La Luna è memoria e di conseguenza identità, ma non un'identità che si basa sulla costruzione, passo dopo passo, della nostra personalità nel tempo attraverso l’identificazione di obiettivi precisi, come invece accade attraverso la presa di coscienza della simbologia solare. La Luna è un'identità che in qualche maniera ci precede e ci preforma: è l’humus arcaico ed emozionale da cui nasciamo prima ancora di introiettare e fare nostra la potenza del Sole. Di conseguenza può, a volte, risultare più difficile riuscire elaborare certe lesioni che toccano la Luna rispetto a quelle che coinvolgono il Sole.
Il Sole, infatti, è già una luce che esprime consapevolezza anche rispetto alle contraddizioni di cui siamo portatori. La Luna, invece, ha sempre una parte nascosta allo sguardo, va a fasi, si riempie, si svuota, in fondo ci sfugge: è un simbolo che non riusciamo mai a possedere fino in fondo benché sia femmina e madre, parte di quel buio e di quell’acqua in cui galleggiamo fin dal nostro concepimento. La Luna ci resta dentro non come un’aspirazione, concetto più vicino al Sole che dà direzione di cammino, ma alla stregua di un’ispirazione creativa, spirituale, romantica, nostalgica, sofferta, combattuta, a seconda della sua posizione nel tema natale. Se è dominante perché, ad esempio, congiunta ad uno dei quattro angoli cardinali (ascendente, medio cielo, discendente, fondo cielo), la sua influenza nel nostro modus vivendi avrà ancora più peso (calcola con il nostro algoritmo la tua dominante planetaria).
La Luna ha una natura acquea che la caratterizza e lo Zodiaco nella sua intelligenza la pone domiciliata ed esaltata in due segni d’Acqua: il Cancro e i Pesci.
Le Lune di Acqua sono quindi quelle, in realtà, più rappresentative di ciò che la Luna è nella sua essenza più profonda, naturalmente con dei distinguo.
Le Lune d'Acqua sono quelle in Cancro, Scorpione e Pesci. Lo Scorpione si smarca dalle due Lune sorelle perché questa combinazione pone un pianeta femminile in un segno fortemente maschile in quanto governato da due pianeti maschili, ossia Marte e Plutone. Ciò non toglie, però, alla Luna in Scorpione, che resta un segno d’Acqua, quella componente viscerale, magica, perfino “stregonesca”, fortemente legata alle emozioni primordiali.
La Luna nel Cancro si trova nel suo regno, nel suo mondo, nel suo paradiso marino dove vanno a confluire correnti diverse di sensibilità, empatia, sensazioni ad altissimo voltaggio che scuotono la psiche fin nei suoi abissi.
Le donne con una Luna nel Cancro sono caratterizzate da una femminilità materna, accogliente, protettiva. Sono sempre madri, anche se non hanno figli: è proprio il loro sguardo sul mondo, il loro tocco sull’anima altrui ad avere questa particolare tenerezza, che ricorda l’innocenza dell’infanzia.
Spesso emanano sensualità, ma non del tipo più carnale, è una sorta di vibrazione romantica tipica di certe figure femminili capaci di ispirare all’uomo poesia e visioni.
Se, però, la Luna nel Cancro, a prescindere dal segno solare, non è riuscita ad elaborare in modo costruttivo certi conflitti planetari, potrebbe giocare molto in difesa e chiudersi a riccio dando l’impressione di essere addirittura una Luna collocata nel segno opposto, ossia il Capricorno. Non ci dimentichiamo che, secondo quanto detto dall’astrologa Lisa Morpurgo, il motto del Cancro è “Io mi difendo”. Qui non si tratta di una difesa del territorio, dei confini, degli spazi, come potrebbe fare una Luna in Toro. È una difesa a spada tratta della propria intimità e, talvolta, anche dei propri comodi, perché il Cancro, e specie la Luna che vi è domiciliata, avverte la tentazione del dolce far niente, del lasciarsi andare a quella pigrizia delle cose che gli permette di entrare tutto dentro se stesso, nel suo ricco mondo subacqueo dove vivere unicamente delle proprie emozioni.
La Luna in Cancro non risolta può così restare una Luna bambina, anche da adulta, che sbatte i piedi, che vuole tutto subito, che gioca con la propria fragilità per spingere gli altri a fare ciò che lei non vuole.
L’attrice Penelope Cruz è Toro con la Luna in Cancro, combinazione che lega i due pianeti femminili Venere e Luna. Attraverso le sue notevoli doti artistiche ha dato vita a personaggi connotati da una lunarità tipicamente cancerina, tradizionale o distorta. In ciò è stata fondamentale la collaborazione con il regista Pedro Almodovar che l’ha coinvolta in diversi film tra cui ben due con la parola “madre” presente perfino nei titoli delle pellicole: “Todo sobre mi madre” e “Madres paralelas”
Il marito dell’attrice Javier Bardem, Pesci, ha parlato di Penelope Cruz ringraziandola ufficialmente al Festival Internazionale del cinema di San Sebastian che si è tenuto nei paesi baschi a fine settembre 2024. Queste le sue parole: “Ti dedico questo premio per la profonda gratitudine che provo per la persona che sei, per il modo in cui ti prendi cura di te stessa, dei tuoi figli, di tua madre, dei tuoi amici e anche di chi non conosci ma soffre intorno a te. E naturalmente per il modo in cui ti prendi cura di me, di quest’uomo che hai di fronte, che ti ama e ti ringrazia infinitamente”. Nell’elogio di Bardem c’è proprio il riconoscimento, stavolta nella sfera privata dell’attrice, di quella Luna in Cancro che attraverso la cura materna esprime la propria essenza più autentica.
Se parliamo di uomini, per quanto possa sembrare paradossale, Vasco Rossi, di cui spesso emerge il lato acquariano sovversivo e anticonformista, ha la Luna in Cancro.
In realtà la sua Luna ha inciso molto in quello che è il suo sviluppo di cantante e di Autore, perché è una Luna che risulta essere uno splendido strumento per la creatività artistica. Certamente l’Acquario si esprime magistralmente nella musica, ma se noi pensiamo a tante canzoni di Vasco Rossi, specie a quelle dedicate o pensate per le donne, non ci troviamo forse le varie sfumature della sua Luna nel Cancro? “Anima Fragile”, “Incredibile romantica”, ma anche Gabri, Sally, e specialmente Albachiara.
La Luna rappresenta anche nostra madre: è curioso che sia stata la madre di Vasco Rossi, casalinga e appassionata di musica, a iscrivere suo figlio alla scuola di canto.
La Luna in Scorpione dà vita, invece, a una sensibilità molto istintiva, quasi animale, che va di pancia. È una Luna che viene dall’acqua delle paludi, pericolosa e rigenerante, al tempo stesso. Una Luna che si ribella a prescindere, che gioca con l’irriverenza perché lo Scorpione è un eversivo e non può che mettere in discussione, per condizionamento zodiacale, la lunarità tradizionale cancerina. Può essere una Luna “strega” e manipolatrice che coglie con un guizzo tormenti e passioni altrui. È una Luna sessuale, non sensuale come quella taurina che le si oppone. E ha un intuito quasi sovrannaturale.
Lady Gaga è Ariete con la Luna in Scorpione. Se l’energia e la capacità di trascinare possono essere imputabili all'Ariete, certamente è scorpionico il suo approccio all’arte. Lei ha iniziato la sua carriera con tutta una serie di trasgressioni che forse non era neanche pensabile potesse attuare, dato il tipo di ambiente in cui era cresciuta e il suo essere definita una ragazza disciplinata e studiosa.
Il padre ha, infatti, raccontato di essere rimasto assolutamente scioccato quando ha scoperto che la figlia si era esibita in un bar burlesque con Drag Queen e spogliarellisti vari.
Lady Gaga mixa in modo originale tutti i temi cari allo Scorpione: sesso, morte, carne, sangue, provocazione, anche verso la religione. Nel video di Alejandro, ad esempio, ingoia un rosario vestita da suora.
Ci sono state tante chiacchere intorno alla sua sessualità: lei stessa ha dichiarato di essere stata violentata da ragazza, di aver avuto un aborto in seguito a questa violenza, di essere attratta anche dalle donne tanto che la canzone Poker Face sembrerebbe parlare proprio di questo.
Gianna Nannini è Gemelli con la Luna in Scorpione, una combinazione che esalta la plutonicità di questi due segni. Anche qui ci sono elementi fortemente scorpionici: dal timbro di voce, alla modalità interpretativa, a certi temi presenti nelle sue canzoni. Si pensi al brano dal titolo tipicamente scorpionico: “Morta per auto procurato aborto”. Nel privato parlano le sue scelte eversive rispetto alla famiglia e quindi alla “lunarità” tradizionale: come la volontà di diventare madre a 56 anni seguendo un suo percorso particolare.
Queste componenti si ritrovano anche negli uomini con la Luna in Scorpione.
James Dean, Acquario con Luna in Scorpione, è riuscito a compattare talmente bene le valenze anticonformiste di questi due segni da diventare lui stesso l’icona della “Gioventù bruciata” che aveva interpretato nel film che l’ha reso più celebre. James Dean era un uomo che giocava con tutti gli strumenti della sua Luna in Scorpione: velocità, rischio, ribellione, sessualità. La sua proiezione sul femminile ci rimanda rapporti complicati e perfino una moglie morta suicida. Sua madre, che è sempre una rappresentazione lunare, morì di tumore quando lui aveva nove anni, cosa che costrinse il padre a farlo allevare lontano dai parenti. Su questa vicenda James Dean disse: “Sono un essere malvagio, altrimenti mia madre non sarebbe morta e mio padre non mi avrebbe abbandonato”.
La Luna in Pesci è l’ultima delle Luna d’Acqua: anomala, oceanica, infinita, sublime, connessa con l’infinito delle possibilità umane, ma anche smarrita e disperata nella finitezza del vivere ordinario e quotidiano.
Ornella Vanoni, Vergine con Luna in Pesci, prova a saldare due segni tra loro opposti in un’esperienza umana e artistica molto feconda, ma estremamente difficile. Nella sua autobiografia dice di sè: “Strana quella ragazza, non ride. Canticchia in un angolo. Non saluta. Sarà snob e antipatica. Chi si crede di essere. Un uomo deciderà che devi cantare, e lo farai. Un altro deciderà che devi recitare, e lo farai. Supererai il terrore, le notti insonni, la certezza di non farcela. Invece ce la farai. E sarai una rivelazione. Ma non per te. Mai. E sarai infelice”.
Con la sua voce dal timbro assolutamente particolare, vive amori sconfinati e confinati, spesso depressa, a volte allegra, buffa, ma sempre ispiratrice di sogni, proprio come vuole la Luna in Pesci; una Luna che la proietta costantemente verso l’orizzonte al di là dei limiti che lei stessa si pone, ma che la costringe anche a convivere con un senso di prigionia profondamente radicato nel suo corpo e in quella spinta alla perfezione tutta virginiana che i Pesci disprezzano.
Anomalo e straordinario fu Michael Jackson, anche lui Vergine con la Luna in Pesci a lottare tutta la vita con gli opposti, compreso il bianco della vitiligine, una delle sue malattie, e il nero della sua pelle. Oltre ad essere un artista di genio, fu anche un ballerino eccezionale: i Pesci governano proprio i piedi e spesso sono presenti nei temi dei danzatori di professione. Per altro la tecnica di danza “Moonwalk”, passeggiata lunare, l’ha inventata lui, quasi a omaggio della sua Luna esaltata in Pesci.
Visse la sua Luna anche in proiezione sulle donne: Liz Taylor, Pesci, fu la sua migliore amica, e l’infermiera Debbie da cui ebbe due figli, è una figura tipicamente pescina. La madre di Jackson, sempre proiezione lunare, aveva delle caratteristiche tipicamente pescine, come la religiosità: era, infatti, devota ai testimoni di Geova.
Il grande sogno di Neverland, il ranch dove costruì parchi di divertimento tematici per i bambini disagiati e malati, era in fondo sempre un’espansione di questa Luna in Pesci che desiderava tornare al sogno e all’innocenza di un’infanzia che Jackson non aveva avuto.