Per interpretare correttamente un tema natale occorre porsi subito tre domande: cosa? dove? come?
Se i pianeti ci dicono quali sono le energie in gioco (a tal proposito vedi il nostro articolo sulle simbologie planetarie) rispondendo al primo quesito, le case indicano dove queste forze si muovono.
Per fissare nella mente i significati delle case risulta utile ragionare dialetticamente, come insegna Lisa Morpurgo, ossia procedere per case opposte, invece che seguire l'ordine consequenziale delle case dalla prima alla dodicesima. Questo perché considerare una casa e la sua diretta opposta ci mette immediatamente di fronte a un unico tema trattato da prospettive diverse, tanto che non si parla più di case, ma di un unico asse: l’asse prima-settima o sesta-dodicesima, ad esempio.
La casa prima inizia con l'ascendente che ne costituisce la cuspide. È qui che ha sede l’Io: ne segue che la casa settima, in dialettica con la prima, simboleggerà gli Altri.
La casa prima rappresenta tutto ciò che all'Io è collegato come la costituzione fisica, il modo di porsi, ma anche il temperamento che non è il carattere, anche se spesso sono termini utilizzati con la stessa valenza. La differenza è sottile, ma fondamentale: il carattere, infatti, che è espresso dal Sole esprime già una componente razionale di scelta legata all’azione che si vuole operare nel mondo. Il temperamento, invece, è un modo di reagire che indica una sorta di passività rispetto agli accadimenti. Se si ha una prima casa nel segno del Cancro sarà inevitabile fare i conti con una forte sensibilità immediata rispetto agli eventi, positivi o negativi, anche se si ha un Sole in segni tendenzialmente freddi come Capricorno o Vergine.
La settima, invece, ci racconta quel che ruota attorno all’Io in una forma organizzata da un punto di vista sociale: associazioni, società, pubblico.
Si tende a fermarsi ai significati più superficiali delle case e quindi a collegare la settima al matrimonio e la prima alla personalità. In realtà i simboli, che sono plurisignificanti, ci raccontano molte più cose di quelle che banali etichette vorrebbero categorizzare.
Certamente esistono anche queste valenze in quanto la “coppia” indicata dalla settima, è il primo deterrente al dilagare dell’Io - casa prima. Ma c’è altro.
La casa prima parla di una tendenza dell'Io a imporsi con autorevolezza e quindi di capacità di leadership. In settima, invece, proprio per ragioni di opposizione dialettica nascono le diplomazie e tutti i tipi di mediazione formale, come i contratti che hanno lo scopo di regolare il rapporto tra l’Io e gli Altri. La stessa Legge con i suoi strumenti e figure, ossia avvocati e magistrati, ha sede in casa settima.
La seconda casa viene comunemente associata al denaro, ma non si riflette mai abbastanza su tutte le altre simbologie di cui il denaro è solo un derivato postumo, perché i soldi non sono altro che un’evoluzione del cibo, ossia dalla fonte primaria di sussistenza umana. Ecco perché la casa seconda e con essa il Toro, che è co-significante alla casa, vengono da sempre associati alla nutrizione e a tutto ciò che è ad essa collegato come coltivazioni e terreni. E dove c’è produzione di cibo e uso intelligente delle risorse naturali, le persone si fermano, diventano stanziali e creano i primi legami: la casa seconda, infatti, rappresenta il clan familiare che non è la famiglia d’origine espressa dalla quarta.
La casa ottava si relazione anch’essa al cibo, ma in senso contrario: se il cibo è quello che noi introiettiamo per sopravvivere, la casa ottava esprimerà il “rifiuto”, ossia ciò che noi espelliamo.
Alla casa seconda come territorio, si oppone un’ottava che è distacco dal territorio, allontanamento, nomadismo, speculazione sui beni familiari. Ecco perché sull’asse seconda-ottava si trovano frequentemente le cosiddette “sindromi d’abbandono” che psicologicamente evidenziano il conflitto tra il senso di appartenenza della seconda e il distacco dell’ottava.
L’ottava come la seconda si rapporta anch’essa col denaro, ma con quello degli Altri rappresentato non solo dalle classiche eredità, ma anche dai premi assicurativi, dai finanziamenti, dai mutui, dalle vincite. I fondi pubblici e le banche fanno capo all’ottava, mentre il negozio al dettaglio alla seconda.
Se in casa seconda ci si occupa della vita attraverso le attività produttive in specie enogastronomiche, la casa ottava si occuperà della morte con le pompe funebri, i cimiteri, i testamenti, l’elaborazione del lutto in ambito psicologico.
L’oralità della casa seconda si esprime attraverso la bocca: voce e canto hanno, infatti sede in casa seconda. L’ottava, invece, ama nascondere e spesso registi e produttori hanno importanti valori in questo settore. Se l’ottava occulta, la seconda rende visibile: gli occhi, la vista, l’immagine, le arti visive sono tutte declinazioni della seconda
Da un lato abbiamo la stabilità, la sicurezza, il posto fisso, la casa di proprietà; dall'altra invece le locazioni e tutte le imprese a rischio compresa l'imprenditoria e la politica che si avvale sempre di finanziamenti pubblici.
La casa terza è associata alla comunicazione e spesso questo significato diventa prevalente rispetto a tutti gli altri rimandi connessi alla terza.
La casa terza è, in primis, movimento, sia mentale, da intendersi come curiosità e capacità di comunicare e apprendere, che fisico. Camminare, muoversi nel proprio habitat sono attività della terza: per estensione anche i viaggi brevi, le gite fuori porta, il pendolarismo in generale hanno sede qui.
La casa nona, però, non nega il movimento, o il viaggio, o la comunicazione, o l'apprendimento, anzi, li rilancia, li amplifica, li trasforma, li porta in una dimensione diversa.
Le informazioni della casa terza, le comunicazioni, i pensieri, in nona diventano filosofia, ideologia, sistemi coordinati di pensiero, forma religiose codificate. La nona, a differenza della terza, ha bisogno di uno slancio ulteriore, ossia di una visione unica capace di coordinare e mettere assieme tutti gli input della terza.
In nona il viaggio da breve diventa lungo, l'ambiente circostante della terza si apre al lontano e all'estero.
La terza è pettegolezzo e gossip, la nona sono le discussioni filosofiche.
La terza è la parentela, quella detta orizzontale come sorelle, fratelli, cugini. La casa nona, può essere letta, come un apparentamento spirituale e/o ideologico.
Giornalisti, opinionisti, presentatori, divulgatori, coloro che trasmettono ed elaborano informazioni appartengono alla terza; nella nona, invece, troviamo coloro che trasmettono e rielaborano conoscenze come professori, studiosi, ricercatori.
Poiché terza e nona costituiscono l’asse del movimento, nei conflitti tra queste case si possono radicare, da un punto di vista psicologico, certe attitudini nevrotiche.
La casa quarta e la casa decima percorrono anch’esse lo stesso sentiero: quello che dalla dipendenza infantile porta all’autonomia dell’adulto.
La casa quarta, troppo superficialmente, diventa la casa della famiglia: del mulino bianco o nero poco importa. Un po’ come se fosse una casa che l'individuo subisce e basta, senza tratti propri e distintivi. Mentre la decima viene portata sul palmo di mano come predittiva del successo: in realtà parlare di “successo” è vago quanto parlare di “famiglia”.
La quarta, co-significante del segno del Cancro e di tutto il mondo lunare, inconscio, sommerso, archetipico, non solo è estremamente importante nel nostro sviluppo psicologico, ma rappresenta una fonte preziosissima per i creativi che vi attingono. La quarta, opponendosi alla vetta della decima, apre le porte su un abisso di ombre, sfumature, echi, che la decima nella sua struttura saturnina ignora. La decima, infatti, è sede dell’editoria che si occupa di pubblicare libri, ma non li scrive. È la quarta a scrivere e generare nuove idee, racconti, romanzi. La terza casa rappresenta la scrittura intesa come giornalismo e gestione dei mass media, ma non come espressione creativa.
Se la casa decima rappresenta il potere istituzionale e pubblico, la casa quarta può indicare un potere privato, interiore, familiare, artistico: si pensi al Sole in 4^ di Picasso, della Fallaci o di Bill Gates. Le fondazioni, come quella che Bill Gates ha creato e gestito per tanti anni con l’ex moglie, sono un’espressione della casa quarta in quanto le fondazioni si basano su ingenti patrimoni immobiliari. La quarta, infatti, è anche la casa intesa come immobile e spesso forgia bravissimi architetti e interior designer.
La casa quinta e la casa undicesima si focalizzano sul medesimo tema che è quello dell'energia; energia che nella quinta si manifesta come innamoramento, creatività, passione che può diventare fisica e portare alla nascita di figli o restare mentale e artistica.
Nell'undicesima, invece, l’energia viene controllata, moderata, declinata in modo diverso. L’innamoramento della quinta è esclusivo, l’amicizia che ha sede nell’undicesima è, al contrario, una relazione aperta ad affinità elettive, spirituali, politiche, a interessi e passioni comuni che possono intercettare gruppi e progettualità diverse.
Nella quinta troviamo gli educatori, mentre nell'undicesima si collocano i collettivi universitari, per esempio, i gruppi informali di studio, le equipe di lavoro, ossia una suddivisione dell’energia orizzontale e non verticalizzata dall’autorità educativa come accade nella casa quinta co-significante, non a caso, del Leone.
La quinta casa è legata allo spettacolo, al mondo dello showbiz che ha come protagonisti mattatori, attori, istrioni, ossia persone capaci di catalizzare l’attenzione sul proprio carismatico Io, mentre in undicesima si colloca, ad esempio, il musicista che in qualche modo si dissolve nel suo strumento o nel suo gruppo se non è un solista o che comunque diventa un tutt’uno con la sua opera perché l’Io potente ed energetico della quinta leonina non lo sovrasta.
Conflitti su questo asse portano a degli up and down energetici, ad eccessi in un senso o in un altro, come avviene, ad esempio, con i problemi alimentari.
Casa sesta e casa dodicesima vengono comunemente associate alla salute e alle prove: una visione parziale, a dire il vero, di due case che delineano quello che è il rapporto tra l’individuo e i propri limiti dati dalle regole, ma anche delle dimensioni dello spazio, del tempo, del corpo, dell’immaginazione e della trascendenza.
C’è chi è più orientato a stare nel proprio giardino o a muoversi in fila indiana perché si sente più sicuro così, nel recinto delimitato dalla casa sesta. C’è chi invece è più portato a violare le regole, a non seguire gli standard, o semplicemente si sente attratto da ciò che è straordinario come indica l’orizzonte della dodicesima, l’ultima casa dello zodiaco.
La dodicesima non annuncia per forza, come indicato dalla tradizione, una vita infausta. In realtà può dare origine ad un’esistenza estremamente variegata e interessante in quanto più libera e lontana dalla normalità. Bisogna partire da questo presupposto per poter leggere la dodicesima in tutta la sua ricchezza.
La sesta, co-significante della Vergine, esprime la regola, la norma, i programmi, il mondo ordinario e ordinato. La dodicesima, invece, che rimanda ai Pesci, manifesta la trasgressione, i fuori programma, l’anomalia, la deviazione, la diversità, il disordine.
In sesta troviamo il mondo delle divise che contraddistingue chi vive secondo regole ben precise come i militari, gli operatori del mondo socio-sanitario, ma anche i cuochi che debbono misurare in modo perfetto tempi e ingredienti. Il lavoro sul corpo che si fa in palestra o che è svolto sul corpo altrui da estetiste e chirurghi estetici appartiene sempre alla sesta in quanto mira a standardizzare qualcosa che in genere è fuori misura perché troppo piccolo, troppo grande, storto, disarmonico. La dodicesima, invece, ha in sé il fascino dell’imperfezione che quando eccessivo diventa disarmonia evidente o addirittura handicap. Anche in dodicesima si trovano i medici, ma spesso con qualche caratteristica più particolareggiata, come avviene per gli anestesisti, dato che la dodicesima è una casa nettuniana, o i medici cosiddetti olistici che hanno una prospettiva globale di approccio all’uomo, diversa da quella specialistica della sesta.
La sesta è la casa degli animali domestici in quanto, per l’appunto, addomesticati e inseriti in una quotidianità di vita. Sempre in sesta troviamo i lavori strumentali, artigianali, la capacità di montaggio, assemblaggio, i tecnici, i modisti, i sarti, il talento decorativo, ossia tutto ciò che si avvale di una forte manualità. La dodicesima esprime ciò che è slegato da questa manualità e che attinge soprattutto a forze non visibili: siano esse creative o spirituali. Preti, suore, missionari, sensitivi, medium, ricercatori spirituali, artisti di vario tipo, ma anche tossici e deviati appartengono al mondo della dodicesima.