da quella dimensione dove ciò che siamo stati, siamo e saremo, coesistono. In fondo i Pesci non hanno nemmeno un Io ben definito e quindi viene loro facile proiettarsi in più universi paralleli: per questo hanno tanta dimestichezza col mondo dello Spirito e dell’Arte. Probabilmente ciò li interessa di meno è il presente con i suoi vincoli pratici: il passato può essere trasfigurato, il futuro immaginato.